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ERDOGAN CONTRO L’ALLARGAMENTO A NORD DELLA NATO. L’ingresso di Finlandia e Svezia nell’Alleanza atlantica sarebbe un errore, secondo Erdogan, “come quello dell’adesione della Grecia”. La Turchia è il secondo esercito Nato, ma Ankara non ha aderito alla linea occidentale contro la Russia e si è sfilata dalle sanzioni. Come racconta Roberta Zunini oggi nell’inserto Il Fatto internazionale su FQ Extra, il presidente turco ha un interesse particolare nel mantenere la neutralità sul conflitto, perché sta provando a dirottare su Ankara i capitali e gli oligarchi russi in fuga dalle sanzioni occidentali per ripianare la sua economia alla canna del gas. Il Cremlino, intanto, ha informato che Putin ha discusso della minaccia dell’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato con il Consiglio di sicurezza. Mentre dalla Svezia arriva l’anticipazione del parere del Parlamento di Stoccolma sul tema: l’ingresso nell’Alleanza atlantica ridurrebbe il rischio di minacce militari (il governo deciderà lunedì). Domani a Berlino, al vertice informale dei ministri degli Esteri Nato, i rappresentanti dei due Paesi scandinavi si incontreranno con l’omologo turco. Sul Fatto di domani discuteremo della questione con il generale, ed ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Leonardo Tricarico. Se sulla Nato si discute, sulle armi invece si procede spediti. L’Alto commissario Ue Josep Borrell ha annunciato un nuovo contributo da 500 milioni di euro per finanziare l’acquisto di “tank, munizioni, blindati, artiglieria pesante” diretti a Kiev (la spesa europea per il sostegno all’Ucraina arriva così a 2 miliardi). Parleremo anche del pacchetto da 40 miliardi di dollari di armamenti approvato ieri dalla Camera Usa, che dovrà passare al Senato.
LA PRIMA TELEFONATA USA-RUSSIA. I PROBLEMI INTERNI DI ZELENSKY E LO SCONTRO CON DRAGHI. C’è stata una telefonata tra il capo del Pentagono e il ministro della Difesa russo Shoigu, la prima dall’inizio della guerra: gli Usa hanno chiesto il cessate il fuoco. Sul campo, dove gli avanzamenti procedono lentamente, le notizie di fonte ucraina riferiscono di un tentativo fallito dei russi di attraversare un fiume a ovest di Severodonetsk (avamposto ucraino nella regione), strategicamente rilevante. Fonti di intelligence britannica confermano che le truppe di Mosca sarebbero state respinte da quelle di Kiev e avrebbero subito gravi perdite. I servizi americani, invece, citati dal New York Times, riferiscono che l’esercito russo si starebbe ritirando dai dintorni di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina. La manovra servirebbe a riorganizzare i battaglioni e concentrare l’offensiva sulle regioni separatiste. A Kiev è cominciato oggi il primo processo a un militare russo: un sergente di 21 anni accusato dell’omicidio di un civile, che rischia l’ergastolo (la prossima udienza il 18 maggio). Prosegue l’assedio all’accieria Azovstal di Mariupol, ma cominciano a emergere alcuni problemi interni nel fronte ucraino. Zelensky è accusato di arrendevolezza dai membri del battaglione Azov, che non intendono cedere. Come ha detto ieri il direttore di Limes Lucio Caracciolo, questo potrebbe spiegare una certa irritazione del presidente ucraino nei confronti delle dichiarazioni di Draghi a Washington sulla necessità di cedere qualcosa nei negoziati: sul Fatto di domani leggerete un retroscena sul rapporto tra i due leader.
NON SOLO GAS, MA GRANO E CRIPTO: LA GUERRA ECONOMICA CHE LA RUSSIA STA VINCENDO. Se l’impegno europeo sul fronte militare è garantito, quello sul piano energetico lo è molto meno. Sulla questione dell’embargo al petrolio russo la situazione ormai è di stallo, e fonti Ue oggi affermano che la soluzione non è vicina. Tanto che si comincia a ipotizzare di eliminare il capitolo sul petrolio dal sesto pacchetto di sanzioni che la Commissione deve varare. Mosca ha smentito la notizia circolata ieri dello stop delle forniture di gas alla Finlandia, però la compagnia elettrica russa ha annunciato che domani taglierà le forniture di elettricità a Helsinki. Sul Fatto di oggi abbiamo spiegato le ultime mosse del Cremlino nella guerra energetica. Sul giornale di domani faremo un bilancio e aggiungeremo altri due tasselli: lo spettro della crisi alimentare che rischia di scatenarsi col blocco dei raccolti di grano e dei porti ucraini, e il crollo delle criptovalute, connesso ai rincari energetici e all’andamento delle Borse.
CONTE INSISTE: SERVE UN CAMBIO DI STRATEGIA. Parlando all’Associazione della stampa estera oggi pomeriggio, il leader 5 Stelle ha ribadito la linea del Movimento sulla risposta al conflitto. Va bene il terzo round di aiuti militari, ma a due mesi e mezzo dallo scoppio della guerra “occorre che l’Italia si concentri su una soluzione diplomatica e politica”. Conte chiede un confronto parlamentare, che avverrà il 19 maggio con l’informativa di Draghi in Parlamento. Molto meno chiara la linea della Lega o del Partito Democratico, che a parole annuncia una svolta che nei fatti non si vede. Vedremo sul Fatto di domani quale posizione intendono prendere i partiti della maggioranza nel confronto con il premier.
IL NOSTRO DIBATTITO SU RUSSIA E UCRAINA: DOMANI GAD LERNER. Il Fatto di oggi ha aperto un dibattito sui dilemmi che si pongono nella copertura giornalistica della guerra in Ucraina e nell’analisi delle sue cause. Il confronto nasce da un intervento polemico di Furio Colombo che sostiene di “non capire più il nostro giornale” e manifesta insofferenza per le tesi espresse sulle nostre pagine da Alessandro Orsini e Massimo Fini. Gli hanno risposto il direttore del Fatto Marco Travaglio e il fondatore Antonio Padellaro. Tanti lettori ci hanno inviato le loro loro opinioni: sul giornale di domani ne pubblicheremo una selezione. Leggerete anche un intervento di Gad Lerner, che oggi ha anticipato la sua posizione all’AdnKronos: “Condivido gli stati d’animo di Furio Colombo e nella sostanza condivido il suo punto di vista. Ne scriverò sul Fatto con la libertà che il giornale mi ha sempre garantito”.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Caso camici, Fontana prosciolto. Il giudice per le udienze preliminari ha stabilito che “il fatto non sussiste”. Il presidente della Regione Lombardia è stato prosciolto insieme ad altre quattro persone, tra cui il cognato Dini.
Covid, i casi di oggi. I nuovi positivi in Italia registrati nelle ultime 24 ore sono 38.507, con un tasso di positività del 14,5%. I morti sono 115.
Un tweet affonda Twitter. Elon Musk ha congelato l’offerta di acquisto del social network presentata giorni fa per il valore di 44 miliardi di dollari, dando la colpa all’eccessivo numero di account fake sulla piattaforma. Il titolo ha perso l’11% del valore. Restano dubbi sulla reale capacità del magnate di Tesla di reperire i fondi necessari all’operazione.
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