Troppe volte mi sono interrogata sulla questione del principe azzurro, faccenda parecchio spinosa. Su quanto le fiabe e le favole, alle volte, possano essere assai diseducative.
Noi piccole donne siamo state cresciute con l’idea che a un certo punto della nostra giovane vita, come per magia, tutti i problemi si sarebbero risolti e le turbe sarebbero improvvisamente svanite, grazie a un uomo, che un giorno, sarebbe venuto a salvarci… un principe azzurro tutto nostro, che avrebbe di certo reso migliore la nostra esistenza.
Tutto ciò non ha fatto altro che generare tanta frustrazione. Noi donne lì inermi: immaginate una moltitudine di piccole Penelope, congelate nell’attesa che la loro vita migliori grazie a un uomo. Niente di più sbagliato! E gli uomini, poveretti, caricati di un peso troppo grande, che mai potranno sopportare. In fondo chiediamo loro di soddisfare un’aspettativa irrealizzabile, che puntualmente non riescono a esaudire. E noi lì a piangere e a disperarci. Siamo ambiziose e aneliamo al pacchetto completo: la fiaba romantica con tanto di bono stile Hugh Grant in Notting Hill ma che, al bisogno, sappia trasformarsi in Indiana Jones.
Se ci pensate bene, alla fine sta storia del principe azzurro ci ha rovinato la vita! Basti pensare soltanto a quante volte abbiamo scambiato uno psicopatico con manie di grandezza per il nostro romantico principe azzurro. Proprio come accade alle donne che incappano in Barbablù, nella famosa fiaba di Charles Perrault.
Barbablù era un uomo bruttissimo, nascondeva il suo orrendo volto grazie alla folta barba blu; un po’ come gli hipster dei nostri giorni: barba e baffi curatissimi, il vestito e le scarpe giuste… ma se provi a tagliare loro la barba, probabilmente sotto troverai il mostro della laguna nera, in questo caso blu. Almeno sotto la maggior parte di quelle barbe!
Barbablù si sposò ben sei volte, per questo in un certo senso può essere considerato un eroe! Anche perché, non contento, desiderava sposarsi ancora una volta, coronare nuovamente quel sogno… alla faccia dell’ottimismo!
Così, l’irriducibile Barbablù chiese a una dama di sua conoscenza di poter sposare una delle sue figlie. Non una in particolare naturalmente, una qualsiasi delle due donzelle sarebbe andata bene: non era pretenzioso il nostro uomo barbuto! Nessuna delle fanciulle però voleva prenderlo in sposo, e così l’uomo organizzò una festa per mostrare tutti i suoi averi. Era ricchissimo, praticamente il suo patrimonio era perfettamente proporzionato alla sua bruttezza… di un valore inestimabile! Purtroppo alcune donne, in certe situazioni, sanno essere peggio dei peggiori maschilisti e invece di puntare all’indipendenza (affettiva ed economica), non disdegnano l’idea che un uomo ricco possa mantenerle. Un uomo che trovano per giunta di aspetto sgradevole. Di una tristezza infinita che manco Vento di passioni, il film più brutto che la storia del cinema ricordi. Neanche la presenza del giovane e bonazzo Brad Pitt riesce a renderlo minimamente gradevole.
Ma non è solo l’aspetto economico a giocare un ruolo fondamentale in questa e altre storie, è proprio l’idea di trovare un amore (e tutti vogliamo un amore) che alle volte ti fa credere di amare qualcuno per cui non provi un reale sentimento: ti convinci di qualcosa che in realtà non esiste, credi fermamente che sotto quella barba blu ci sia un volto meraviglioso e un uomo dolce e gentile… dev’essere senz’altro lui il tuo principe azzurro. Alla fine, è sempre colpa delle nostre maledettissime aspettative!
E così che la minore delle due sorelle accettò di sposare Barbablù, in fondo è un uomo ricco e gentile… pensò. E improvvisamente non sembrava neppure così brutto.
Ma la cosa incredibile è che la donna non esitò minimamente, seppur consapevole del fatto che NESSUNO fosse a conoscenza di che fine avessero le fatto le precedenti mogli.
Poco dopo aver sposato la fanciulla, Barbablù partì per un viaggio di lavoro e consegnò alla moglie il mazzo di chiavi della loro dimora, a patto che non aprisse una delle stanze.
Ma io mi domando… quanto sono babbi i maschi?! Non sarebbe stato più semplice e decisamente più arguto, lasciarle tutte le chiavi meno che quella? Ovviamente, una volta partito il marito, aprire quella stanza fu la PRIMA cosa che fece la moglie, come da copione. Esattamente come quando gli uomini ti fanno scoprire un infame tradimento, con la stessa facilità con cui bevi un bicchiere d’acqua o fai la doccia. Noi donne sappiamo essere decisamente più raffinate!
E così, in un lampo la giovane sposa scoprì tutti e sei i cadaveri delle precedenti mogli. E capì che avrebbe avuto il medesimo destino. Ma il lieto fine c’è: i fratelli giunsero in suo soccorso, uccidendo Barbablù.
MORALE DELLA FIABA: l’abito non fa il monaco e non è tutto oro quello che luccica. Ricordate che dietro enormi ricchezze e una folta e bella barba blu, può nascondersi un mostro!