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ZELENSKY AMMETTE: “NON ENTREREMO NELLA NATO”. SI PARLA DI ROAD MAP PER IL RITIRO DEI RUSSI. Ancora una volta Zelensky ha fatto una dichiarazione forte: “L’Ucraina si rende conto che non è nella Nato e non possiamo entrarci”. E poi ha aggiunto un’accusa: le 800 bombe russe cadute in Ucraina dimostrano che la Nato non ha voluto aprirci le porte. L’Alleanza atlantica terrà un consiglio straordinario sulla Russia il 24 marzo, ci sarà anche Joe Biden. I negoziati tra le parti riprenderanno domani: stando alle dichiarazioni di Kiev, oggi si è cominciato a parlare di una road map per la fine delle ostilità e il ritiro delle truppe di Putin (il quale, però, ha ripetuto che “Kiev non è seria”). Vedremo sul Fatto di domani a che punto è la diplomazia. Nel frattempo la violenza non si è fermata: in un bombardamento a nord ovest di Kiev sono morti anche due giornalisti, una reporter ucraina e un cameraman di Fox News. Mosca ha varato sanzioni (simboliche) contro Biden e Hillary Clinton, mentre la procura chiedeva 13 anni di carcere per Alexej Navalny e alla giornalista che ieri ha mostrato un cartello contro la guerra durante una diretta del canale tv governativo Channel One è stato “solo” inflitto un risarcimento. Sul Fatto di domani parleremo di cosa sta accandendo in Russia, anche con un’intervista a Vladimir Oseckin, dissidente fondatore del sito Gulagu.Net che testimonia delle torture nelle carceri russe per avere un quadro dei rapporti di forza ai vertici del Cremlino.
“ADDESTRARSI A FARE LA GUERRA”: LA CIRCOLARE DELL’ESERCITO ITALIANO CHE SPAVENTA. C’è un documento interno che lo Stato Maggiore dell’Esercito italiano ha diffuso il 9 marzo che impartisce nuove disposizioni operative a tutti i comandi nazionali e fa discutere per il lessico che presenta. Due righe di premessa che citano “i noti eventi” (con riferimento all’invasione dell’Ucraina) e poi subito le indicazioni operative su uomini, addestramento, impiego e sistemi d’arma. Ma, soprattutto, un addestramento “orientato al warfighting” cioè a fare la guerra. È un’espressione di rito, hanno subito precisato gli ambienti della Difesa, di cui però prenderemo bene le misure sul Fatto di domani. Proveremo a tracciare una parte delle spedizioni di armi italiane dirette in Ucraina e faremo un quadro dell’import/export di armi nel mondo negli ultimi anni. Faremo anche il punto sull’ultima informativa del Copasir presentata oggi, dove l’invasione dell’Ucraina veniva considerata molto improbabile.
YEMEN, LA TRAGEDIA CHE NON FA NOTIZIA. Per averla ricordata e aver riconosciuto che agli europei non interessa, Carlo Rovelli si è esposto a minacce di morte sui social e a essere iscritto nella (temibile) lista dei “né né” (la presunta frangia di chi non sta né con l’Ucraina né con la Russia) dagli editorialisti di Repubblica. Ma la guerra in Yemen è una realtà che mette a nudo l’ipocrisia di molto interventismo occidentale. L’attrice Angelina Jolie la settimana scorsa è volata nel Paese per riportare l’attenzione sul “disperato bisogno di pace” di questa regione. Sul Fatto di domani leggeremo i numeri tragici di una guerra lunga e mortifera. Tornando poi sul trattamento mediatico dei conflitti, intervisteremo il direttore del quotidiano Avvenire Marco Tarquinio, che si è scusato per aver pubblicato la foto costruita della bambina con lecca lecca e fucile pubblicata da mezza stampa internazionale.
I RINCARI ENERGETICI E I RISCHI DI AGGRAVARE LA POVERTÀ. È atteso per domani o giovedì il Consiglio dei ministri in cui il governo varerà nuove misure sull’energia, per mitigare i rincari delle bollette e impostare una nuova strategia di approvvigionamenti. Come vedremo sul Fatto di domani, è difficile che la portata delle misure potrà essere sufficiente, soprattutto perché Draghi e il Tesoro continuano a opporsi all’idea di uno scostamento di bilancio, chiesto invece a gran voce da molte forze politiche (tra cui il M5S, con Giuseppe Conte che oggi ha detto di ritenerlo “necessario”). Oggi Bankitalia ha presentato una relazione in cui mette in guardia sugli effetti negativi dei rincari sulle famiglie a basso reddito e ha invitato a concentrarsi su di loro. Analizzeremo lo studio nel dettaglio sul giornale di domani.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Covid, il lockdown cinese fa scendere il Brent. I timori per gli ultimi lockdown in diverse città della Cina ha fatto scendere il prezzo del petrolio sotto i 100 dollari al barile. Intanto a Roma il premier Draghi ha incontrato il ministro Speranza per mettere a punto il programma di allentamento delle misure. Nelle ultime 24 ore i casi in Italia sono stati 85.288 casi e 180 i morti.
Ponte Morandi, Aspi e Spea patteggeranno. La procura ha dato l’ok alla richiesta delle due società , imputate insieme a 59 persone fisiche per il crollo del viadotto di Genova del 2018. Verseranno quasi trenta milioni di euro. Ma il patteggiamento aggrava le conseguenze potenziali per gli altri imputati.
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