Se si cercano in Rete aforismi sulle mestruazioni, una delle prime frasi citate è attribuita a Oriana Fallaci: “Essere donne è una scuola di sangue: tutti i mesi offriamo a noi stesse il suo spettacolo odioso”. Ecco, a distanza di anni, ancora oggi – nel 2022 – la sensazione è più o meno la stessa: uno spettacolo odioso. Per noi stesse e negli occhi di chi ci guarda. Il sangue mestruale è ancora un tabù, come ai tempi di Plinio il Vecchio: “Il contatto con una donna mestruata – scriveva nella Historia Naturalis – trasforma il vino in aceto, uccide le sementi, devasta i giardini, rende opachi gli specchi, fa arrugginire il ferro e il rame, fa morire le api, abortire le cavalle”. E perché no, fa pure schifo. Concetti talmente radicati nella cultura occidentale che il 62% delle donne intervistate in una ricerca condotta da Essity, la multinazionale svedese di prodotti per l’igiene e per la salute, sostiene di soffrire di carenza di sonno durante il ciclo. Che tradotto significa la perdita, in media, di cinque mesi di sonno nel corso della vita: 3.802 ore, 158 giorni. E poi dicono che noi donne siamo sempre stanche…
Un terzo di coloro che hanno risposto al sondaggio non dorme a causa della paura di macchiare le lenzuola. E da qui triple mutande, doppi assorbenti, cellophane sopra il materasso manco fossero le pipì dei neonati. Ovviamente poi ci sono dolori, contorsioni e acrobazie con la borsa dell’acqua calda, farmaci nel cassetto, posizioni da Kamasutra avvinghiate al cuscino. A proposito, soltanto il 27% delle intervistate sa che avere un orgasmo allevia il mal di pancia. Le donne mestruate difficilmente si fermano a dormire in casa d’altri, anche per le vacanze, e facilmente rinunciano a un appuntamento (si sa: l’uomo sviene alla vista del sangue).
E allora ben venga la campagna pubblicitaria realizzata da Essity, un altro colpo in buca dopo Viva la Vulva di due anni fa. Si chiama “Mestruosomnia”, lancia una nuova linea di assorbenti Nuvenia e racconta il mondo della notte, quello vissuto una volta al mese da metà della popolazione mondiale. Crampi, macchie, bagni caldi, autoerotismo e persino puzzette: perché questo siamo, esseri umani che sanguinano e che dovrebbero smetterla di vergognarsi anche se fanno impazzire la maionese (nonna dixit).
“Se si suppone che le donne siano meno razionali e più emotive all’inizio del proprio ciclo mestruale, quando l’ormone femminile è al suo livello più basso – si chiede Gloria Steinem – allora perché non è logico dire che, in quei pochi giorni, le donne si comportino in modo molto uguale a quello in cui gli uomini si comportano durante tutto il mese?”. Forse perché gli uomini dormono, rispondiamo noi dall’alto delle nostre quattro ore di sonno.