Il Fatto di domani. Palermo, così “Forza Mafia” si preparava al voto. Il Parlamento Ue approva lo stop alle auto termiche ma affonda il piano verde

Di FQ EXTRA
8 Giugno 2022

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IL CANDIDATO DI FI SUSSURRAVA AL FRATELLO DELL’UOMO DI RIINA. A PALERMO È GIÀ “FORZA MAFIA”. L’ex consigliere provinciale dell’Udc Pietro Polizzi, candidato al consiglio comunale di Palermo con Forza Italia alle prossime elezioni del 12 giugno, è stato arrestato per l’accusa di scambio politico-elettorale con la mafia. La stessa operazione ha portato al fermo di Agostino Sansone, costruttore e fratello di Gaetano Sansone, proprietario della casa in cui Totò Riina passò gli ultimi mesi prima dell’arresto nel 1993 e di un collaboratore di Sansone. Secondo il procuratore di Palermo Paolo Guido dalle intercettazioni ambientali emergerebbe con chiarezza il “patto elettorale” tra l’esponente del partito berlusconiano e Sansone. L’indagine è stata chiusa in un solo mese. Polizzi avrebbe incontrato Sansone il 10 maggio e le frasi captate dagli inquirenti sono significative: “Se sono potente io, siete potenti anche voi”, dice Polizzi a Sansone per due volte. E ancora, parlando dei pronostici elettorali, “ce la facciamo”. Gianfranco Micciché, che è coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, ha ammesso di aver sbagliato a candidare Polizzi e dice che se dovesse essere rinviato a giudizio Forza Italia si costituirà parte civile. L’indagine però apre una voragine sulla politica palermitana e sul peso di Cosa nostra, che indagheremo sul Fatto di domani con una ricostruzione dei rapporti tra Polizzi e altri esponenti politici del territorio. Parleremo anche della lezione tenuta dall’ex pm Roberto Scarpinato ieri a Palermo.

“PUTINIANI D’ITALIA”: PARLANO I “PROSCRITTI”. Come abbiamo rivelato sul Fatto, la lista di proscrizione dei presunti “putiniani d’Italia” pubblicata dal Corriere della sera domenica scorsa viene fuori da un rapporto del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza presieduto da Elisabetta Belloni, redatto nell’ambito di un tavolo aperto con i ministri del governo Draghi che si riunisce per discutere di disinformazione. Ieri sera Giuseppe Conte ha parlato della vicenda in un’intervista e Pierluigi Bersani ha invocato l’intervento dei presidenti di Camera e Senato perché stilare liste di persone con opinioni diverse da quelle del governo non rientra nelle competenze del Copasir o dei servizi. Sul Fatto di domani continueremo a seguire la vicenda e sentiremo anche cosa pensano alcune delle persone citate nella lista del Corriere della loro presunta affiliazione moscovita.

RUSSIA-UCRAINA, GLI INTERESSI DI ERDOGAN SULL’ORLO DEL COLLASSO ECONOMICO. Mentre l’avanzata russa nell’est dell’Ucraina prosegue, sul fronte diplomatico si scalda la questione del grano. Oggi il ministro degli esteri russo Lavrov ha incontrato ad Ankara il suo omologo turco Cavusoglu proprio Generazione URL per QR Codesu questo tema, e ha assicurato che la Russia non attaccherà le navi ucraine che inizieranno le attività di sminamento dei porti. Turchia e Russia assicurano che presto saranno finalizzati i corridoi per il grano (mentre Lavrov sminuisce l’impatto del blocco dei container sulla crisi alimentare). Inizialmente i turchi avevano fatto filtrare l’ipotesi di una ripresa dei negoziati tra la delegazione russa e quella ucraina, ma Lavrov poi ha detto che la palla è nel campo di Kiev e il Cremlino conferma che per ora non è in discussione nessun incontro tra Putin e Zelensky. Il portavoce russo Peskov ha detto che “la parte ucraina si è ritirata dalla strada della trattativa, e quindi al momento non è possibile prepararsi per questo tipo di vertice”. Il presidente ucraino invece ha annunciato che Kiev sospenderà tutte le esportazioni di gas e carbone all’estero, per prepararsi a quello che ha definito “l’inverno più difficile di tutti”. Il governo ucraino ha incaricato la compagnia statale Naftogaz di accumulare almeno 19 miliardi di metri cubi di gas negli impianti di stoccaggio sotterranei. Sul Fatto di domani metteremo a fuoco il protagonismo della Turchia nei negoziati russo-ucraini e vedremo quali interessi ha Erdogan nella partita (non sono solo politici, ma anche economici, visto che il Paese è sull’orlo della catastrofe con un’inflazione alle stelle da anni). I problemi ci sono anche sul piano militare: il Sultano infatti sta preparando una nuova offensiva anti-curda in Siria.

IL PARLAMENTO UE AFFONDA IL PIANO VERDE. LA “MAGGIORANZA URSULA” NON C’È PIÙ. Il voto sul piano verde europeo Fit For 55 è stato storico, ma non nel senso che si aspettavano i suoi promotori. È stato approvato un tassello importante: lo stop alla vendita di auto con motore a combustione dal 2035. Ma per il resto, l’Europarlamento ha bocciato la riforma del mercato dei crediti Ets, il sistema di scambio di quote di CO2 che impone alle aziende di pagare le emissioni in eccesso. Rinviate al mittente anche la tassa sulle emissioni di anidride carbonica e l’istituzione di un Fondo sociale per il clima. Dopo l’approvazione di alcuni emendamenti proposti da popolari e conservatori che tendevano a indebolire le misure, infatti, il gruppo dei Socialisti e Democratici ha deciso di votare contro il testo piuttosto che farlo passare in una versione più blanda. Ma anche all’interno dei socialisti europei ci sono state defezioni di deputati (anche del Pd). Lo scontro con i Popolari è stato accanito e così ad andare in pezzi, insomma, non è solo il pacchetto Fit for 55, ma anche la cosiddetta “maggioranza Ursula”, l’alleanza che ha sostenuto l’attuale presidente della Commissione Ue (dai Socialisti ai liberali al gruppo di cui fa parte il M5S) e ha decretato una vittoria per la destra dei Conservatori (gruppo di Fratelli d’Italia) e dei sovranisti di cui fa parte la Lega, contrari all’insieme delle misure. Per i verdi “hanno vinto le lobby”. Vedremo sul Fatto di domani che impatto avrà questo voto sui progetti ambientali dei prossimi anni. Tutti i martedì su FQ Extra pubblichiamo il nostro inserto speciale sull’ambiente Fatto for future, che ha anche un podcast collegato: una conversazione tra Elisabetta Ambrosi e Luca Mercalli sull’attualità climatica della settimana.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Auto sulla folla a Berlino. Il bilancio dell’impatto, avvenuto stamattina nella stessa piazza dell’attentato di Amri del dicembre 2016, è di una donna morta e otto feriti, di cui alcuni gravi. Secondo la polizia nell’auto sono stati trovati manifesti che criticavano la Turchia. Il responsabile, tedesco armeno di 29 anni, è sotto la custodia della polizia.

Covid, i dati di oggi. Sono 22.361 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, 80 le vittime. La variante “portoghese” di Omicron BA.5 ha raggiunto in Italia la diffusione di almeno il 13%, rispetto allo 0,41% rilevato dall’Iss a inizio maggio.

Sciascia inedito canadese. Riscoperti migliaia di testi da un archivio di Toronto.


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