Il 23 aprile 1993, dopo la bocciatura del suo decreto Salvaladri che ha scatenato il putiferio alla Camera, fra leghisti che sventolano cappi e missini che mostrano guanti bianchi, spugne e manette, Giuliano Amato si dimette da presidente del Consiglio (sostituito da Ciampi) e abbandona la politica: “Per cambiare, dobbiamo trovare nuovi politici. Per questo […]
Amato
Giuliano Poltronissimo collezionista di ritiri (tre) e incarichi (tranne uno)
Le mille vite dell’uomo senza dita - “Magari lascio”, “Garantista” e sceriffo, salva il trust di B. e va all’Antitrust, dice “Purtroppo c’è la Costituzione” e va subito alla Consulta
22 Gennaio 2022