Il Fatto di domani. Le condizioni di Conte a Draghi per restare al governo: “risposte entro luglio”. Scuola allo sfascio, tra abbandono e impreparazione

Di FQ EXTRA
6 Luglio 2022

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LE CONDIZIONI DEI 5 STELLE PER RESTARE NEL GOVERNO. CONTE A DRAGHI: “ASPETTIAMO RISPOSTE”. Reddito di cittadinanza, salario minimo, cuneo fiscale, superbonus, misure contro il caro bollette che superino i 200 euro, rateizzazione delle cartelle esattoriali, transizione ecologica. Questi i temi sollevati dal leader 5S Giuseppe Conte a Mario Draghi, nell’atteso incontro avvenuto oggi alle 12. Un testo di 9 punti, pubblicato poi sul sito del Movimento. “Non è una cambiale in bianco. Il futuro della nostra collaborazione è nelle risposte che avremo”. Le risposte che dovranno arrivare entro luglio, ha precisato il leader 5S ai cronisti, ammettendo che la base del partito vuole rompere con l’esecutivo. Da parte sua, Draghi fa sapere di aver “ascoltato con attenzione quanto rappresentato dal Presidente del M5S. I due torneranno a incontrarsi prossimamente”. La decisione finale tra rottura e permanenza nel governo è rimandata alle prossime settimane. Sul Fatto di domani vedremo nel dettaglio i contenuti delle condizioni poste da Conte a Draghi nel faccia a faccia, in cui si è parlato anche di Grillo e di Di Maio. Intanto, il primo nodo spinoso per la maggioranza è il decreto Aiuti in discussione alla Camera. Il governo ha deciso di chiedere la fiducia, che si voterà domani, in proposito Conte dice di non aver ancora sciolto la riserva. Sembra sicuro, in ogni caso, che il Movimento si asterrà nel voto finale sul provvedimento previsto lunedì prossimo per dare un segnale di insoddisfazione. Parallelamente, e ne parleremo sul giornale di domani, Di Maio ha fatto il suo personale faccia a faccia: con Beppe Sala, che poi ha incontrato anche Benedetto Della Vedova. L’ufficio del sindaco di Milano sembra essersi convertito nel fulcro della galassia pulviscolare centrista.

UCRAINA, SOLDATI DI KIEV A LONDRA PER ADDESTRAMENTO. ANCHE SCHOLZ PROMETTE ALTRE ARMI. In Ucraina, l’esercito di Kiev rivendica una controffensiva a Kramatorsk, dove annuncia di aver inflitto “perdite significative” alle truppe russe. Sono arrivati a Londra i primi soldati ucraini che dovranno essere addestrati all’uso degli armamenti pesanti che il Regno Unito ha inviato a Kiev. I russi continuano la stretta su Sloviansk, mentre da Mosca il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov ha smentito che ci siano stati contatti concreti tra Putin e Papa Francesco per una visita ufficiale. Nella lista dei nuovi invii di armi si aggiunge la Germania. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato la prossima consegna di altri armamenti ai Paesi dell’est Europa, perché questi trasferiscano armamenti di epoca sovietica a Kiev. La consegna è prevista per le prossime settimane. Sul piano delle analisi su cause e prospettive del conflitto, sul Fatto di domani Marco Lillo racconterà di una lezione tenuta a Firenze qualche giorno fa dal politologo americano John Mearsheimer, esponente della scuola del “realismo” e molto seguito sui social. Torneremo poi sul ruolo della Turchia nella crisi ucraina e sulle leve con cui Erdogan tiene in scacco i Paesi occidentali, con un’intervista alla deputata svedese di origine curda Amineh Kakabaveh.

TEST INVALSI: SEMPRE PEGGIO. LA NOSTRA ANALISI SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA. I risultati del 2022, pubblicati oggi, disegnano un quadro di grandi criticità, nonostante l’ottimismo sbandierato dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Nella scuola secondaria di primo grado, per esempio, le prestazioni degli studenti in matematica sono al palo da 12 anni. Alle superiori la comprensione della lettura è al di sotto della media Ocse (lo è da vent’anni) e si accresce il divario tra Nord e Sud. Nel Mezzogiorno il 60% degli alunni non raggiunge il livello base in italiano e il 70% è carente in matematica. La percentuale di chi esce da scuola senza le competenze considerate minime, secondo le stime Invalsi, è al 9,7%, in aumento dall’anno scorso. Sul Fatto di domani proseguiremo la nostra inchiesta sullo stato dell’istruzione in Italia, con un ampio dossier sulla dispersione scolastica.

COVID E OSPEDALI: NUOVA CRISI, VECCHI PROBLEMI. I nuovi casi registrati in Italia nelle ultime 24 ore sono 107.786, ieri i contagiati erano stati più 132 mila. I decessi sono 72, in calo rispetto ai 94 di ieri. Dall’Oms oggi è arrivato un richiamo all’uso della mascherina nei luoghi affollati e al chiuso e all’isolamento dei positivi a Covid, che in alcuni Paesi europei è stato abolito. In Italia l’ondata di Omicron 5 sta portando a un aumento dei ricoveri e gli ospedali cominciano ad accusare il colpo, soprattutto al sud. Sul Fatto di domani leggerete la nostra indagine sui territori che rischiano, ancora una volta, il collasso a causa della recrudescenza pandemica.

UK, JOHNSON TRAVOLTO DALLA VALANGA? Un’ondata di dimissioni travolge il governo conservatore di Boris Johnson a Londra dopo lo scandalo Pincher. Sono una trentina ormai gli esponenti dell’esecutivo che hanno dato l’addio, tra sottosegretari e ministri, ma le dimissioni più rilevanti sono quelle del titolare del dicastero per le Disuguaglianze territoriali, Michael Gove, un pezzo da 90 del partito. Johnson tiene duro e ai giornalisti dice “domani sarò ancora premier”, ma secondo la Bbc ci sarebbe un gruppo di ministri Tories che vorrebbero chiedergli le dimissioni, valutando anche se modificare lo statuto del partito per sfiduciarlo. L’incontro dovrebbe avvenire in serata.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Gas e nucleare in Europa sono “green”. Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla proposta della Commissione per inserire gas e nucleare come fonti finanziabili con i fondi europei per la transizione ecologica. È stata bocciata infatti la risoluzione che ne proponeva il rigetto. Tra gli italiani il Pd, il M5s e i Verdi hanno votato per il rigetto, il centrodestra e Italia viva a favore della tassonomia.

Marmolada, il bollettino delle vittime si aggrava. La protezione civile ha individuato “i resti di altri corpi” coinvolti nella frana del ghiacciaio. Le vittime accertate sono 9: si aggiungono due uomini. Sono stati trovati resti di una donna, ma non è chiaro se il decesso era già stato conteggiato. Proseguono le perlustrazioni con i droni.

Omicidio di Ilaria Alpi, una bomba uccide il somalo assolto. Hashi Omar Hassan è stato ucciso oggi da una bomba piazzata sotto il sedile della sua auto. Il cittadino somalo era stato condannato e poi assolto per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Accertato il depistaggio grazie al lavoro dei giornalisti, lo Stato Italiano lo aveva risarcito con 3 milioni. Per il suo avvocato gli autori dell’attentato sono stati terroristi islamisti di Al Shabaab.


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