Il Fatto di domani. Verbali di Amara, Davigo a processo. La lobby del contante manda sotto i Migliori

Di FQ Extra
17 Febbraio 2022

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LOGGIA UNGHERIA, DAVIGO A PROCESSO. Il Giudice per le udienze preliminari ha rinviato a giudizio per rivelazione di segreto d’ufficio l’ex pm Piercamillo Davigo. Il caso è quello dei verbali dell’ex avvocato esterno di Eni Piero Amara. La prima udienza si svolgerà il 20 aprile davanti alla prima sezione del Tribunale di Brescia. Davigo aveva chiesto la pubblicità dell’udienza preliminare perché tutto si svolgesse nella massima chiarezza e trasparenza; “il dottor Davigo si difenderà in dibattimento, essendo certo della propria innocenza”. Oggi si è celebrata anche l’udienza del processo in abbreviato per il pm Paolo Storari: i pm hanno chiesto una condanna a sei mesi. Sul Fatto di domani racconteremo le ultime svolte su questa vicenda.

LA MAGGIORANZA SI SQUAGLIA NELLA NOTTE, VINCE LA LOBBY DEL CONTANTE. Durante l’esame notturno del decreto Milleproroghe nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali alla Camera, dove il provvedimento è in prima lettura, il governo è finito in minoranza per quattro volte. La linea dell’esecutivo è stata bocciata su un emendamento che riguardava la sperimentazione sugli animali e un altro sulle graduatorie degli insegnanti a scuola, ma soprattutto su due temi caldi come l’utilizzo dei soldi per le bonifiche dell’ex Ilva e sul tetto del contante, che è stato riportato a 2 mila euro dopo essere sceso a mille dal 1 gennaio. Su quest’ultima modifica, passata per un solo voto, è stato decisivo l’asse della destra: Lega e Forza Italia hanno votato insieme al partito di Giorgia Meloni assestando un colpo contro la riduzione dell’uso del cash. Una “retromarcia” che favorisce l’economia sommersa e offre “scorciatoie per il malaffare”, ha attaccato il leader 5S Giuseppe Conte. Il parlamento, ormai, sembra diventato un campo minato per la maggioranza Draghi. Basti guardare a quello che è successo oggi sulle concessioni balneari. Alla Camera Coraggio Italia si è sfilato sulla mozione di maggioranza sulla direttiva Bolkestein (perché le misure a tutela delle imprese balneari sarebbero insufficienti). È stato anche approvato un pezzo della mozione di Fratelli d’Italia che impegna il governo a individuare soluzioni per escludere i balneari dalla Bolkestein, ossia l’opposto dell’indirizzo attuale. Sul Fatto di domani torneremo su questa bozza di legge e vedremo che contiene anche un regalo alle lobby.

IL DILEMMA DI SALVINI: CENTRODESTRA O RADICALI? Ha provato ovviamente a intestarsi anche l’allentamento sul tetto al contante. “È una vittoria del centrodestra”, ha commentato Salvini, cercando di aggiungere successo a successo dopo la sentenza della Consulta che ha giudicato ammissibili 5 su 6 referendum sulla giustizia promossi dalla Lega con i Radicali. Ma un minuto dopo il suo “centrodestra” era già evaporato. Alla Camera, nonostante le parole dure di Salvini contro il green pass, la Lega ha votato contro la mozione di Fratelli d’Italia per abolire il certificato verde dal 1 aprile. I due leader si sono attaccati a distanza: Meloni ha rinfacciato ai leghisti di stare al governo con la sinistra, Salvini ha replicato che i chiarimenti politici con gli (ex?) alleati si faranno dopo aver gestito l’emergenza luce e gas (domani ci sarà il Cdm sulle bollette). Ma, come vedremo sul Fatto di domani il Capitano deve fare i conti anche con la sua base, che è tutt’altro che felice all’idea di fare una battaglia su un referendum per depotenziare la custodia cautelare. Salvini oggi ha incontrato i Radicali per parlare dei comitati per il sì. Come abbiamo scritto sul Fatto di oggi, per avere una minima chance i promotori devono puntare a far coincidere la data del voto referendario con le amministrative di giugno. La campagna comincerà presto. E poi c’è sempre la spina nel fianco di Meloni, che ha già dichiarato la contrarietà del suo partito a due quesiti.

FINE VITA E DROGHE: PRO E CONTRO I REFERENDUM. Oggi il comitato promotore del referendum sulla cannabis ha contestato le parole del presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, che ieri ha spiegato che il verdetto di inammissibilità (come nel caso del referendum sull’omicidio del consenziente) è dipeso dal modo in cui è scritto il quesito, che nel caso delle droghe avrebbe depenalizzato anche la coltivazione di quelle pesanti violando trattati internazionali. I promotori hanno replicato che il problema è il modo in cui è scritta la legge su cui proponevano di intervenire (il referendum è infatti abrogativo di alcuni articoli). Sul Fatto di domani ospiteremo quattro pareri contrapposti sui referendum bocciati. Sentiremo inoltre il parere del magistrato Eugenio Albamonte sul via libera ai cinque referendum sulla giustizia. Oggi alla Camera riparte invece la discussione sul disegno di legge sul suicidio assistito.

COVID, REPORT GIMBE CONFERMA IL FLOP DELL’OBBLIGO VACCINALE. Il 15 febbraio è arrivato ma non ha avuto praticamente nessun effetto sulle vaccinazioni. L’entrata in vigore dell’obbligo di immunizzazione e di super green pass sul lavoro per tutti gli over 50, con connesse sanzioni, non ha cancellato lo zoccolo duro di chi non intende vaccinarsi. A dirlo è il report settimanale della Fondazione Gimbe. Nell’ultima settimana il tasso di prime dosi negli ultracinquantenni è sceso del 44%, e le vaccinazioni dei bambini tra 5 e 11 anni sono scese quasi altrettanto (-41,7%). Gli italiani senza vaccino sono 5,1 milioni, a cui vanno aggiunti circa 2 milioni di guariti da meno di 120 giorni. L’85,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e il tasso di copertura delle terze dosi è dell’85,7% dei vaccinati. Insomma, scrive Gimbe, “l’obbligo non fa presa”. E neanche il super green pass sembra servire all’obiettivo di convincere i renitenti alla dose. Sul Fatto di domani vedremo cosa ne pensano gli scienziati. Oggi Pierpaolo Sileri ha ipotizzato che tra due mesi l’obbligo vaccinale possa essere rimosso se la pandemia continuerà a decrescere. Il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, comunque avverte il governo di non prendere sotto gamba il rischio di una nuova ondata in autunno. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi di Covid sono 57.890, i morti 320.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Ucraina, si tratta ma si spara. Kiev ha denunciato che i ribelli filo-russi del Donbass hanno bombardato stanotte alcuni villaggi nell’est del Paese. Gli Usa ripetono che il rischio di invasione russa è imminente e che Mosca continua ad ammassare soldati. C’è stato oggi un consiglio di sicurezza dell’Onu, da cui è emerso un appello alla “moderazione” e anche il Consiglio informale dell’Unione europea sul tema: “Sostanzialmente la situazione è quella di qualche giorno fa, gli episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono presi seriamente”, ha detto Mario Draghi dopo la riunione. Il premier italiano ha annunciato che incontrerà Putin (oggi Di Maio ha incontrato il suo omologo Lavrov a Mosca).

Intervista a Fabrizio Ferracane. L’attore di Castelvetrano è protagonista del film di Paolo Taviani Leonora addio, che ha vinto ieri il premio della critica alla Berlinale.


SU FQ EXTRA

House of Gucci. Così la maison di moda ha sottratto 1,5 miliardi al fisco italiano. Tra 2010 e 2017 il gruppo ha omesso di dichiarare 5 miliardi di utili e ha chiuso il contenzioso pagando poi 1,2 miliardi. L’inchiesta del Fatto Quotidiano con Mediapart e il network di giornalismo investigativo European Investigative Collaborations.


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