Il Fatto di domani. Condoni e contante libero: a Meloni piace il nero, ma non il verde. Rilancia gas e trivelle

Di FQ Extra
26 Ottobre 2022

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MELONI “A TUTTO GAS” AL SENATO FORZA ITALIA GARANTISCE, CON RISERVA. In aula per la seconda volta, per la fiducia di Palazzo Madama, la presidente del Consiglio ha scelto di non fare una breve sintesi dell’intervento, rimandando al testo depositato ieri. Le uniche parole, con voce quasi afona di cui si è scusata, arrivano in replica, dove Meloni prova a rispondere alle accuse di vaghezza rivoltele dall’opposizione ieri e parla di gas, price cap, Europa. Ed emerge la sua visione: rigassificatori come elemento essenziale (promette di avviare Gioia Tauro), no all’elettrico perché fatto dai cinesi, aumentare le trivelle per il gas italiano. A chiusura la favola del Sud come hub energetico. Parole che diventano ideologiche sulla sanità: contro le restrizioni pandemiche e le scelte politiche dei governi precedenti. Salario minimo? No. Le risorse comunque sono limitate e “bisogna scegliere una strada”. Il voto di fiducia è scontato come quello di ieri a Montecitorio. Altre parole attese erano quelle di Silvio Berlusconi, che mentre parlava Meloni rileggeva il suo discorso, secondo i rumors limato (o convinto a farlo) per non creare altri casi e lasciarsi alle spalle le critiche delle scorse settimane. Prima di lui aveva parlato Licia Ronzulli, per dire a Meloni che “non sarà mai sola”. Più che una promessa, sembra una minaccia. E ha continuato “diamo fiducia, ci aspettiamo fiducia”. Il Cavaliere aveva già confermato alla stampa la fiducia di FI, anche se “la situazione è difficile”. Sul Fatto di domani il racconto della giornata politica in aula e fuori. Seguiremo anche il discorso di Matteo Renzi, atterrato di fresco da Riad dove ieri ha fatto l’ennesimo incontro promozionale con il principe saudita bin Salman.


CONTANTI E PACE FISCALE: A MELONI PIACE IL NERO. Il nuovo governo vuole alzare i limiti dei pagamenti in contanti. “Sarà già in manovra”, ha dichiarato il braccio destro della presidente del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. La Lega ha depositato una proposta di legge per portare il tetto a 10 mila euro. Oggi il limite al cash è 2 mila euro. Monti aveva fissato la soglia a mille, Renzi l’ha riportato a 3 mila nel 2016, il governo Conte 2 l’ha abbassato a 2000 con la volontà di farla scendere a 1000, ma a febbraio scorso un blitz del centrodestra con Italia Viva ha bloccato il ribasso. Meloni vuole tornare all’antico: al Berlusconi del 2002 e del 2008 che aveva alzato il tetto a 12.500 euro. Al Senato, Meloni ha usato addirittura una citazione di Pier Carlo Padoan, ministro di Renzi, per difendere la misura e dire che non c’è correlazione tra limite al contante ed evasione. Ma c’è uno studio di Bankitalia sugli effetti collaterali dell’innalzamento voluto da Renzi che spiega “un aumento dell’economia sommersa tra 0,4 e 0,8%”. Nemmeno l’Europa gradisce: “preferiamo importi più bassi”, ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. La filosofia del contante libero si sposa bene con la pace fiscale, ovvero il condono sulle cartelle esattoriali per i piccoli evasori, che rappresentano la maggioranza delle somme eluse all’Erario. Queste, peraltro, sembrano essere le uniche misure economiche che il governo Meloni potrà adottare, tra le tante incluse nel programma di centrodestra. Sul Fatto di domani analizzeremo nel dettaglio la (solita) ricetta economica della destra dei condoni, del contante e della flat tax. Anche con un’intervista al fiscalista Gaetano Bellavia su cash ed evasione.


REDDITO, MAFIE, COSTITUZIONE: LA TRINCEA DEI 5 STELLE. Il Movimento cinque stelle è pronto alla battaglia contro il governo, con la benedizione del Garante giunto a Roma. Dopo la cena di ieri con Giuseppe Conte, oggi Beppe Grillo ha incontrato in Senato i nuovi parlamentari pentastellati. Non prima di aver scherzato con i cronisti: “Meloni? Spero duri a lungo, ma senza abbonamento non faccio interviste, vi do l’Iban”. Alla truppa parlamentare il Garante ha ricordato l’importanza della regola sui due mandati e il dovere della compattezza: “Siamo più uniti che mai”. Poi avrebbe abbracciato Conte, archiviando la stagione delle liti durante il governo Draghi. Il M5s si prepara a difendere il Reddito di cittadinanza dal “furore ideologico di Meloni” – ha avvisato Giuseppe Conte – e a denunciare i conflitti d’interesse. Come quello di Guido Crosetto: oggi ministro della Difesa, ieri lobbista per l’industria delle armi. “Non è da governo del centrodestra, ma da Repubblica delle banane”, ha accusato in Senato Ettore Licheri durante il dibattito sulla fiducia. Il discorso di Roberto Scarpinato a Palazzo Madama è durissimo e attacca il governo su più fronti: lotta alle mafie, legalità, difesa della Costituzione. Mentre l’ex magistrato ricordava i rapporti di Forza Italia con la mafia, il microfono si è spento sul nome di Marcello Dell’Utri, perché era finito il tempo a disposizione. Sul Fatto di domani leggerete ampi stralci dell’intervento di Scarpinato.


GUERRA ED ENERGIA, BERLINO E PARIGI SEMPRE PIÙ DISTANTI. I rapporti sono così gelidi, che per la prima volta dall’avvio delle relazioni franco-tedesche, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz non hanno fatto una conferenza stampa congiunta. Tutto si è chiuso con un tweet di Scholz che assicura una discussione “molto buona” e un comunicato dell’Eliseo che la definisce “costruttiva”. Il bilaterale doveva essere riparatorio. Un pranzo informale per mettere una pietra sopra l’incidente del rinvio a gennaio della riunione congiunta tra i due gabinetti (appuntamento abituale per i due Paesi), dopo lo scontro al Consiglio europeo sulle ricette energetiche. Le divergenze tra Francia e Germania riguardano l’energia, certo, ma anche la Difesa. Francia e Germania sono su posizioni opposte sul price cap (che Berlino non vuole mentre Parigi come Roma e altre 13 capitali sì) e sul nucleare, ma anche sul riarmo tedesco annunciato dopo l’invasione dell’Ucraina, che passa molto più dagli Stati Uniti e da Israele che dalla Francia. Frattura aperta anche dalla proposta tedesca di uno scudo missilistico con tecnologia Usa. Sul Fatto di domani passeremo in rassegna tutte le spine di questo rapporto, guardando anche agli effetti che avranno sull’Italia. Intanto, a Mosca Putin ha dichiarato minacciosamente che il “il rischio di un conflitto mondiale rimane molto alto”. Tutto ciò mentre il suo esercito realizzava una massiccia esercitazione di un attacco nucleare a scopo dimostrativo.


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Bari, in carcere la consigliera vicina ad Azione. “25-50 euro a voto, associazione per reclutare elettori”, questa l’accusa per Francesca Ferri, eletta nel 2019 al Comune di Bari come consigliera di una lista vicina ad Azione di Carlo Calenda. Sono 19 in totale le persone arrestate su ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.

I pm chiedono 10 anni per Mimmo Lucano. Nel processo di appello, la Procura generale di Reggio Calabria ha chiesto la condanna a 10 anni e 5 mesi di carcere per Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace.

Ema, in arrivo la nuova ondata, L’Agenzia europea del farmaco lancia l’allarme: la pandemia non è ancora finita e nelle prossime settimane è prevista una nuova ondata di casi di Covid trainata dalle nuove sottovarianti di Omicron.

Influencer di libri. Il fenomeno dei booktoker si diffonde su Tik Tok, basterà a risollevare l’editoria?


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