B. SCARICATO SULLA VIA DEL COLLE E IL GRANDE CENTRO CHE RISORGE. “Berlusconi stai attento, la Meloni e qualche altro vogliono fotterti…”. Clemente Mastella da democristiano di lungo corso la vede lunga sul futuro di Silvio quale candidato per il Quirinale. E dice senza troppi giri di parole quello che è sotto gli occhi di tutti: ossia che Salvini firma la petizione su Libero per mandare B. al Colle, ma poi nelle dichiarazioni sta ben attento a non farsi sfuggire parole di troppo. Basta dire che “serve un voto unanime, possibilmente nelle prime tre votazioni” per escludere il suo appoggio al capo di Forza Italia, che ha possibilità di elezione solo dopo la quarta chiama, quando non servono più i due terzi dei voti. Lo stesso fa Meloni. E anche oggi, il leader del Carroccio ha risposto a chi gli chiedeva chi vorrebbe tra Draghi e Berlusconi con un “non faccio selezioni, ma neanche esclusioni. Chiunque abbia i requisiti per legge si può candidare”. Sul giornale di domani vedremo che possibilità hanno Draghi e B. anche in vista degli incontri di Salvini con Letta e Renzi. Ma, con l’aiuto di un costituzionalista, andremo a vedere come si può comporre il difficile incastro se Draghi dovesse dimettersi da premier per andare al Colle. C’è chi avanza ipotesi di una staffetta con la presidente del Senato Casellati per il Quirinale e Renato Brunetta premier a tempo per gestire la fase di transizione. Sempre in tema racconteremo anche la kermesse del nuovo partito di Mastella che si è tenuta al teatro Brancaccio di Roma, con tanto di pullman in arrivo da Benevento e dintorni. Un tentativo di far rinascere quel grande centro da “spendere” anche per l’elezione del Quirinale.
B. COME BASTA. La petizione lanciata dal Fatto contro la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale ha già superato le 130 mila firme, mentre quella Lanciata dal quotidiano Libero a favore dell’ex Cavaliere è ferma ancora a 6.700. Sul giornale di domani una nuova puntata della carriera del Caimano raccontata da Marco Travaglio (qui il podcast delle puntate precedenti).
COVID SEMPRE PIÙ AGGRESSIVO. TERZE E QUARTE DOSI, PARLA VAIA (SPALLANZANI). “Dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 75% al 44%. Rimane elevata l’efficacia nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati”: sono i numeri dell’Istituto Superiore di sanità che ha fornito anche i dati sui contagi dei più piccoli: “Il 51% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 33% nella fascia 12-19 anni”. Affronteremo il tema della quarta dose e della vaccinazione per i bambini con Francesco Vaia, direttore dell’ospedale Spallanzani di Roma. Lunedì è il giorno in cui entrano in vigore le nuove regole e alcuni Comuni stanno già introducendo restrizioni: sul giornale di domani un vademecum su tutte le nuove norme. Qui i dati dei contagi di oggi.
DAL CAMPO ALLA BORSA: ECCO COS’È LA JUVENTUS. Abbiamo parlato dell’inchiesta che la Procura di Torino sta portando avanti sul club bianconero, dall’ipotesi delle plusvalenze sull’acquisto di Cristiano Ronaldo alle indagini della Finanza. Ma la Juventus oltre ad una squadra di calcio è anche una società quotata. Società il cui titolo in Borsa ha registrato picchi e cadute a due cifre. Ma sul giornale di domani andremo anche a vedere i bilanci per rispondere alla domanda: su cosa investe realmente un azionista?
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERET
Fisco, le scappatoie delle grandi aziende. Parleremo di un report fatto dai consulenti fiscali internazionali, avallato dall’Ocse, che ha analizzato i documenti di una serie di multinazionali da cui si evince che grazie a una serie di scappatoie riusciranno a evitare la tassa minima globale appena introdotta. E questo per almeno un decennio, facendo la fortuna dei paradisi fiscali.
Le giravolte del presidente Usa. Biden e Walmart, il colosso del commercio al dettaglio responsabile dello sfruttamento dei lavoratori diventa amico dei dem e del presidente. Molte cose sono cambiate da quando il senatore Biden, anni fa dichiarava: “Il mio problema con Walmart è che non ha nessuna preoccupazione per il destino della classe media”.
I mali della Grande Mela. Povertà, droga, violenza: dopo l’omicidio del giovane italiano raccontiamo cos’è diventata oggi New York.
Secondo tempo. L’intervista Federico Palmaroli, in arte Osho.
DA FQ EXTRA
C’ERA UNA VOLTA LA FIAT. Il più grande stabilimento di automobili europeo, dove si producevano i gioiellini della carrozzeria italiana, ora è di proprietà del gruppo Stellantis, che fa capo alla francese Peugeot. Tre milioni di metri quadrati per buona parte inutilizzati, dove nel 1980 lavoravano 50 mila persone, e oggi sono rimasti solo 13 mila. Il mantra della proprietà è “ridurre i costi”, e le condizioni di lavoro peggiorano. Su FQ Extra la video inchiesta di Pietro Barabino (con Ettore Boffano).
Scopri le nostre newsletter. Clicca qui
Scrivici a: newsletter@ilfattoquotidiano.it