Il 22 novembre 2017 la parlamentare Cinque stelle Carla Ruocco invia una email al fondatore del movimento Beppe Grillo e nel testo mette l’emendamento del senatore Pd Roberto Cociancich sugli sgravi fiscali rispetto a chi assume marittimi italiani. Poi illustra il senso al capo del suo movimento. Scrive: “Subordina il riconoscimento delle agevolazioni fiscali e previdenziali previste per le imprese armatoriali, che operano in rotte infracomunitarie, all’assunzione di personale a bordo esclusivamente italiano o comunitario (al fine di limitare il ricorso a occupazione di extracomunitari a basso costo)”. Il messaggio arriva dopo una serie di chat precedenti tra l’armatore Vincenzo Onorato e Grillo, il quale poi gira tutto al suo politico di riferimento. Le email sono contenute negli atti della Procura di Firenze che indaga sulla fondazione Open di Matteo Renzi, atti trasmessi alla Procura di Milano che a partire anche da questi ha iscritto Grillo e Onorato nel registro degli indagati con l’accusa di traffico di influenze illecite. I pm ipotizzano uno scambio di favori che però penalmente vede estranei i parlamentari. Sentita sul punto dal Fatto nei giorni scorsi l’onorevole Ruocco non ha risposto.
Secondo l’accusa, da un lato Grillo interessa i suoi politici per le tematiche che stanno a cuore a Onorato e dall’altro l’armatore campano paga l’ex comico attraverso un contratto da 240mila euro in due anni tra Moby e il blog di Grillo. Contratto che inizierà a marzo 2018 e dunque dopo lo scambio di email finito sotto la lente della Procura. Il carteggio inizia il 30 ottobre 2017 quando in serata Onorato scrive a Grillo: “Caro Beppe, in allegato ti rimetto una nota su quello che quelle m… dei miei colleghi armatori stanno combinando per finire di distruggere l’occupazione dei marittimi italiani. Se passa l’emendamento Cociancich, li abbiamo salvati”. Nella nota Onorato spiega a Grillo la necessità, legata “a motivi occupazionali” per i marittimi, di far approvare il testo. Grillo il 31 inoltra la email a Ruocco che gli risponde: “Visto. Mi informo e ti faccio sapere. Un abbraccio”. Il primo novembre Grillo invia a Onorato la risposta del suo politico. Poche ore dopo Onorato all’ex comico: “Grazie Comandante”. Il 2 novembre l’armatore manda a Grillo l’emendamento Cociancich. Scrive: “Caro Beppe, la presentazione del testo marittimi”. Il 22 novembre ci sarà la email di Ruocco con allegato l’emendamento e la sua spiegazione. Testo che a quella data non è stato ancora approvato. Lo si capisce da un’altra email che Onorato questa volta scambia con il manager di Publitalia Luigi Ciardiello. Si comprende che si sta organizzando per il 26 gennaio 2018 un incontro con diverse persone e Silvio Berlusconi. In quel momento è in carica il governo Gentiloni. Da lì a pochi mesi nascerà il primo governo Conte sostenuto da M5S e Lega, entrambi usciti vincitori dalle elezioni di marzo. Il 7 gennaio Onorato scrive a Ciardiello. Oggetto: “Riservato: questa non sarà una cena aziendale. Io sto combattendo una battaglia per l’occupazione dei marittimi italiani. Il ministro dei Trasporti (…) ha ritirato la legge del senatore Cociancich (…). Il Presidente (Berlusconi, ndr) mi ha più volte rassicurato che inserirà nel suo programma di governo una legge per proteggerli. Resto ai tuoi ordini”. Il 26 gennaio Onorato scrive all’allora vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: “Caro Luigi, da martedì pomeriggio fino a venerdì sarò a Roma, hai 5 minuti per me?”. La email risulterà mandata in copia a Grillo. L’11 giugno 2018, in pieno primo governo Conte, la Cociancich diventa legge. Onorato si dichiara pubblicamente contento. Nei mesi a seguire si renderà conto che la legge non è del tutto rispettata. Si premura così di far arrivare lettere personali ai ministri pentastellati Luigi Di Maio, all’epoca allo Sviluppo economico (Mise) e Danilo Toninelli ai Trasporti (Mit) e al futuro suo vice, il leghista Edoardo Rixi. Nella lettera a Toninelli si comprende che i due si sono incontrati il 2 luglio 2018. Onorato: “Signor Ministro, è stato per me (…) un piacere conoscerla ieri ed avere avuto modo di confrontarmi con lei sulla necessità di riportare nel comparto marittimo il valore prezioso della dignità del lavoro”.
Insomma, Onorato, come è nella logica di un concessionario pubblico, cerca sponde politiche e si mostra generoso. Con Grillo ad esempio, per i passaggi gratis sulle sue navi. Il dato che non rientra nella contestazione penale, lo si riscontra dalle email che la moglie dell’ex comico Parvin Grillo scrive a Moby per avere i biglietti. Sono decine e tutte dello stesso tenore. Lady Grillo chiede a Moby di poter prenotare i biglietti per sé e la famiglia. Immancabile arriva la risposta di Onorato ai suoi dipendenti: “Trattamento vip e tutto gratis!”.