Il Fatto di domani. Tra Pd e M5S il fantasma della questione morale. Manovra, il suk degli emendamenti: così anche in Italia vincono le lobby

Di Il Fatto Quotidiano
17 Dicembre 2022

UN FANTASMA TRA PD E M5S: LA QUESTIONE MORALE. Oggi è stato il fatidico giorno della manifestazione dem in Piazza Santi Apostoli. Sul palco, oltre ai big, i tre candidati alla successione di Letta: Bonaccini, Schlein e De Michelis. Tra i non numerosissimi partecipanti c’erano anche i candidati del partito alla guida della Lombardia e del Lazio. Per il primo, Pierfrancesco Majorino, “l’allargamento con i 5S è importante, l’alleanza più forte”. Per il secondo, Alessio D’Amato, assessore regionale uscente alla Sanità, l’intesa non è stata trovata. Anzi, oggi Giuseppe Conte ha ritenuto impossibile per i pentastellati supportare chi “deve alla Regione Lazio quasi 300mila euro, perché ha creato un danno erariale accertato”. Il riferimento è alla condanna inflitta dalla Corte dei Conti a D’Amato. Il quale, da Santi Apostoli, ha rinviato al mittente le responsabilità del mancato accordo pre-elettorale: “Per me le porte sono sempre aperte, ma non corro dietro a nessuno”. Esiste, però, un fantasma più grande tra le due forze politiche ed è quanto sta accadendo a Bruxelles. “Il partito, che è fatto di gente perbene, sarà parte lesa contro i responsabili”, ha dichiarato dal palco di Roma il segretario, Enrico Letta. Ma sul giornale di domani capiremo quanto potranno pesare i mal di pancia, soprattutto in casa 5 Stelle, nell’ottica delle alleanze.


IL SUK DEGLI EMENDAMENTI: COSÌ VINCONO (ANCHE IN ITALIA) LE LOBBY. Nella corsa contro il tempo per approvare la Legge di Bilancio entro la fine dell’anno, si rischia di far passare mancette e prebende infilate dai vari parlamentari: leggerete a cosa ci stiamo riferendo. Intanto a Bruxelles l’inchiesta sugli europarlamentari prosegue, e il numero delle persone coinvolte sembra destinato ad allargarsi. Come abbiamo scritto oggi, protagonista della presunta corruzione sarebbe anche il Marocco, che già dal 2015 avrebbe messo in campo un piano per “promuovere gli interessi” di Rabat nell’Ue. Tra i parlamentari ritenuti “amici”, oltre a Panzeri c’è anche Louis Michel, padre dell’attuale presidente del Consiglio europeo Charles. Non è escluso, dunque, che l’indagine possa prendere una piega francese, oltre a quella italiana. Sul giornale di domani vi daremo conto di questi nuovi sviluppi. Ma ci porremo anche una domanda: come funziona il sistema delle lobby in Italia? Vedremo cosa si può fare, cosa non si può fare e le differenze nei due rami del Parlamento. Nel gennaio di quest’anno era approdata alla Camera una proposta di legge a firma M5S che avrebbe dovuto regolamentare l’attività di lobbying per i decisori pubblici. Capiremo che fine ha fatto e anche quali sarebbero gli effetti di una possibile riforma della Giustizia targata Nordio su indagini come quella di Bruxelles.


MANOVRA, GOVERNO IN RITARDO: IL NODO “PACE FISCALE”. I maxi emendamenti governativi alla manovra di bilancio sarebbero dovuti arrivare tutti oggi in commissione, e invece l’esecutivo è in ritardo. Alle 18 ne sono stati consegnati solo alcuni, gli altri saranno presentati domani. Il M5S ha chiesto e ottenuto l’intervento del ministro Giorgetti. Nel momento in cui scriviamo questa newsletter, sappiamo che Meloni&C. potrebbero non indietreggiare rispetto a quella che chiamano “pace fiscale”: come abbiamo raccontato oggi, il governo avrebbe previsto uno scudo penale per gli evasori, in particolare per i casi di dichiarazione infedele o di omessa dichiarazione, per coloro cioè che sbagliano, magari dichiarando meno di quanto hanno guadagnato, o proprio non presentano la certificazione dei redditi. Di fatto, significa invece spalancare le porte agli evasori. Sul Fatto di domani vedremo quali emendamenti sono stati presentati oggi e quali invece arriveranno domani. L’esecutivo tirerà dritto anche sulla norma Salva-calcio, sponsorizzata da Lotito, sulla proroga al 31 dicembre della Cilas per il superbonus 110% e sullo smantellamento del reddito di cittadinanza, tanto che si sta pensando di ridurre da 8 a 7 mensilità il sussidio nel 2023. Nella maggioranza sarebbe stato raggiunto anche l’accordo sull’aumento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75: traguardo che fa cantare vittoria a Berlusconi, il quale si era lamentato per un mancato ruolo di peso nel governo. Nel tardo pomeriggio la premier è intervenuta alla manifestazione organizzata per i 10 anni di Fratelli d’Italia, Salvini ha inviato un messaggio: leggerete cos’hanno detto a proposito della manovra.


UCRAINA SOTTO LE BOMBE, DAI GRANDI SOLO L’IPOTESI DI ALTRE ARMI. Che Kiev sia una potenziale mangiatoia per l’Occidente, lo si è capito benissimo. L’unico obiettivo dei Paesi che, a parole, la sostengono è l’invio di nuove armi: dopo il nuovo stanziamento di oltre 850 miliardi di dollari da parte della Difesa americana per la spesa militare (45 in più rispetto alle richieste di Biden), l’amministratore delegato dell’Agenzia europea per la Difesa ha annunciato che sarebbe in trattative con le imprese belliche per aumentare la produzione di armamenti. Ma a far gola è anche la fase della ricostruzione: “Sto già lavorando ad accordi con l’Ucraina da realizzare da subito, prima ancora della fine del conflitto – ha dichiarato oggi Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy – perché Kiev potenzialmente è il miglior partner che possa avere l’Italia”. Intanto sul campo piovono ancora le bombe: sul Fatto di domani leggerete un reportage di Alfredo Bosco da Odessa. Sembra chiara ormai la strategia del Cremlino: iniziare l’anno nuovo con un’invasione in territorio ucraino dalla Bielorussia.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Musica e striscioni contro il dl rave. In molte città italiane, migliaia di giovani si sono ritrovati, senza autorizzazione, per protestare contro il dl rave voluto dal governo. A Roma la manifestazione più grande a Caracalla, dove si è registrato qualche momento di tensione con le forze dell’ordine.

Invalsi, a rischio la privacy degli studenti fragili. Una nuova puntata della nostra Virginia Della Sala sullo strumento di valutazione scolastica che, in teoria, dovrebbe essere e rimanere anonimo.

Da Proietti a Guzzanti, la carriera di Marco Marzocca. La tradizionale intervista della domenica all’attore comico.

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