Commossi dal suo straziante grido di dolore, siamo vicini a Dario Nardella che confida al Messaggero gli otto anni di calvario da sindaco di Firenze: “Lavoriamo nel terrore”. Minacce di mafia? Attentati di al Qaeda? Unghie incarnite? Peggio: “terrore costante di una firma”. Una sindrome che colpirebbe tutti gli amministratori: “temerari” che “rischiano sia se […]
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