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MOSCA MINACCIA IL BALTICO DOPO LE SCELTE SULLA NATO: I RISCHI DELL’ALLARGAMENTO A EST. Dopo lo scontro di ieri sull’uso del termine genocidio, Macron oggi ha parlato al telefono con Zelensky. Sul campo, Kiev ha confermato che una parte dei soldati che difendevano Mariupol si è arresa, ma fonti occidentali rilevano che non tutta la città è sotto il controllo delle truppe di Mosca. Nel frattempo, un incrociatore russo nel Mar Nero (al largo di Odessa) è stato pesantemente danneggiato: gli ucraini rivendicano l’attacco, i russi parlano di un incidente, in ogni caso la perdita è rilevante (soprattutto da un punto di vista simbolico, pare). Su FQ Extra l’audiocronaca di Giampiero Gramaglia sul 50° giorno di conflitto. Intanto Mosca ha reagito alle dichiarazioni delle premier di Svezia e Finlandia di ieri, che hanno manifestato l’intenzione di valutare l’ingresso dei due Paesi nella Nato. L’ex presidente russo e alfiere di Putin Medvedev, oggi vicepresidente del consiglio di sicurezza, ha scritto che la Russia rafforzerà seriamente i suoi confini se ciò accadesse, con truppe di terra e un sistema di difesa aerea e navale nel golfo di Finlandia. Dello stesso tenore le dichiarazioni del viceministro degli Esteri, Grushko. La minaccia è chiara e la sordità di Usa e Nato comincia a essere preoccupante. Sul Fatto di domani vedremo che anche secondo molte analisi l’allargamento dell’Alleanza atlantica ai confini con la Russia è tutt’altro che una fonte di sicurezza e stabilità geopolitica. Sui problemi interni di Putin intervisteremo anche l’ex deputato e dissidente russo Ilya Ponomarev.
IL GRANDE AFFARE DELLE ARMI PER L’INDUSTRIA ITALIANA. In tempi di guerra i produttori di armamenti si fregano le mani. E alcuni sono italiani. Un report che il governo Draghi ha trasmesso alle Camere per approvazione elenca le esportazioni di veicoli e materiale bellico effettuate nel 2021 da aziende come Leonardo, Fincantieri e Iveco (che appartiene al gruppo Exor degli Agnelli-Elkann) in vari Paesi del mondo. L’export italiano è consistente e circa la metà dei flussi è diretto verso Paesi non Nato: il primo acquirente è il Qatar, seguono Egitto (storico partner commerciale in fatto di armamenti), Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Nomi che tornano anche quando si parla dei nuovi accordi per le forniture di gas e petrolio per ridurre la dipendenza dalla Russia. Vedremo sul Fatto di domani qual è la lista degli acquirenti bellici del nostro Paese e che cosa il commercio di armi ci dice del posizionamento geopolitico dell’Italia.
IL PD, IL CONFLITTO E IL CASO DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA PER L’ORGOGLIO UCRAINO. Mentre una parte della base dei democratici è in rivolta per la scelta di Enrico Letta di diventare alfiere di Biden e delle posizioni più oltranziste della Nato, anche l’eurodeputata Luciana Castellina, intervistata su FQ Extra critica il leader del Pd: “Letta ha fatto la dichiarazione pro Nato e pro Stati Uniti più clamorosa che ci sia mai stata in Parlamento”. Guarda la videointervista. Sul giornale di domani parleremo anche di una campagna pubblicitaria che inneggia “all’orgoglio degli ucraini” (e invita a emularlo) comparsa sui cartelloni delle città italiane ed europee. Nella sezione Esplora di FQ Extra c’è un’inchiesta visuale sulla strategia di comunicazione di Russia e Ucraina rispetto al conflitto: dai video di Zelensky e Putin fino ai post sui social dei soldati dei due fronti.
DISUGUAGLIANZA: LA “GUERRA” DEI RICCHI CONTRO LE TASSE. Mentre oggi il miliardario di Tesla Elon Musk ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto da 41 miliardi di dollari (ostile) per Twitter, il social network fondato da Jack Dorsey e il più usato dai media mondiali, il sito di inchiesta americano ProPublica ha pubblicato un approfondimento sul regime fiscale Usa e i suoi effetti sulle 400 persone più ricche del Paese. Neanche a dirlo, si scopre che i magnati del tech e della finanza (in cima alla lista c’è Bill Gates) pagano meno tasse di un americano medio. Oltre a dare conto dei risultati di questo studio, sul Fatto di domani faremo anche un approfondimento sulla disuguaglianza fiscale in Italia.
ORDINAMENTO GIUDIZIARIO, RIFORMA DANNOSA PER I MAGISTRATI: PARLA NINO DI MATTEO. È andato avanti fino a tarda notte il voto sugli emendamenti presentati sulla riforma dell’ordinamento giudiziario, in Commissione giustizia alla Camera. Alla fine il testo è stato approvato e sarà in aula martedì 19 aprile, secondo i tempi fissati. Ma le correnti dei magistrati sono in rivolta e hanno proclamato uno sciopero. Nell’inserto Giustizia di Fatto su FQ Extra, Antonella Mascali ha raccolto le motivazioni dei pm, per cui la riforma è per metà dannosa e per l’altra inutile. Sul Fatto di domani intervisteremo a questo proposito il pm antimafia Nino Di Matteo.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Covid, la quarta dose è già un flop. Il numero di casi di Covid-19 nel mondo sfiora i 502 milioni, i decessi salgono a 6,2 milioni e le vaccinazioni a 11,13 miliardi, riporta l’ultimo report della Johns Hopkins University. Per l’Italia, i dati diffusi dalla fondazione Gimbe segnalano che le quarte dosi vanno estremamente a rilento tra i fragili e gli over 80, e questo potrebbe essere un problema per tutti in autunno.
I prossimi italiani sulla croisette. Saranno due i film italiani a correre per la Palma d’oro alla 75a edizione del festival di Cannes: Nostalgia di Mario Martone e Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi. Esterno Notte, la serie tv di Marco Bellocchio sul sequestro Moro, sarà presentata nella sezione Première.
Morte di Letizia Battaglia. Ricorderemo la grande fotografa italiana con il nostro Nando Dalla Chiesa.
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