Il Fatto di domani. Draghi si incensa al Meeting tra applausi e ola: il nostro fact-checking. Politica e social, la “bestia nera” di Giorgia Meloni

Di FQ Extra
24 Agosto 2022

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DRAGHI IN PASSERELLA AL MEETING DI RIMINI: FACT-CHECKING DEL DISCORSO. La kermesse di Comunione e liberazione a Rimini continua a fare notizia per i suoi ospiti. Oggi era il turno, atteso, di Mario Draghi. Le ovazioni hanno superato di gran lunga quelli tributati ieri ai leader politici. Il presidente del Consiglio uscente è stato interrotto 33 volte, hanno calcolato le agenzie di stampa. Qualcuno gridava “bis”. Il discorso, punteggiato di toni emotivi, è stato una lista di risultati, snocciolati per dimostrare che quello che ha presieduto è stato il migliore governo degli ultimi anni. Draghi è partito dalla questione energetica, sottoscrivendo l’ottimismo di Cingolani e sostenendo che l’Italia ha fatto meglio dei vicini europei in termini di autonomia. Ha anche garantito che raggiungeremo l’indipendenza dalla Russia entro l’autunno 2024, se il progetto dei due rigassificatori galleggianti andrà in porto. Ha esaltato il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr e l’aumento degli occupati (900 mila in più rispetto al 2021, il 60% precari): “Il tasso di occupazione ha toccato i livelli più alti dal 1977” e il “maggior calo del rapporto deficit/Pil dal dopoguerra”. Quanto al futuro, poche parole per dire che, qualunque sarà il prossimo governo, “l’Italia supererà le difficoltà anche stavolta”. Sul Fatto di domani faremo un fact checking delle affermazioni di Draghi e, con la nostra inviata a Rimini, vedremo i retroscena sulle sue intenzioni.

CHIARA FERRAGNI CONTRO FDI. DENTRO LA BESTIA SOCIAL DI MELONI. La leader di Fratelli d’Italia ha detto di non avere nulla di cui scusarsi riguardo la pubblicazione del video dello stupro di Piacenza. Ma chi di social ferisce, di social patisce. Oggi Chiara Ferragni ha attaccato il partito di Meloni in una story su Instagram (tra una foto di vacanze e l’altra). La regina delle influencer, seguita da circa 28 milioni di persone, ha rilanciato un post del sito The Vision che a sua volta riassumeva un reportage dalle Marche pubblicato dal Guardian in cui si raccontavano gli sforzi dell’amministrazione regionale (a guida FdI) per ridurre l’accesso all’aborto. “Ora è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano”, l’appello di Ferragni. Meloni non ha commentato, ma la smentita di partito è arrivata attraverso Isabella Rauti ed Eugenia Roccella (leader del Family Day): “Nelle Marche l’offerta del servizio di Interruzione volontaria di gravidanza è di gran lunga superiore a quella nazionale”. Il problema sono gli obiettori di coscienza, come raccontano diversi articoli del nostro inserto A parole nostre (qui l’ultimo numero). A partire da questo caso, sul Fatto di domani faremo un’analisi della strategia social di Giorgia Meloni e di FdI. Per la serie estiva “che fine hanno fatto”, vedremo come è finita in un buco nell’acqua la presunta inchiesta sui “troll russi contro Mattarella”, che i giornali mainstream avevano agitato nel 2018, dopo il veto del Capo dello Stato alla nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia.

UCRAINA, NEL GIORNO DELL’INDIPENDENZA BIDEN ANNUNCIA ALTRI 3 MILIARDI DI ARMI, BOJO CORRE A KIEV. Mazzi di fiori sul memoriale ai caduti e un video per assicurare che il Paese “combatterà fino alla fine, senza concessioni o compromessi con il nemico”. Il fondale: una fila di carrarmati russi distrutti disposti lungo un grande viale della capitale ucraina. Così Zelensky ha celebrato i 31 anni dell’indipendenza del Paese dall’Urss, data che coincide l’inizio dell’invasione russa, sei mesi fa. I leader occidentali hanno colto l’occasione per ribadire il loro sostegno. Johnson si è persino recato a Kiev per una visita “a sorpresa”. La mossa più consistente è arrivata da Washington, però. Biden infatti ha annunciato una nuova tranche di aiuti da 2,98 miliardi di dollari in armi, la più alta varata finora. Mentre l’ex capo della Cia Petraeus oggi afferma che gli ucraini stanno passando alla controffensiva. Sul Fatto di domani faremo il punto sulla situazione militare sul campo con il generale Marco Bertolini, che ritiene che l’esercito di Kiev non abbia abbastanza uomini per riconquistare i territori occupati. Stupiscono in questo quadro le parole del presidente turco Erdogan, che ha chiesto che Mosca restituisca la Crimea all’Ucraina, dove i tatari – minoranza musulmana di lingua turca – si sono sempre opposti all’annessione.

COVID, ALLARME DALLA GERMANIA: “PREPARIAMOCI ALL’ONDATA AUTUNNALE”. La dichiarazione del ministro della Salute di Berlino Karl Lauterbach è di quelle che non si vorrebbero sentire: “Mi aspetto chiaramente una nuova ondata di Covid in autunno in Germania. E dobbiamo essere ben preparati”. Il governo tedesco si appresta a varare una modifica delle misure anti-Covid nel Paese e preannuncia che non ci saranno chiusure delle scuole o lockdown, ma si tornerà all’uso delle mascherine a bordo di aerei e dei treni a lunga percorrenza e nelle case di cura per anziani. Sul Fatto abbiamo analizzato le riforme della sanità pubblica incompiute dal ministro Speranza, sul Fatto di domani faremo il punto sulla sulla pandemia nel nostro Paese e la mancanza di una strategia per l’autunno. I casi oggi sono 25.389, diminuiti del 30% rispetto a una settimana fa. Le vittime sono 112, il tasso di positività è del 14,57% rispetto al 12,86% di mercoledì scorso. Leggerete anche un bilancio della strategia vaccinale adottata dalla Repubblica di San Marino e basata essenzialmente sul russo Sputnik.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Spari contro il comitato elettorale di Cannizzaro. A Reggio Calabria, l’intimidazione è avvenuta martedì sera mentre era in corso una riunione politica a cui era presente il parlamentare. Nessun ferito, i proiettili si sono fermati sul vetro. Da consigliere regionale, Cannizzaro era stato processato e assolto con rito abbreviato per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso.

Svizzera: referendum sugli F-35. I cittadini sono riusciti a raccogliere 120 mila firme per indire un referendum sulla decisione del governo elvetico di comprare 36 caccia targati Lockheed Martin. Un primo referendum sull’ammodernamento dell’esercito nel 2020, che non menzionava gli F-35, aveva visto il “sì” vincere con il 50,1%.

Biografia di Enzo Garinei. Pubblichiamo un estratto del libro autobiografico del noto attore e doppiatore italiano, che ha esordito nel cinema negli anni ’50.


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