Il Fatto di domani. I pizzini di Mosca all’Italia: quali sono le “conseguenze irreversibili”. Il finto matrimonio dell’anno tra Berlusconi e Fascina

Di Il Fatto Quotidiano
19 Marzo 2022

UCRAINA, I PIZZINI RUSSI CONTRO L’ITALIA. Che la guerra si protragga su più fronti è indubbio. La Russia, che sul terreno non ha la partita facile che credeva, è forte però del suo potere energetico, in particolare nei confronti di Paesi – come il nostro – che dipendono per la maggior parte da lei per gli approvvigionamenti. Sembra andare in questa direzione, dunque, la neanche tanto velata minaccia espressa dal direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri, Paramonov: “Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, che ha dichiarato la totale guerra finanziaria ed economica alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili”. Lo stesso ha poi rincarato la dose, prendendosela con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, accusato di essere un “falco antirusso”. Dichiarazioni che sono state subito rispedite al mittente dalla Farnesina; il premier Draghi e molti parlamentari hanno espresso solidarietà al ministro. Paramonov ha ricordato i trattati e gli accordi bilaterali esistenti e anche l’aiuto fornito dai medici russi durante la prima fase della pandemia in Italia, aiuto che all’epoca avrebbe chiesto proprio Guerini. Sul Fatto di domani vedremo i reali termini della minaccia di Mosca, quindi l’enorme partita economica sul piatto e quali sarebbero le “conseguenze irreversibili”. E scopriremo anche che c’è chi, al di là della propaganda anti-Putin, con la Russia continua a fare affari.

“È IL MOMENTO DI VEDERSI”. FORSE. Come ha raccontato Giampiero Gramaglia nell’audiocronaca che abbiamo pubblicato su FQ Extra, Kiev sta cercando una via d’uscita rapida al conflitto. Da qui quella che solo apparentemente può sembrare una dimostrazione di debolezza: la richiesta di un faccia a faccia tra Zelensky e Putin. Invito che Mosca ha, per ora, respinto, almeno fino a quando non sarà sul tavolo una bozza scritta di accordo: “Abbiamo l’impressione – ha rilanciato il ministro russo Lavrov – che la delegazione ucraina venga tenuta per mano da qualcuno, probabilmente dagli americani, e le venga impedito di essere d’accordo con le (nostre) richieste”. Il capo negoziatore di Kiev oggi ha nuovamente tentato di tirare dalla sua la Cina, che “può essere l’elemento importante del sistema di sicurezza globale se prende la decisione giusta sostenendo la coalizione dei paesi civili e se condanna le barbarie russe”. Sul Fatto di domani vedremo a che punto sono i progressi diplomatici e leggeremo un nuovo intervento di Fabio Mini a proposito del ruolo dell’Europa, solo apparentemente “salvata” dall’Ucraina.

LA BATTAGLIA DI MARIUPOL E I MISSILI IPERSONICI. Intanto sul campo la situazione rimane per lo più invariata. La città maggiormente colpita, dove si combatte casa per casa, è Mariupol, che per i russi costituirebbe un ponte con la Crimea e di fatto lascerebbe gli ucraini senza sbocchi importanti sul Mar Nero al di fuori di Odessa e del suo porto. Gli abitanti, asserragliati nelle cantine, sperano nell’annunciata apertura di dieci corridoi umanitari per l’evacuazione. Sul Fatto di domani vedremo cosa sta succedendo. Di sicuro, secondo l’Onu, sono già oltre tre milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio della guerra; 190mila gli evacuati attraverso i corridoi umanitari. Sul giornale capiremo anche l’apporto che l’Italia sta dando all’accoglienza, non sempre alla luce del sole. Intanto oggi ha destato scalpore la notizia dell’utilizzo da parte dei russi, per la prima volta, dei missili ipersonici Kinzhal, armi difficilmente intercettabili anche a causa dell’elevata velocità. Scambio di accuse, infine, tra Mosca e Kiev sulla presenza di mine navali proprio nel Mar Nero.

SILVIO E MARTA, OGGI NON SPOSI. È stato il giorno del “matrimonio simbolico” tra Berlusconi e Fascina. Villa Gernetto, dove si è celebrata la finta cerimonia (nonostante la sposa vestisse un abito bianco in pizzo vero e lungo strascico), era blindata a giornalisti e curiosi; gli invitati hanno potuto accedere solo previo invito e nome in lista. Tra loro alcuni amici storici dell’ex cavaliere, da Fedele Confalonieri a Marcello Dell’Utri, e pure un imbucato. C’erano anche Matteo Salvini e la “wedding planner” Licia Ronzulli. Grande assente il figlio di Berlusconi, Piersilvio, ufficialmente per evitare gli assembramenti in tempi di Covid. Sul Fatto di domani la nostra cronaca dall’evento mondano, allietata dalle musiche di Gigi D’Alessio in persona.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Elly Schlein per una “Visione Comune”. Temi, proposte e interventi dall’evento su energia, prossimità e cittadinanze promosso a Roma dalla vice presidente dell’Emilia Romagna.

Covid, il bollettino di oggi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 74.024 casi e 85 morti. Sul giornale di domani le ultime dalla Regione Lombardia.

Christian De Sica, non più “figlio di”. La tradizionale intervista della domenica all’attore e regista.


Scopri le nostre newsletter. Clicca qui
Scrivici a: newsletter@ilfattoquotidiano.it

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.