Gentile padre Antonio Spadaro, il giorno di Natale ho pensato a lei due volte. Perché affascinato dalla straordinaria docuserie Netflix, Stories of a Generation, che porta la sua impronta, impreziosita dall’intervista che le ha concesso Papa Francesco. E poi perché non sapevo come rispondere alla domanda di un bambino, la stessa domanda che noi poveri cristiani dalla fede, diciamo così, discontinua, cerchiamo di schivare da una vita.
Immagini la sera della Vigilia, in una casa baciata dal benessere, la tavola imbandita, il presepe illuminato e, sotto l’albero, i pacchi colorati che i più piccini tra poco scarteranno felici. Intanto, nel sottofondo, un televisore acceso rimanda la notizia di un barcone carico di persone affondato al largo delle coste greche, mentre era diretto in Italia. A bordo anche dei bambini: nessun superstite, conferma il tg. Ed ecco che il bimbo fortunato, pensando ai bimbi annegati – alle onde, al gelo, al terrore di quegli attimi – chiede: Gesù non poteva salvarli?
So bene che dietro a una domanda innocente si nasconde quel mistero che da sempre è motivo di turbamento per i credenti, mentre costituisce la chiave di volta del rifiuto per chi ha deciso di non credere. Ovvero: se Dio è davvero infinita bontà, perché permette tanta sofferenza nel mondo che ha creato?
Tornando alla notte di Natale (sì, certo, la festa dei più piccoli) e riguardo a quel contrasto insopportabile tra bambini felici e bambini terrorizzati, accennerò solo per un attimo alle spiegazioni per così dire laiche. Tragedie dell’immigrazione, conseguenze delle vaste e profonde ingiustizie create dal dominio del capitale e dunque dalla avidità umana, diranno a sinistra. Al contrario, la colpa è del buonismo che per lavarsi la coscienza lascia la mano libera ai mercanti di uomini e ai loro infami commerci, replicheranno a destra. Macché, è tutto frutto della casualità e del caos che governano le nostre esistenze, sentenzieranno dal fronte dell’indifferenza.
Ecco, padre Spadaro, mi rivolgo a lei perché in un’eventuale seconda stagione delle Stories, magari dedicate ai più giovani, chieda a Papa Francesco di rispondere, come sa fare lui, alla domanda più difficile nel modo più semplice: perché la notte di Natale, mentre i bimbi fortunati aprivano i doni, la mano di Dio misericordioso non si è protesa ad afferrare quelle manine disperate?
Qui la risposta di Padre Antonio Spadaro pubblicata sul Fatto del 29/12/2021