Devo ammettere che la prima volta che qualcuno si è rivolto a me con un temibile “Signora” è stato un colpo al cuore che manco quando mi lasciai con il primo fidanzatino della vita, ignara di ciò che mi sarebbe aspettato dopo. Ed è subito cardiopalmo… perché a signora segue un “Ha bisogno di qualcosa”? E così realizzo brutalmente che un ragazzo che avrà all’incirca vent’anni mi sta dando del lei. Sta accadendo ORA, sta accadendo A ME. Riesco a mala pena a evitare l’infarto immediato, ricordandomi di quando avevo vent’anni e i quarantenni mi sembravano grandissimi e i cinquantenni parevano già con un piede nella fossa.
Prima penso che sicuramente mi avrà dato del lei per una questione di educazione… ma subito dopo prendo atto del fatto che sono vicina ai quaranta e piano piano entro nella fase di accettazione: “Tutto sommato ci sta che un ventenne mi abbia dato del lei”. Mi rassegno al fatto che il tempo inesorabilmente passa e che, anche se credo di avere quindici anni ed essere al primo anno di liceo, ne ho trentotto suonati. In effetti se avessi avuto quindici anni probabilmente mi sarei espressa così: “Ho trentotto anni e mezzo, trentanove a settembre”, presa dalla smania di crescere e diventare un essere adulto. Ah! Invece sarebbe meraviglioso avere quindici anni per sempre.
Alla parola “Signora” si infranse per sempre il mio sogno teenager dando spazio alla spietata e cruda realtà.
Non è una questione di aspetto fisico e di certo non sono tipo da ricorrere alla chirurgia plastica, innanzitutto perché ho il terrore della sala operatoria e poi perché l’idea di somigliare a un leone onestamente non mi aggrada molto… direi che è più una questione mentale, il corpo invecchia e la testa rimane giovane, ma alla fine bisogna pur farsene una ragione.
Adesso non sono più soltanto le donne a preoccuparsi del proprio aspetto fisico e a ricorrere all’estetista… ricordiamo gli innumerevoli uomini provvisti di sopracciglia ad ali di gabbiano e teniamoci pronte a condividere con loro il profondo dolore che li affligge e che li ha portati verso tale orribile e incomprensibile scelta.
Ma senza arrivare alla chirurgia plastica, soffermiamoci su un problema maschile comune e molto diffuso con l’avanzare dell’età: la calvizie.
Certi uomini proprio non ce la possono fare ad accettare il tempo che passa e l’eventuale caduta progressiva dei capelli e quindi ricorrono a espedienti inquietanti e insidiosi, invece di rasare immediatamente quei quattro peli rimasti, a favore di una meravigliosa testa pelata!
Non sto affatto dicendo che sia facile… ma neanche il ciclo, la gravidanza o la menopausa lo sono. Dunque non credo proprio che quella di tagliare i propri capelli sia tra le esperienze più paurose e traumatiche della vita, piuttosto sarebbe un gesto volto a migliorare se stessi.
Partiamo da una semplice a dignitosissima stempiatura ai lati della testa. Tutta la comprensione di questo mondo se in quel momento non si pensa subito a una rasatura completa, in fondo è la fase iniziale della successiva e ahimè inevitabile perdita totale della chioma: simbolo dell’età che avanza, e alle volte, solo una questione puramente genetica. Ma ci vuole tempo per farsene una ragione, oltretutto esteticamente è una soluzione temporanea accettabilissima, i problemi iniziano dopo!
Ci sono quelli che hanno la classica scodella dietro il cranio (una delle posizioni migliori nella classifica delle acconciature maschili da incubo). Ma se non passeranno alla fase di rassegnazione e quindi procederanno alla rasatura GLOBALE, a lungo andare il loro aspetto sembrerà quello di un frate cappuccino o peggio di Fantaghirò, nei casi limite. Se lui è più alto di te sei fortunata perché limiterai quella spiacevole visione.
E quelli che dignitosamente decidono di combattere la caduta di capelli rasandosi la testa ma, per supplire alla mancanza, coltivano una barba che somiglia a zone inesplorate della foresta amazzonica? E nei casi peggiori un unico pizzetto lunghissimo raccolto in un’orribile treccina che farebbe paura anche a Michael Myers.
Ringraziamo tutti gli hipster di questo mondo per aver reso la cosa credibile e persino cool.
E quelli che indossano sempre un cappello? Al cinema, al supermercato, in macchina, a casa davanti a un buon libro, persino sotto la doccia! A un certo punto, credo sia del tutto legittimo chiedersi se sotto quel cappello ci sia il cranio di The Elephant Man.
Quelli che decidono di fare il trapianto proprio non li capisco, un po’ come quelle che si rifanno il seno per avere una taglia in più e combattere la forza di gravità con la verve di Sailor Moon in persona. Proprio non capisco come ci si possa sottoporre a un’operazione chirurgica per una questione puramente estetica. Dal mio umile punto di vista, soltanto se si tratta di salute mi sottoporrei a tale stress per il corpo e per la mente. Il corpo è solo un involucro… ma non voglio perdermi in pensieri filosofici zen, piuttosto torniamo ai pelati.
Quelli che optano per il parrucchino? Un orribile oggetto posticcio che grida “Non riesco in alcun modo ad accettare il concetto del tempo che passa”. Una parrucca blu elettrico sarebbe senz’altro più apprezzabile e sicuramente più divertente. Oltretutto per chi ti conosce già sarà alquanto strano ed evidente, ti ha lasciato pelato e ti ritrova con una folta capigliatura splendente… decisamente poco credibile.
Ma abbandonarsi a una dolce rasatura e farsela prendere bene non sarebbe di gran lunga più dignitoso?
Che poi non è solo la calvizie a minacciare il fascino degli over 40 ma anche i capelli bianchi. Finché sono pochi tutto va bene… dopo, la paura fa 90.
Dico NO e assolutamente NO agli uomini con i capelli tinti! Bisognerebbe creare una petizione al riguardo, sono certa che troverebbe ampio consenso. Noi povere donne siamo troppo spesso vittime di paurose e agghiaccianti visioni, come ad esempio uomini con la pelle scura e i capelli castano chiaro che vanno sul rossiccio… mi sono sempre chiesta ma perché gli uomini si tingono tutti castano/rossiccio? Pochi coraggiosi optano per il nero corvino che vira al blu scuro: questi soggetti dovrebbero munirsi di un kit da pronto soccorso per assistere le poverette svenute a tale terrificante visione. Vorrei solo ricordare che in natura non esistono i capelli di colore nero/blu e che si ricorre ad alcuni espedienti estetici nel tentativo di migliorarsi, non di peggiorarsi.
Stendiamo un velo pietoso e consoliamoci con i peggiori tagli anni 80, che a confronto sembrano bellissimi e persino eleganti. E niente, non mi resta che tifare per Mirko dei Beehive.