Tre uomini mezzi nudi legati a tre pali di ferro, stretti in una pellicola di plastica, nera o trasparente e una patata in bocca: per non parlare. Anche la loro testa, con palesi segni di percosse è attaccata al palo, fino a sentire il freddo del metallo, lo sfregio, l’odio e la vergogna. Quella pubblica, […]
Trincee e sciacalli, l’ora più buia di Kiev
Il reportage - Russi alle porte. L’odio cresce, non fa più differenza chi tu abbia di fronte