USA PROMETTONO NUOVE ARMI E TANK, LA MINACCIA RUSSA. Più che il dialogo continuano a parlare le armi. Mentre i russi ammassano truppe in Transnistria (confine con la Moldavia) presumibilmente per attaccare da Sud-Ovest, gli Stati Uniti annunciano un rafforzamento della fornitura di armi, con razzi per artiglieria a guida laser, droni kamikaze e da ricognizione, sistemi anti-droni e armi leggere. Ma la novità più importante, come rivela il New York Times, è la fornitura di carri armati: ossia “verranno trasferiti tank di fabbricazione sovietica per rafforzare le difese dell’Ucraina nella regione orientale del Donbass”. Si tratta di mezzi a disposizione dei Paesi dell’Est che consentirebbero agli ucraini di poterli usare senza fare i lunghi corsi necessari. Fatto questo che ha provocato la reazione di Mosca: “Le armi in arrivo saranno per noi obiettivi legittimi”. Il tutto mentre nel paese si continua a combattere (prosegue la ritirata dei russi dalla zona di Kiev per concentrare le forze a est, mentre a Enerhodar i russi sparano sui manifestanti: 20 morti secondo Kiev). Su FqExtra l’audiocronaca della giornata di Giampiero Gramaglia. Nel frattempo, altra notizia destinata a pesare sulla crisi in atto, arriva dall’ex procuratrice capo del Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia: Carla Del Ponte ha chiesto alla Corte penale internazionale (Cpi) di emettere rapidamente un mandato d’arresto nei confronti del presidente russo per le sue operazioni in Ucraina. “Putin è un criminale di guerra”, ha affermato Del Ponte. Sul giornale di domani vedremo cosa sta succedendo sia dal punto di vista militare, sia da quello diplomatico. Leggerete un’analisi di Orsini e un’intervista a Danylyuk, l’ex consigliere per la sicurezza di Zelensky.
IL PAPA ANDRÀ A KIEV: CHI PARTE PER LA PACE, CHI PER FARE LA PASSERELLA. Si può parlare di pace se si pone come “centrale il tema del disarmo” perché l’attuale guerra in Ucraina è stata “preparata da tempo con grandi investimenti e commerci di armi”. Lo ha detto il Papa parlando alle autorità di Malta. Papa che non ha risparmiato un affondo verso Putin, parlando di un “qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalisti, che provoca e fomenta conflitti”. Infine la notizia: rispondendo alla domanda di un giornalista ha affermato che un suo viaggio a Kiev “è sul tavolo”. Una novità che non farà certo piacere alla Russia. Ma c’è chi parte per la pace e chi lo fa per farsi vedere. E’ il caso di molti politici che si affannano a recarsi al confine: dalla brutta figura di Salvini ai viaggi – come vedremo sul Fatto di domani – di esponenti di primo piano di Italia Viva – Rosato e Bellanova fanno il racconto su radio Leopolda – e dell’ex sindaco di Roma, Alemanno.
C’È ANCORA UN PD CONTRO IL RIARMO. Non tutto il Partito democratico è pancia a terra sul riarmo: da nord a sud, nei circoli e nelle amministrazioni, sono molti i mal di pancia per la linea del Pd di Letta. Sul Fatto di domani andremo a vedere cosa ne pensa la base dem, dove ancora si “annidano” molti pacifisti. Ne parleremo anche con uno dei pochi esponenti capaci di criticare la linea del “partito con l’elmetto”, Gianni Cuperlo. Poi c’è l’altra sinistra: domani a Roma ci sarà l’incontro a Roma di Dema, per un movimento contro la guerra: parteciperanno, tra gli altri, De Magistris, Rifondazione conunista e Potere al Popolo. Interverranno pacifisti dei vari paesi europei.
SANITÀ E SCUOLA: GLI “ESODATI” DEL COVID. Nel pieno della pandemia erano eroi. Oggi, finita l’emergenza, rischiano di essere buttati fuori. Parliamo del personale sanitario a tempo determinato, circa 90 mila tra medici e infermieri, cooptato nelle strutture per far fronte al dilagare della pandemia e i cui contratti a termine scadono a giugno. Come vedremo sul Fatto di domani, lo Stato ha stanziato fondi, ma ci sono problemi per la loro assunzione. La cosa grave è che tutte queste figure colmavano in parte un buco dovuto ai tagli alla Sanità fatti dai vari governi, in tempi precedenti la pandemia. Stesso discorso per insegnanti e personale delle scuole, 55 mila persone che rischiano il posto. Sul fronte Covid – mentre i primi studi sulla nuova variante Xe parlano di un 10% in più di contagiosità rispetto alla già infettiva Omicron – andremo a vedere come si sta procedendo con la quarta dose. In Israele, dove la vaccinazione è partita prima ed è andata spedita, la quarta somministrazione la stanno facendo veramente in pochi. Vedremo come si orienta l’Europa e l’Italia. Qui i dati di oggi: 70.803 nuovi casi e 129 morti.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Tutto regolare per Report. Si è conclusa l’istruttoria dell’Internal Audit sul caso di Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report: “Con riferimento alle asserite acquisizioni di filmati con pagamenti irregolari e all’attività di dossieraggio, dopo una attenta e puntuale disanima riferita agli anni 2013-2021, la segnalazione non ha trovato alcun riscontro”. La vicenda sul giornale di domani.
Ungheria e Serbia, voto pro-Russia. Domani si vota in Serbia e in Ungheria, in entrambi i casi Vucic e Orban sembrano favoriti. Il tema dell’asse con Putin.
I 60 anni di Elena Sofia Ricci. L’attrice si racconta in una lunga intervista, in occasione del suo compleanno.
Parlando con Simona Molinari. Il colloquio del nostro Stefano Minnucci con la musicista che dopo 8 anni torna con un nuovo album.