Il Fatto di domani. Navigator, oltre al danno la beffa delle Regioni che li rivogliono. Abuso d’ufficio: il regalo ai colletti bianchi di Meloni (che vuole pure il bavaglio alla stampa)

Di FQ Extra
25 Novembre 2022

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IMPUNITÀ AI COLLETTI BIANCHI E BAVAGLIO AI GIORNALISTI, ECCO LA LINEA MELONI SULLA GIUSTIZIA. Il governo vuole accelerare sulla riforma dell’abuso d’ufficio e minaccia di silenziare le inchieste della magistratura. Del resto, secondo Paolo Sisto “il Paese vive nel timore di essere indagato”. Queste le parole del viceministro della Giustizia e avvocato di Silvio Berlusconi, dall’assemblea dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni). La volontà è mettere il bavaglio ai giornalisti che raccontano le indagini della magistratura. Laddove la riforma Cartabia ha già posto limiti stringenti: bocche cucite sulle inchieste per le toghe, ad eccezione dei Procuratori della Repubblica. Solo loro possono informare i cronisti sulle indagini, ma in conferenza stampa e su aspetti di interesse pubblico. Il timore è che il centrodestra voglia stringere ancor più il bavaglio, mentre Meloni promette di allargare le maglie dell’impunità. “ll governo lavorerà per modificare una serie di reati contro la pubblica amministrazione, a partire dall’abuso d’ufficio”, ha detto la premier in collegamento con il palco dell’Anci. Il reato scatta quando un amministratore pubblico procura intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale (a sé o ad altri), oppure quando arreca un danno. I sindaci premono per riformare la legge e Giorgia Meloni è con loro. Oggi ha paventato la “paura della firma”, da parte dei primi cittadini, che “inchioda la nazione”. Sul Fatto di domani faremo il punto sulle idee dei meloniani sulla riforma della giustizia e in particolare sull’abuso d’ufficio. Per capire le disuguaglianze italiane in quest’ambito faremo un confronto con i dati della popolazione carceraria: come vedrete, già ora i colletti bianchi di rado vengono condannati e finiscono in galera, mentre a riempire le carceri sono detenuti per reati comuni.


LA BEFFA AI NAVIGATOR: LE REGIONI (DI DESTRA) ORA LI RIVOGLIONO. Da oggi della manovra si può parlare dati alla mano. Il testo è stato pubblicato e inviato al Quirinale, e sarà presto spedito a Bruxelles per la revisione. Sul giornale di domani daremo una lettura approfondita dei diversi articoli che qualificano molte delle misure come un condono fiscale vero e proprio. Metteremo sotto la lente in particolare i vari sconti di pena garantiti agli evasori cosiddetti “ravveduti”. Oltre all’annullamento delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro, infatti, ci sono dieci diverse modalità di tregua fiscale. Poi torneremo sulle questioni del lavoro. La retorica che accompagna la stretta del governo sul Reddito di cittadinanza, infatti, ha investito anche la sfortunata categoria dei navigator. Le loro figure sono state abolite dal governo Draghi, che ha deciso di non rinnovare i contratti da 31 ottobre. Ora però le Regioni, che da anni se ne servivano anche per altri compiti legati all’orientamento al lavoro, hanno chiesto al governo di poterli tenere. In prima fila la Calabria e il Molise. Sul Fatto di domani i numeri della vicenda.


RENZI, LE BUONE NOTIZIE “LANCIANO” IL SUO LIBRO. Il 23 dicembre 2020 una professoressa incrocia il senatore di Rignano all’autogrill di Fiano Romano. Lo vede parlare con una persona con la scorta (che però in quel momento è lontana) e, complice il periodo che vede la possibile caduta del governo Conte, scatta 13 foto e gira due video col telefonino. Poi le invia a Report, che le manda in onda. La persona con cui parlava Renzi era Marco Mancini, ex dirigente dei Servizi. Oggi la signora è indagata dalla Procura di Roma per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Un atto dovuto dopo la denuncia presentata dallo stesso Renzi. “La mia assistita ha ampiamente chiarito la propria posizione – ha spiegato il suo legale – dimostrando in maniera anche documentale, quindi incontrovertibile, la casualità della sua presenza all’autogrill, e ovviamente la sua assoluta estraneità ad apparati di intelligence”. Una professoressa, dunque, non una spia. Sul Fatto di domani torneremo sulla vicenda. Così come ci occuperemo di un’altra decisione che il senatore sfrutta a proprio vantaggio: è stato dichiarato ammissibile dalla Consulta il conflitto tra poteri dello Stato sollevato dal Senato contro i magistrati di Firenze lo scorso 22 febbraio. Una pronuncia che potrebbe avere un riflesso sul processo Open: il giudice per l’udienza preliminare potrebbe decidere di sospendere l’udienza in corso a Firenze. In questi giorni Renzi sta promuovendo la nuova edizione del suo libro, “Il mostro”, e non ha perso occasione per annunciare che proverà a trasformare il testo addirittura in una sceneggiatura teatrale e televisiva.


PRICE CAP, UN ALTRO BUCO NELL’ACQUA. LE LOBBY DELLE ARMI FESTEGGIANO ALTRI RECORD. “Con il mio voto sostengo il terrorismo” e un volto di Putin insanguinato. Questo adesivo è comparso sulle porte degli uffici dei parlamentari europei che ieri hanno votato contro la mozione che definisce la Russia “sponsor del terrorismo”. Tra loro, tre italiani eletti con la sinistra dem (i 5S si sono astenuti). L’eurocamera ha avviato un’indagine interna. A Bruxelles oggi è naufragato l’ennesimo tentativo di accordo sul tetto al prezzo del gas. I ministri dell’energia si sono riuniti e hanno stabilito di riconvocarsi il 13 dicembre. Il punto è che la proposta avanzata dalla Commissione Ue, che fissa il price cap a 275 euro (il doppio rispetto alle quotazioni di ora) e introduce un meccanismo cervellotico per l’attuazione del meccanismo non piace ai 15 Paesi membri che da mesi chiedono il tetto europeo. Tra loro c’è l’Italia: il ministro Pichetto Fratin ha detto che senza il tetto non firmeremo il piano energia europeo. La ministra spagnola ha definito la proposta della Commissione Ue “uno scherzo di cattivo gusto”, la collega francese “insufficiente” e l’omologo greco “inutile”. E mentre l’Olanda critica “da destra”, perché contraria a qualunque limite alla fluttuazione dei prezzi del gas, la Germania, che è l’altro grande vincitore del braccio di ferro sul cap, si dice pronta a negoziare piccole modifiche. Mosca è l’unica a prendere sul serio il tetto europeo, per ora, e ha fatto sapere che per ordine di Putin non fornirà più petrolio e gas a chi aderirà al price cap. La Bce intanto vede nero per l’economia europea e ipotizza lo stop del rialzo dei tassi in caso di recessione profonda, ma non moderata. Tutto ciò mentre i mercati gioiscono molto di più per i risultati record delle aziende belliche europee, sospinte dal flusso di armi attivato con l’Ucraina. Leggerete tutti i dati sul giornale di domani. Intanto, su FQ Extra un visual data con la mappa della spesa militare nel mondo (con i dati del 2021). Leggerete anche un nostro reportage dal fronte in Ucraina.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Soumahoro si autosospende. Lo hanno annunciato i leader dell’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana: “Abbiamo incontrato Aboubakar Soumahoro per discutere e approfondire le vicende che da giorni sono al centro della cronaca. Lo abbiamo trovato sereno e determinato. Ci ha esposto il suo punto di vista e ha annunciato l’intenzione di rispondere punto su punto e nel merito alle contestazioni giornalistiche, ribadendo la sua assoluta estraneità alle vicende. Naturalmente sarà lui a farlo, nelle forme e nei tempi che riterrà più opportuni. Perché questo avvenga con la massima libertà, Aboubakar Soumahoro ci ha comunicato la decisione di autosospendersi”.

Francia, un’inchiesta per finanziamento illecito lambisce Macron. Al centro delle indagini ci sarebbero i rapporti tra la società di consulenza McKinsey e la campagna elettorale dell’attuale presidente francese, nel 2017 e nel 2022. L’ipotesi è finanziamento illecito ai partiti.

Rigopiano, chiesti tra 6 e 12 anni per ex prefetto e autorità. Per la tragedia dell‘hotel di Farindola dove morirono 29 persone nel 2017 dopo una valanga, la Procura di Pescara ha chiesto la condanna dell’ex Prefetto di Pescara a 12 anni, dell’ex presidente della Provincia a 6 anni e del sindaco di Farindola a 11 anni e 4 mesi.

‘Ndrangheta in Toscana, chiuse le indagini. L’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana nello smaltimento di rifiuti dell’azienda conciaria lambisce i vertici dem della Regione.

Le attrici coreane conquistano la tv. Avvocate, giudici o ladre: vi raccontiamo la nuova generazione di interpreti protagoniste delle ultime serie di successo.


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