Dai racconti apocrifi di Kosta Solev. Slavko, il proprietario della più grande conceria di Skopje, che appestava col suo sigaro, era un bue da lavoro, incapace di comprendere l’anima complessa, misteriosa, cuneiforme di sua moglie Liljana, una donna impareggiabile, attraente come poche, di quella bellezza che meglio consola l’uomo di essere quaggiù così di passaggio. […]
I due specchi magici, i negromanti maliziosi e l’imperativo di Kant
Di Daniele Luttazzi6 Marzo 2022