Fiabe poco convenzionali

Portarsi Scrooge alla cena di Natale (e pure i fantasmi di tutte le sue ex)

Avvertenza: c'è il lieto fine - Come presentare (finalmente) un uomo alla trisnonna e uscirne vive. Abbiate fede: anche un nano peloso può trasformarsi in un orsetto del cuore, l'importante è conoscere i numeri giusti

Di Amalia Caratozzolo
12 Dicembre 2022

Le festività natalizie si avvicinano… e, siccome a Natale siamo tutti più buoni, ho scelto una fiaba che il lieto fine ce l’ha per davvero! È stata una scoperta incredibile quella che non tutti i racconti finiscono in tragedia, ne deduco che forse anche le storie d’amore hanno una speranza.

Immaginiamo il nostro Ebenezer Scrooge, protagonista de Il canto di Natale, come uno di quegli uomini che si incontrano troppo spesso al giorno d’oggi: quelli che somigliano più a un ologramma che a un uomo… esseri senza empatia, totalmente incentrati su sé stessi e sul proprio tornaconto. Il nostro Ebenezer è pure ricco e assai avaro. E purtroppo ho imparato a mie spese che di solito chi è avaro con le cose materiali lo è anche con i sentimenti.

Di certo non si può dire che il signorino sia un adone, ma ahimè, è dotato di un ego SPROPOSITATO, e munito dello stesso appeal di alcuni chihuahua coatti, che pensano di essere dei dobermann.

Tra poco è la Vigilia di Natale e ci sarà la cena dai tuoi con tanto di trisnonna di duecento anni pronta a farti la fatidica domanda: “Ma quando ti sistemi”? In Sicilia si dice così, come se trovare un compagno di vita equivalga a riparare una tazzina rotta o a cambiare una lampadina. Se solo sapessero in che epoca mostruosa viviamo… fatta di ghosting, orbiting, benching e chi più ne ha più ne metta. Siamo arrivati a etichettare ogni cosa e ad avere bisogno di creare un vero e proprio dizionario moderno sentimentale, nel tentativo di capirci qualcosa, di decifrare enigmatici codici e soprattutto nella speranza di sopravvivere alla miriade di casi umani incontrati, e a quelli che ancora dobbiamo incontrare.

Ma tu questa volta sei serena e felice, perché ti presenterai con un uomo in carne e ossa… più ossa che carne in verità, assomiglia un po’ allo Zio Tibia, ma siccome è dotato del super ego di cui sopra… finirà che un nano peloso che assomiglia allo Zio Tibia ai tuoi occhi avrà lo stesso sex appeal di Johnny Deep (prima del botulino). Ma vi sembra normale?

In ogni caso ce lo facciamo andare bene. Se non altro saremo sopravvissute alla trisnonna!

Lui accetta l’invito, anche se manifesta una certa repulsione all’idea di conoscere tutta la settima generazione. Non che io sia un’amante del Natale e delle riunioni familiari, che il più delle volte si trasformano in Parenti Serpenti, ma *Manco a sta manera, direbbero dalle mie parti.

Il nostro uomo ha davvero una sensibilità spiccata e quindi accetterà il tuo invito con l’entusiasmo di un bradipo, e la sera della vigilia, poco prima della fatidica cena, si dedicherà ad alcune buone azioni. Nell’ordine:

si lamenterà continuamente di quanto le festività siano una cosa inutile, e di quanto sia noioso riunirsi con i parenti. Entrerà in modalità “lamento continuo”, tipo goccia cinese, e non ci sarà modo di placarlo, neanche distraendolo come fosse un bambino di cinque anni.

– pur essendo ricco sfondato, rifiuterà di fare un’offerta ai poveri e farà lavorare il suo sottoposto fino a tarda sera, impedendogli così di raggiungere la famiglia per la cena di Natale. Di una tristezza che manco La Piccola Fiammiferaia!

caccerà di casa in malo modo il nipote, che era andato a trovarlo per invitarlo alla cena di famiglia. Che uomo sensibile! Credo che la sensibilità sia tra le qualità migliori di un essere umano, e in effetti è molto difficile incontrare creature sensibili, ma nel frattempo, forse potremmo stare lontane da certi uomini.

Avviandosi al nostro appuntamento, risponderà sgarbatamente a chiunque gli faccia gli auguri per strada. Ma con un’arroganza e maleducazione da Guiness dei primati. Il nostro protagonista manca pure di un’altra caratteristica fondamentale in un uomo, anzi direi proprio in qualsiasi essere umano: l’educazione.

Dulcis in fundo… si presenterà con un pungitopo tutto rinsecchito in regalo. Arrivare a mani vuote sarebbe stato senz’altro più dignitoso!

Insomma, un uomo pieno di qualità: gentile e modesto, dolce e generoso! Ma di tutto ciò tu sei ancora all’oscuro… anche se dovremmo imparare a non sottovalutare le prime avvisaglie e ad ascoltare i segnali: quando ti si ritorce lo stomaco, ad esempio, c’è senz’altro qualcosa che non va! Penso proprio che dovremmo fidarci di più di noi stesse, in fondo anche in questa storia, i *mali segni ci sono già tutti. Ma ahimè, finchè non ci sfondiamo il cranio non siamo contente e così ci accolliamo il nano peloso alla cena di Natale, e ci sembra anche di essere felici.

Ed è a questo punto della storia, che si palesa ad Ebeneze il fantasma della sua ex moglie, che lo invita caldamente ad essere meno stronzo, solo così avrebbe potuto impedire al suo spirito di vagare per l’eternità. Pensate… la poveretta ancora credeva che lui avesse un’anima!

A seguire, si manifesteranno tutte le ex del nostro uomo: gli spiriti del passato, del presente e del futuro. Riuscite a immaginare una quantità innumerevole di ex mogli e fidanzate, incazzatissime? La paura fa 90!

Ma è proprio grazie a quell’esercito di ex che avvenne una e vera e propria redenzione: il nostro uomo si pentì di tutte le riluttanti azioni commesse e si trasformò in un orsetto del cuore. La serata si svolse in un clima di armonia e serenità, fu una romantica vigilia di Natale… ci scambiammo intensi sguardi e ci baciammo per ore sotto al vischio.

Io sono ancora incredula. Ma nel dubbio, d’ora in poi salverò in rubrica tutti i numeri delle sue ex… e consiglio vivamente anche a voi di fare la stessa cosa!

MORALE DELLA FIABA: Finalmente una storia a lieto fine! Ma per l’incredulità di cui sopra… non abbassiamo mai la guardia e non dimentichiamo che, nella tradizione nordica, il vischio è associato alla morte e, in natura, è una pianta dalle abitudini parassitarie, proprio come certi uomini che ti si accollano. Non so a voi, ma a me sembra una metafora più che calzante!

*Manco a sta manera: Non in questo modo, con queste modalità

*Mali segni: Da Malo, in dialetto messinese cattivo

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