Un taglio netto per dare un segnale politico. Il reddito di cittadinanza sarà prorogato per i cittadini occupabili fino al 31 dicembre 2023, poi stop. Dall’1 gennaio 2024 chi può lavorare resterà senza l’assegno introdotto dal governo Conte. Per gli inoccupabili, invece, il reddito di cittadinanza resterà.
È questo, a quanto risulta al Fatto Quotidiano, l’accordo trovato a Palazzo Chigi in vista del Consiglio dei ministri convocato per questa sera alle 20.30 che dovrà approvare la legge di Bilancio. L’intesa è frutto delle interlocuzioni di queste ore tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia della Lega, Giancarlo Giorgetti.
Gli uffici legislativi, d’intesa con il ministero del Lavoro, stanno limando il testo che sarà discusso alle 17 a Palazzo Chigi in una riunione a cui parteciperanno Meloni, Giorgetti, la titolare del Lavoro, Elvira Calderone, e i vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Qualcosa durante la riunione e il Consiglio dei ministri potrebbe cambiare ma l’accordo politico in maggioranza c’è.
L’accordo è frutto di una mediazione tra la proposta di Meloni – via il reddito di cittadinanza a giugno 2023 – e quella leghista del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, che proponeva un periodo di 6 mesi tra il primo e il secondo rinnovo del reddito di cittadinanza e poi un decalage continuo per diminuire il sostegno.
Per i cittadini occupabili (circa 650 mila) che dall’1 gennaio 2024 non avranno più sostegno sarà istituito un fondo per facilitare l’accesso al lavoro.