Il Fatto di domani. Il governo delle imprese e dell’impunità: manovra ammazza-poveri e nuova botta alla Spazzacorrotti

Di FQ Extra
21 Dicembre 2022

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MANOVRA SALVA-CALCIO E AMMAZZA-REDDITO DI CITTADINANZA. CONTE: “FOLLIA PURA”. La notte non ha portato consiglio al centrodestra. Tecnicamente il testo è chiuso e arriverà in aula domani, anche se in serata ci si è accorti di un errore tecnico che costringerà a un nuovo passaggio in commissione. Per errore è stato approvato un emendamento che assegnava 450 milioni ai comuni, soldi che non ci sono (il totale degli stanziamenti valeva 400 milioni, così sarebbero 950). Altra questione è il senso politico del testo. Gli ultimi ritocchi alla legge di bilancio affondano definitivamente il reddito di cittadinanza e resuscitano i voucher (estesi a discoteche e night), tagliano lo smart working per le donne con figli, regalano un miliardo a chi meno se lo merita, ossia i club di calcio, condizionano fortemente il contributo culturale per 18enni. Per il resto, oltre ai soldi per il caro energia che restano quelli previsti, solo misure minori, di poco impatto. Il senso generale della manovra è: zero o quasi a donne e famiglia (alla faccia di Giorgia “cristiana e madre”), mazzata sui poveri, vantaggi e promesse (vedi contributo per i pos) ai commercianti e provvedimenti deliranti, tipo quello della caccia ai cinghiali in città. La cosa che più salta all’occhio è la modifica notturna che seppellisce il reddito: oltre alle restrizioni già programmate viene tolta anche l’aggettivo “congruo” dai requisiti della prima offerta di lavoro proposto al percettore del reddito. È congrua l’offerta che considera le esperienze e competenze maturate e anche la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento: entro 80 chilometri e raggiungibile in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici. Ora una persona di Reggio Calabria potrà vedersi offrire un posto a Orgosolo, in Sardegna, o sulle Alpi, anche mal pagato e se non l’accetterà si vedrà tagliato il sussidio. L’autore dell’emendamento, Maurizio Lupi, ha anche rivendicato la scelta, che invece per il leader del M5S Giuseppe Conte è “follia pura, contro la dignità”. Sul Fatto di domani ne parleremo anche con il sociologo Marco Revelli.


“NIENTE TROJAN PER INDAGARE SULLE MAZZETTE”: FORZA ITALIA PROCEDE A SMANTELLARE LA SPAZZACORROTTI. Dopo il colpo all’ergastolo ostativo nel Decreto Rave, con la reintroduzione dei benefici penitenziari per chi è colpevole di reati contro la pubblica amministrazione, Forza Italia sferra un’altra picconata alla Spazzacorrotti, la legge introdotta da Alfonso Bonafede nel 2019, quando era ministro della Giustizia. Il nuovo blitz, contenuto stavolta in una proposta di legge presentata al Senato, è di vietare l’uso dei captatori informatici, tecnicamente detti “trojan”, nelle indagini per corruzione. Privando così gli inquirenti dello strumento fondamentale per capire i meccanismi illeciti di scambio tipici di questi reati. Se il disegno diventasse legge, indagini come quelle del caso Palamara sulla corruzione per le nomine al Csm non sarebbero più possibili. L’autore del testo è il solito senatore Pierandrea Zanettin di Forza Italia, lo stesso dell’emendamento sull’ergastolo ostativo. Ma la maggioranza su questi temi è ampia. Del resto, la presidente della Commissione giustizia di palazzo Madama è la leghista Giulia Bongiorno, che la settimana scorsa ha promosso e ottenuto l’avvio di un’indagine conoscitiva sull’uso delle intercettazioni in Italia. Sulle barricate per gli attacchi alla giustizia in Parlamento si vedono per ora solo i 5 Stelle. Federico Cafiero De Raho, deputato ed ex procuratore, ha già denunciato che indebolire la repressione contro la corruzione e i reati contro la Pa significa ammorbidire il contrasto alla mafia. Sul Fatto di domani leggerete le proposte di emendamento sulle intercettazioni avanzate dall’ex pm e antimafia Roberto Scarpinato, oggi senatore grillino.


EUROSCANDALO: I SOCIALISTI SCARICANO IL CONSIGLIERE CHE BATTEVA IL CINQUE CON GIORGI. SOSPESO VISENTINI DALL’ITUC. COZZOLINO CHIEDE UDIENZA. I verbali delle confessioni di Francesco Giorgi agli inquirenti belgi, pubblicati sul Fatto di oggi, oltre a confermare il ruolo chiave dell’assistente parlamentare e dell’ex eurodeputato Panzeri, tirano in ballo un altro Stato che avrebbe “comprato” favori, dopo Qatar e Marocco: la Mauritania. Domani Eva Kaili, ex vicepresidente socialista del Parlamento europeo, comparirà davanti ai giudici di Bruxelles per l’udienza sulle misure cautelari, che potrà confermare la custodia in carcere o rimetterla in libertà in attesa di giudizio. Il suo avvocato Mihalis Dimitrakopoulos continua a sostenere che la sua assistita “è innocente”. Andrea Cozzolino, eurodeputato del Pd non indagato ma chiamato in causa dalle dichiarazioni di Panzeri ai magistrati, riferite dai media, fa sapere di aver chiesto di essere ascoltato e di rinunciare per questo all’immunità parlamentare. I Socialisti europei hanno sospeso il consigliere politico per gli Affari Esteri del gruppo, Eldar Mamedov, secondo quanto ha appreso ilfattoquotidiano.it per “colpa grave”. È l’uomo che batteva il cinque con Giorgi quando il 1 dicembre scorso la Commissione per le libertà civili dell’Eurocamera ha dato l’ok alla liberalizzazione dei visti per il Qatar (procedura congelata dal Parlamento europeo dopo lo scandalo). La Commissione Europea rivela i primi risultati di una indagine interna sulle attività dell’ex commissario Dimitris Avramopoulos per conto della ong Fight Impunity di Panzeri: avrebbe incontrato vari commissari Ue ma non in qualità di rappresentante della ong. La confederazione internazionale dei sindacati Ituc, riunito in via straordinaria, ha deciso di sospendere Luca Visentini dalla carica di segretario generale fino all’11 marzo. Sul Fatto di domani continueremo a rivelare i particolari dello scandalo che scuote il Parlamento europeo. Leggerete anche un intervento di Barbara Spinelli.


ZELENSKY GOES TO WASHINGTON. OBIETTIVO: SEMPRE PIÙ AIUTI MILITARI. PUTIN ANNUNCIA NUOVI MISSILI INTERCONTINENTALI. Il presidente ucraino è atterrato su suolo americano, vedrà Joe Biden (portandogli in dono una bandiera ucraina da parte delle truppe schierate a Bakhmut) alla Casa Bianca, poi parlerà al Congresso in serata (nella notte italiana). È il suo primo viaggio all’estero dall’inizio dell’invasione russa, 301 giorni fa, e tenuto segreto fino all’ultimo per ragioni di sicurezza. L’obiettivo esplicito di Zelensky è “rafforzare la resilienza e le capacità di difesa dell’Ucraina”, ovvero chiedere più armi e mezzi al principale alleato. La versione ufficiale della Casa Bianca è che è arrivato “il momento giusto” per sedersi al tavolo con il leader ucraino perché “la guerra è entrata in una nuova fase”, ma circola anche una lettura più critica, secondo cui il viaggio è un segnale che il sostegno di Washington si è indebolito. “Non farebbe questo viaggio se non fosse in calo il sostegno degli Stati Uniti”, ha scritto chiaro e tondo su Twitter l’ex portavoce di Joe Biden, Jen Psaki. Un primo risultato è il nuovo invio di armi a Kiev, per quasi 2 miliardi di dollari, che per la prima volta includerà i missili Patriot e “bombe intelligenti”. Oggi era anche il giorno dell’incontro al vertice al Cremlino sugli obiettivi militari del 2023. Putin è tornato a giustificare il conflitto come una reazione di necessità alle minacce occidentali e ha dichiarato che non ci sono limiti al finanziamento dell’esercito, rivelando anche l’intenzione di espandere l’arsenale di missili intercontinentali. Il ministro della Difesa Shoigu ha annunciato che la Russia stabilirà basi navali a Mariupol e Berdiansk e ha chiesto di aumentare i soldati da 1 milione e 100 mila circa attuali a 1 milione e mezzo.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Il centrosinistra dopo il Qatargate. In streaming sui nostri canali il dibattito tra Goffredo Bettini e Gianni Cuperlo, mentre gli ultimi sondaggi danno un Pd crollato sotto il 15% e Matteo Ricci propone di anticipare le primarie.

Processo Ruby ter. Oggi in aula la difesa di B. ha ribadito che non ha corrotto le ragazze. La sentenza è attesa per il 15 febbraio 2023. Il 25 gennaio ci sarà una nuova udienza per le controrepliche delle difese. Lo scorso 25 maggio i pm hanno chiesto 28 condanne, in particolare 6 anni per Silvio Berlusconi e 5 anni per Karima El Mahroug, 1 anno e 4 mesi a Maria Rosaria Rossi e richieste di condanne fino a 5 anni per una ventina di ragazze, ospiti delle serate di Arcore.

La scomparsa di Alberto Asor Rosa. Lo storico della letteratura italiana e intellettuale impegnato tra i massimi del nostro Paese è morto all’età di 89 anni. Sul giornale di domani il nostro ricordo.


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