Tra martedì e mercoledì della scorsa settimana, un gruppo di persone del movimento Extinction Rebellion ha promosso un’azione di disobbedienza civile nonviolenta, lanciando dei palloncini di vernice ad acqua gialla e rossa contro la sede del ministero per la Transizione Ecologica. L’azione fa parte della campagna “Ultima Generazione – Assemblee cittadine ORA!”, che ha due obiettivi: il primo è ottenere un incontro pubblico con la dovuta copertura mediatica per dialogare con il Presidente del Consiglio Draghi e i ministri Cingolani, Patuanelli, Giorgetti, Orlando e Carfagna sul futuro dell’Italia nel collasso climatico; il secondo è l’istituzione di un’Assemblea Cittadina deliberativa e vincolante che guidi la transizione ecologica tenendo conto dell’interesse di tutta la popolazione.
[Guarda il video Ultima generazione: “Blocchiamo le strade contro il collasso del clima” su Fq Extra]
Le persone di Extinction Rebellion hanno iniziato questa campagna, già dallo scorso dicembre, perché la pressione esercitata dalle mobilitazioni per la giustizia climatica degli ultimi anni sembrerebbe non aver innescato una stretta sufficiente sui governi. Alzare il tiro è pertanto sembrato l’unico modo per riuscire ad avere attenzione mediatica e politica.
Dalla sua costituzione, il MiTE dichiara di voler agire e di essere dalla parte dei cittadini, eppure continua a fare lobbying a livello europeo perché vengano prese posizioni meno stringenti sulla crisi eco-climatica, come ha fatto al G20 e alla COP26 e come ha continuato a fare per inserire il gas e il nucleare nella tassonomia UE delle risorse green. Significativo come al momento di aderire alla “Beyond Oil and Gas Alliance” (B.O.G.A.), la delegazione italiana alla COP26 abbia scelto il livello di adesione meno impegnativo.
È per questo motivo che sulle pareti del MiTE sono comparse anche le scritte “Ministero della truffa” e “Ministero delle bugie”. E in tal senso, quando il ministro Cingolani derubrica le azioni di Ultima Generazione come vandalismo, eludendo qualsiasi possibile motivazione retrostante, parrebbe più una reazione dettata dalla consapevolezza sulla propria inadempienza rispetto alla indifferibile azione climatica del suo mandato.
Extinction Rebellion è un movimento nonviolento. Le persone dopo l’azione si sono lasciate portare via dalla Polizia senza opporre alcuna resistenza, assumendosi le proprie responsabilità. Questo è il messaggio cruciale al governo: l’importanza di assumere la propria responsabilità, di assolvere pienamente al proprio mandato di protezione della cittadinanza, nonostante le conseguenze.
In questi giorni il movimento si è confrontato con una repressione dura e strisciante: le 14 persone coinvolte nelle azioni hanno subito pedinamenti pressanti, fermi in questura, fogli di via, sanzioni di varia natura amministrativa e penale e, nella giornata di venerdì 4 febbraio, il trasferimento coatto in questura dalla struttura ricettiva dove risiedevano, senza alcuna autorizzazione del pm.
Beatrice, un’attivista impegnata nella campagna, ha dichiarato a lavialibera: “Una fedina penale pulita ha poco valore in un mondo in cui ci sono così tanti fattori che mettono a rischio la mia sopravvivenza. Siccome credo nella disobbedienza civile, la pratico come unica carta da poter giocare per provare a uscire da questa situazione”.
Le azioni degli scorsi giorni al MITE hanno recato circa 7000 euro di danni e chiaramente le persone in servizio al ministero possono essersi trovate impreparate di fronte all’azione. Tuttavia il vero dramma che non ha spazio nella comunicazione pubblica è che nel 2021 i danni causati dalla crisi climatica hanno superato i 170 miliardi di dollari. Secondo le Nazioni Unite, negli ultimi 50 anni gli eventi meteorologici catastrofici sono quintuplicati, causando la morte di oltre 2 milioni di persone. L’inverno anomalo del 2022 porterà gravi conseguenze per l’agricoltura italiana. Condizioni sempre più severe per la produzione alimentare avranno ricadute economiche sulle tasche degli italiani estremamente pesanti.
Il ministro Cingolani dichiara che “la transizione non dovrebbe essere un tema divisivo”. XR concorda. Ahinoi però, il tema diventa divisivo se le persone non vengono incluse nei processi decisionali. Anche per questo Extinction Rebellion, oltre alla campagna Ultima Generazione in corso, si è affiancato al comitato Politici Per Caso, fra i promotori di Cittadin3 per il Clima, la raccolta delle 50mila firme necessarie a depositare in Parlamento una legge di iniziativa popolare per l’istituzione in Italia di Assemblee Cittadine a tutti i livelli amministrativi. Questa è precisamente la richiesta ultima della campagna Ultima Generazione, la cui attuazione avrebbe ricadute positive per tutta la cittadinanza italiana.