Il Fatto di domani. “Inginocchiati o ti sparo”: l’ultimo scandalo del “Rocky” dem, braccio destro di Gualtieri. Bufera sulla campagna di Letta

Di FQ Extra
19 Agosto 2022

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PD, IL CASO RUBERTI FA TREMARE LA CAMPAGNA DI LETTA. Il giorno della presentazione delle liste Pd è stato funestato da uno scandalo. Il quotidiano Il Foglio ha diffuso un video in cui il capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Albino Ruberti urla e minaccia due persone dopo una cena, a Frosinone. “Io li ammazzo, inginocchiati o ti sparo”, grida, “devono venire a chiedere scusa per quello che mi hanno chiesto. A me non mi dicono ‘io me te compro’”. Ruberti si è dimesso. I bersagli della sua ira erano Francesco De Angelis, ex europarlamentare e assessore regionale, che ha ritirato la candidatura alle politiche con i dem, e il fratello Vladimiro. C’era anche la compagna di Ruberti, la consigliera regionale Pd Sara Battisti. I due all’inizio hanno giustificato le escandescenza con una lite a sfondo calcistico “sulla Roma e sulla Lazio”, ma nella lettera di dimissioni Ruberti spiega che il problema era la frase “mi ti compro”, lesiva della sua onorabilità. Sul Fatto di domani approfondiremo i dettagli della vicenda e ricostruiremo il profilo dell’ex capo di gabinetto del sindaco di Roma, noto per le sue intemperanze. Come quando prese a schiaffi alcuni ambientalisti durante un evento elettorale di Nicola Zingaretti o quando fu multato per un pranzo in terrazza durante il lockdown, il 1 maggio del 2020. Letta ha accolto le dimissioni come “giuste e doverose”. Gualtieri aspetta molte ore prima di prendere atto del passo indietro del suo braccio destro, di cui rimarca “la straordinaria qualità del lavoro svolto”. Il caso piomba a poche ore dall’ufficializzazione delle liste elettorali. Seguito da un altro guaio: alle regionali in Sicilia i dem vorrebbero candidare quattro ex amministratori sotto processo. Sempre in tema di grane, sul giornale di domani vedremo che Letta ha un presidenzialista in casa, ossia Pierferdinando Casini, che nella sua precedente vita di centrodestra era un sostenitore della modifica costituzionale.

AGENDA DRAGHI, L’ETERNA LITANIA CHE NON SMUOVE GLI ELETTORI. Durante la presentazione del programma, ieri, Calenda ha chiarito che la strategia di Azione e Italia Viva è riportare Draghi a Palazzo Chigi, non si sa bene come. Matteo Renzi in un’intervista ha attaccato Berlusconi per aver abbandonato il premier uscente: “Noi siamo coerenti con l’agenda Draghi”. Un altro laudatore del governo che fu è Luigi Di Maio, di cui si attende ancora l’ufficializzazione della candidatura. Sospinti dai commentatori dei grandi giornali, i draghiani puntano il loro messaggio agli elettori sul fatto di aver sostenuto il “governo dei migliori”. Solo che gli elettori non sembrano colpiti dalla nostalgia. Un sondaggio di Noto pubblicato oggi sul Corriere della sera mostra che gli unici partiti a essere cresciuti nei sondaggi ad agosto sono Fratelli d’Italia (che supera il 24%) e il M5S (al 12-13%). Sul Fatto di domani faremo una rassegna di commenti e posizionamenti sull’agenda Draghi, e vedremo perché la strategia non paga.

L’IDEA DI GIUSTIZIA DEL CENTRODESTRA. RUSH FINALE SULLE LISTE. Le candidature della Lega sono chiuse, ha fatto sapere Matteo Salvini. Almeno per il Senato, dove il leader leghista annuncia che il partito candiderà il 56% di donne. Ma il lavoro della coalizione sulle candidature non è finito, tanto che oggi pomeriggio alle 18 i leader si sono visti per un’altra riunione nella sede romana di Fratelli d’Italia. I nodi più difficili sembrano quelli dei collegi uninominali, dove la coalizione è data ampiamente vincente. Intanto Berlusconi torna a parlare di giustizia e promuove la separazione delle carriere tra giudici e pm. Sul Fatto di domani vedremo qual è l’idea di giustizia della destra con un focus sulla figura di Carlo Nordio, nome di punta di FdI per il 25 settembre e ministro della giustizia in pectore di Giorgia Meloni, ma soprattutto punto di riferimento del cosiddetto “garantismo” che vuole frenare le indagini su politici e potenti.

LE CANDIDATURE DEI 5 STELLE: CONTE PUNTA SUL SUD. A tre giorni dalle parlamentarie il Movimento ha pubblicato i risultati della consultazione online e le liste delle candidature ufficiali. Giuseppe Conte è capolista per la Camera in cinque collegi: due in Lombardia, gli altri in Campania, Sicilia e Puglia. L’ex pm Scarpinato, che oggi ha spiegato le ragioni della sua candidatura in un’intervista sul Fatto, sarà capolista per il Senato in Calabria e Sicilia. Cafiero De Raho correrà per un collegio dell’Emilia Romagna e uno della Calabria, mentre alla sindaca Appendino sono stati assegnati i 4 collegi del Piemonte. Sul Fatto di domani vedremo cosa dicono queste scelte della strategia di Conte per il 25 settembre.

UCRAINA, ANCHE LA DIPLOMAZIA DI ERDOGAN È A UN PUNTO MORTO. INCHIESTA SULLE PRIME ORE DELL’INVASIONE. Nemmeno un giorno è passato dalla richiesta di Guterres di smilitarizzare la centrale di Zaporizhia e già Mosca rigetta l’invito al mittente. Il nostro sistema di difesa aereo è l’unica garanzia contro un possibile disastro, dice il Cremlino. Ma c’è un video della Cnn che mostra alcuni mezzi militari russi passare molto vicini ai reattori. Zelensky, da parte sua, aveva frenato già ieri sera il dialogo, nonostante i tentativi di mediazione di Erdogan: non ci sarà dialogo finché la Russia non ritirerà le truppe dal Paese, ha ripetuto. Putin intanto ha parlato di nuovo con Emmanuel Macron al telefono, e pare sia favorevole a un’ispezione dell’Agenzia internazionale atomica a Zaporizhia. Sul Fatto di domani approfondiremo anche una notizia pubblicata dal Washington Post, secondo cui all’inizio del conflitto il servizio segreto russo Fsb avrebbe fornito analisi errate al Cremlino assicurando che molti funzionari ucraini si sarebbero schierati con Mosca. Approfondiremo anche il ruolo di Zelensky nelle prime ore dell’occupazione.


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Covid, cosa lascia la gestione Speranza. Sul Fatto di domani un bilancio dell’attività del Ministero della Salute durante gli anni di pandemia.

Il boom degli eventi climatici estremi. Da inizio 2022 in Italia si sono registrati 132 catastrofi dovute al clima, il numero più alto dell’ultimo decennio per il nostro Paese. Lo denuncia un dossier di Legambiente diffuso oggi. Dal 2010 nel nostro Paese si sono verificati 1318 eventi estremi, con impatti rilevanti in 710 Comuni.

Gazprom, rubinetti chiusi per tre giorni. Il gasdotto Nord Stream sarà bloccato per manutenzioni, annuncia la compagnia russa, dal 31 agosto.

Grecia, la fine della Troika. O quasi. Dopo 10 anni, domani Atene esce dalla fase di amministrazione controllata dei conti. Ma non sarà ancora libera dalle imposizioni della Troika: il nostro bilancio.

Celebrities dal braccino corto. Conti alla mano, fatiamo il mito delle grandi star pronte a spendere e spandere in ogni occasione.


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