Il Fatto di domani. Meloni, l’ennesimo regalo ai ricchi sul piatto della manovra. La “sinistra Pd” che si sposta a destra. “Mazzette dal Qatar per parlare bene dei Mondiali”, coinvolto ex eurodeputato dem

Di FQ Extra
9 Dicembre 2022

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MANOVRA, UN ALTRO FAVORE AI RICCHI. “L’ODIATO” MES ARRIVERÀ IN ITALIA? Giorgia Meloni offre l’ennesimo dono ai ricchi (non in regola con le tasse) sul piatto della manovra. Un emendamento di Fratelli d’Italia punta a sospendere i processi per le aziende che decidono di saldare a rate i debiti fiscali accumulati con lo Stato nei primi dieci mesi del 2022. Dopo due rate non pagate, il procedimento ripartirebbe. Problema: non è chiaro se i tempi della prescrizione vengano congelati. La modifica alla legge di Bilancio vale per le somme ingenti: debiti sopra i 150 mila euro per l’Irpef, 150 mila per l’Iva. Sul Fatto di domani entreremo nelle pieghe dell’emendamento per analizzare l’ennesimo favore alle classi agiate.Sulle plusvalenze finanziarie e le rivalutazioni patrimoniali, ad esempio, l’art. 26 della Manovra prevede di dimezzare le tasse: l’aliquota scende dal 26 al 14%, a patto che il versamento avvenga entro giugno. Oppure il regalo ai fondi stranieri: quelli con base in un paese “White-list” non pagheranno tasse in Italia. Non sorprende come Cgil e Uil siano sul piede di guerra. Ai 18enni invece viene tagliato il bonus di 500 euro per la cultura, con un altro emendamento FdI: perfino Matteo Renzi ha annunciato l’ostruzionismo. Un’altra grana per il governo arriva dalla Germania, dove la Corte costituzionale ha bocciato il ricorso promuovendo la riforma del Mes, il fondo europeo di stabilità (che impone condizioni a chi riceve soldi). Ora anche Meloni dovrà approvarla, dopo averla ferocemente criticata.


PD: TUTTI SUL CARRO DI BONACCINI, MA CON LE IDEE PIÙ DIVERSE. LE BEGHE DELLA LEGA IN LOMBARDIA. La tormentata corsa verso il congresso del Pd non lesina di colpi di scena. Mentre Stefano Bonaccini si appresta a cominciare il suo tour nella Puglia di Emiliano, il presidente della Puglia ha dichiarato che per lui l’orizzonte delle alleanze guarda a sinistra verso il M5S, prospettiva molto diversa da quella del candidato a rimpiazzare Letta. C’è un’altra novità: quello che era stato presentato come il candidato della sinistra dem, Matteo Ricci, abbandonato dalla corrente di sinistra sedotta da Elly Schlein, si è ritirato dalla corsa e si è schierato dalla parte di Bonaccini. Ma l’attuale presidente dell’Emilia Romagna potrebbe incassare anche il sostegno di Vincenzo De Luca. Sul Fatto di domani ci chiederemo su quali criteri si basa questa fluidità delle scelte di campo. Sul Fatto di domani andremo anche in Lombardia per seguire le beghe della Lega, dove oggi sono stati espulsi i 5 consiglieri regionali che avevano abbandonato il gruppo in vista di un probabile riposizionamento alle elezioni. Il governo ha decretato oggi il prolungamento del voto alle Regionali di Lazio e Lombardia: le urne saranno aperte domenica 12 febbraio, ma anche il lunedì 13 dalle 7 alle 15.


“DOLLAR-WASHING” SUI MONDIALI DEL QATAR: UN’INCHIESTA SCUOTE L’EUROPARLAMENTO. INDAGATA ANCHE VICEPRESIDENTE. Nella giornata mondiale contro la corruzione, un terremoto scuote le istituzioni europee. L’ex europarlamentare del Pd Pier Antonio Panzeri e il neoeletto segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati Ituc Luca Visentini, ex sindacalista Uil, sono tra le persone fermate dalla polizia. Oltre a loro, il direttore della ong per i diritti umani Fight Impunity e un assistente parlamentare, anch’essi di origine italiana, e sarebbe indagata anche la vicepresidente del parlamento europeo. Il quadro è l’inchiesta per sospetta corruzione che coinvolge il parlamento europeo: 14 le perquisizioni effettuate nella regione della capitale belga, a casa di Panzeri sarebbero stati trovati 500 mila euro in contanti. Il giudice ha 48 ore per decidere l’arresto. Lo scoop è del quotidiano Le Soir, che rivela un’indagine in corso da mesi sulla presunta corruzione da parte di una lobby di un Paese del Golfo che avrebbe cercato di “influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo pagando ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a terzi che rivestono una posizione politica e/o strategica significativa” nell’eurocamera. L’accusa non menziona il Qatar, ma diverse fonti puntano il dito su Doha, dove si stanno svolgendo i Mondiali di calcio. L’obiettivo della corruzione sarebbe stato infatti quello di difendere l’immagine della Coppa del mondo dalle accuse di violazione di diritti umani e dei diritti dei lavoratori nel Paese. E cominciano a emergere dichiarazioni esplicite di Panzeri sugli “sforzi per la democrazia” del Qatar. Dal gruppo Socialisti e democratici, di cui ha fatto parte il deputato al centro dell’indagine: “C’è sconcerto e preoccupazione per questa storia, c’è ovviamente la speranza e la fiducia che queste persone siano innocenti ma è importante che la magistratura faccia indagini approfondite per verificare quanto accaduto”. Sul Fatto di domani vedremo gli sviluppi dell’inchiesta.


TEMPEST, IL CACCIA CHE SEMINA SCOMPIGLIO NELLA DIFESA EUROPEA. La grancassa è partita. Si chiamerà Tempest e promette di essere operativo nel 2035, con l’avvio della fase di sviluppo nel 2024. È il progetto di un’alleanza tra le industrie belliche di Italia, Regno Unito e Giappone, per lo sviluppo e la costruzione di un caccia militare da combattimento supersonico con interfaccia IA, destinato a sostituire l’attuale Eurofighter Typhoon (su cui avevano collaborato Italia, Regno Unito, Germania e Spagna). L’annuncio arriva a qualche giorno dalla presentazione del nuovo jet Stealth americano. Come si legge in una nota congiunta di Palazzo Chigi, il Global Combat Air Programme (così è battezzato il progetto) “accelererà le nostre capacità militari avanzate e il nostro vantaggio tecnologico. Approfondirà la nostra cooperazione e rafforzerà ulteriormente la nostra base industriale della difesa”. Tutto per il costo di 6 miliardi di euro, solo per il lato italiano. I miliardi stanziati finora sono 2, ufficialmente ma come ha segnalato la Rete pace e disarmo, nell’ultimo piano pluriennale della Difesa la spesa pianificata ammonta a 3,7 miliardi, a cui vanno aggiunti i costi di acquisizione. Il progetto, tutto a vantaggio di Leonardo e dell’anglo americana BAE Systems, è in aperta competizione con il progetto di caccia europeo su cui sta lavorando un consorzio spagnolo francese e tedesco, oltre che con l’acquisto (molto esoso) degli F-35 americani. C’è da chiedersi se l’obiettivo reale non sia solo finanziare il comparto militare industriale. Sul Fatto di domani vedremo perché il Tempest cade come un fulmine sul progetto di difesa europea, rimasto per ora solo sulla carta. Poi andremo in Ucraina per seguire gli ultimi sviluppi della guerra. Oggi si è tenuto a Istanbul un incontro tra diplomatici russi e statunitensi, mentre hanno fatto discutere le parole di Putin, che ha detto che l’accordo con l’Ucraina è inevitabile.


I MILARDI OFF-SHORE DEGLI AGNELLI: CONTINUA L’INCHIESTA DEL FATTO. Sul giornale di oggi Ettore Boffano ha svelato la mappa del patrimonio “nascosto” di Gianni Agnelli: oltre alle proprietà in Italia, l’Avvocato scomparso nel 2003 aveva tenuto al sicuro un paradiso di sedici società offshore, tutte nelle Isole Vergini Britanniche e con conti in Svizzera, nella Morgan Stanley Ag di Zurigo. Alcune cessate da tempo, molte costituite con Agnelli ancora in vita, altre create subito dopo la morte o negli anni successivi. Undici delle società sono riconducibili a “members of Agnelli family”, le altre cinque sono riferibili a Marella Caracciolo di Castagneto, in un caso con un patrimonio che sfiora il miliardo di dollari. L’impero viene a galla al processo per l’eredità iniziato due mesi fa e intentato dalla figlia Margherita Agnelli per reclamare le proprietà della madre “donna Marella”. Ma per i legali degli Elkann il paradiso offshore di Gianni Agnelli è un “segreto di Pulcinella”: un patrimonio già noto che tuttavia “non era stato dichiarato al fisco italiano”. Sul Fatto di domani troverete la seconda puntata della nostra inchiesta esclusiva.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Giuseppe Conte a La Confessione con Peter Gomez. Stasera in onda sul Nove alle 22.45. Qui l’anticipazione.

Rdc, altro che lassismo. L’Inps ha reso noti i dati dei controlli, che a dispetto della retorica sono frequenti e sono stati intensificati negli ultimi mesi: in dieci mesi sono state respinte 456 mila domande e a 325 mila nuclei è stato tolto il beneficio.

Pannelli e pale eoliche, la svolta degli ambientalisti. Fai, Legambiente e Wwf hanno sottoscritto un documento per ribadire che le fonti rinnovabili di energia possono convivere nel rispetto dei paesaggi italiani. Italia nostra resta all’opposizione.


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