Dalle novelle apocrife di Ferenc Molnár. Rorò e Fefè, nobili spiantati, erano ballerini di gran classe, di quelli che quando ballano sembrano statue immobili di efebi greci, e quando sono seduti guardano gli altri muovere piedi, fianchi e teste con l’aria indulgente di un gran professore di Filologia che ascolti leggere compiti di prima elementare. […]
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