Il Fatto di domani. Da Renzi a Meloni, si consolida l’asse per allargare la prescrizione. Intervista a Cafiero De Raho. Covid, paura cinese, ora la destra del “liberi tutti” vuole test e mascherine

Di FQ Extra
31 Dicembre 2022

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DA CALENDA A MELONI, LA PRESCRIZIONE UNISCE. INTERVISTA A CAFIERO DE RAHO. LA PRIMA “VITTIMA” DELLA RIFORMA CARTABIA. Non un giorno senza una picconata alla Spazzacorrotti (e alla giustizia in generale). Nelle stesse ore in cui il decreto rave è diventato legge con voto di fiducia alla Camera, con tutto il pacchetto di sconti penali per i reati dei colletti bianchi (che ora potranno accedere ai benefici penitenziari negati dalla legge Bonafede nel 2019), Forza Italia ha depositato la proposta di legge per “un cambio di rotta sull’abuso di ufficio”, in linea con le intenzioni già manifestate da Carlo Nordio. Il testo firmato da tre deputati berlusconiani ridurrebbe la rilevanza penale del reato, cancellando il cosiddetto “abuso di vantaggio”. In sostanza, non verrebbe più punito chi, emettendo un atto amministrativo, facesse un favore a qualcuno (o lo penalizzasse). Per i forzisti questa fattispecie di reato è “dannosa” e propongono di circoscrivere l’abuso d’ufficio agli atti commessi consapevolmente nei riguardi di una singola persona. Contemporaneamente, sempre a Montecitorio approvava l’ordine del giorno di Italia Viva e Azione per ripristinare la prescrizione in tutti i gradi di giudizio, grazie alla convergenza della destra, che ha votato a favore. Sul Fatto di domani leggerete su questi temi un’intervista all’ex pm antimafia Federico Cafiero De Raho, ora deputato del M5S. Registreremo anche la prima vittima della riforma Cartabia. A riprova della fondatezza delle denunce del Fatto, a Milano si è verificato il caso del primo processo per sequestro di persona decaduto in virtù della nuova normativa. La riforma approvata dal governo Draghi fa sì che alcuni reati, oggi perseguibili d’ufficio dallo Stato, si possano processare soltanto dietro querela della parte offesa. Tra questi, il furto aggravato, le lesioni personali stradali e il sequestro di persona semplice, cioè non a scopo di ricatto. È quest’ultimo il caso, molto citato dai media, che ha coinvolto il 9 giugno il trapper milanese Simba La Rue, accusato di aver sequestrato e seviziato il rivale Baby Touché. Parte di quella giornata è stata documentata su Instagram dallo stesso trapper. A Baby Touché i pm hanno chiesto se intendeva querelare, lui ha risposto di no e quindi, per la riforma Cartabia, Simba La Rue sarebbe potuto essere scarcerato. È rimasto in custodia cautelare in prigione per altre accuse: rapina aggravata e sparatoria.


“VALUTARE IL RITORNO DI MASCHERINE E SMART WORKING”. SUL COVID IL GOVERNO PARLA IN UN MODO E AGISCE IN UN ALTRO. I dati dell’Istituto superiore di sanità sono ancora buoni, ma la pandemia è imprevedibile e l’Italia deve prepararsi ad affrontare, durante questo inverno, un possibile picco dei ricoveri ospedalieri per la combinazione di influenza e nuove eventuali varianti del Covid. Questo si legge nella circolare del ministero della Salute pubblicata oggi, che indica gli interventi per gestire la circolazione del virus nell’inverno 2023 e chiede alle Regioni di verificare posti letto Covid e personale, oltre che di rafforzare sorveglianza e sequenziamenti. In caso di peggioramento della situazione epidemiologica si prevede il ritorno di alcune restrizioni: dalle mascherine allo smart working. Come vedremo sul Fatto di domani, la ricetta non è molto diversa da quella adottata dai governi precedenti, anche se Meloni e i suoi ministri insistono a sostenere che “il tempo degli obblighi è finito” (la frase è di Orazio Schillaci) e raccontano come un disastro la gestione del Covid di Speranza e dell’esecutivo Conte 2 (quando loro si scagliavano contro lockdown e green pass). E nonostante la destra pianifichi di aprire a gennaio una commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid, come ha confermato ieri Giovanni Donzelli di FdI). Nel frattempo anche la Spagna e Israele hanno introdotto i tamponi obbligatori per i passeggeri provenienti dalla Cina. Pechino ha protestato contro quello che reputa un tentativo di sabotaggio della sua economia. Quanto alla sottovariante Gryphon di Omicron, l’Iss rassicura: la mutazione era nota e resta al 2% dei campioni, stabile rispetto al mese scorso.


STRAGI DEL ’93, LA SVOLTA NERA SULLA PISTA POLITICO-MAFIOSA. Dopo la pubblicazione delle inchieste giornalistiche del Fatto e di Report di Rai3 nel giugno scorso, la Procura di Caltanissetta ha delegato la Direzione Investigativa Antimafia per capire cosa ci sia di vero nelle testimonianze sulla presenza dell’estremista nero Stefano Delle Chiaie nel 1992 a Capaci. Sul giornale di oggi Marco Lillo ha raccontato le indagini sugli spostamenti del fondatore del movimento Avanguardia Nazionale da parte della Dia, che nel contempo sta svolgendo un lavoro assai più ampio: verificare la cosiddetta “pista nera” delle stragi del 1993, delle quali potrebbero esserci altri mandanti esterni a Cosa Nostra, oltre ai boss condannati. Delle Chiaie è scomparso nel 2019 ma se dalle indagini emergesse un filo nero che lega le stragi degli anni ’90 a quelle dei decenni precedenti, l’intera storia d’Italia andrebbe riscritta. Sul Fatto di domani leggerete la seconda puntata di questa inchiesta esclusiva.


UCRAINA, ESPLOSIONI IN CRIMEA. LA LUNA DI MIELE DIPLOMATICA TRA XI E PUTIN. Le relazioni russo-cinesi sono le migliori di sempre e puntano a rafforzare la cooperazione militare. Questa la sintesi della nota fatta circolare congiuntamente da Mosca e Pechino dopo la videochiamata tra Xi Jinping e Vladimir Putin, oggi. La Cina ha affermato di apprezzare la disponibilità russa a una soluzione pacifica in Ucraina (ma Kiev e l’Occidente sostengono l’opposto) e il presidente russo ha invitato il suo omologo a Mosca in primavera. Il Washington Post, citando fonti interne all’élite russa, racconta di un Putin sempre più isolato al comando e di una classe dirigente sempre più preoccupata dalle sue future mosse. Nel frattempo in Ucraina si sono registrate forti esplosioni a Sebastopoli, la principale città della Crimea occupata dai russi, mentre i raid missilistici dell’esercito di Mosca continuano a bersagliare Kherson ma anche la capitale. Proprio a Kiev, Volodymyr Zelensky ha riunito il suo stato maggiore e per valutare strategie di rafforzamento della difesa aerea del Paese. Sul Fatto di domani la nostra cronaca del conflitto.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Evasione, ecco perché in Italia in pochi vanno in prigione. Su FQ Extra l’intervista al professor Sergio Sirabella, docente di fiscalità internazionale alla Luiss e consulente di varie procure: “l’Italia ha pene in linea con gli altri Paesi, ma spesso il contribuente paga subito per avere una pena mite”.

Arrestato per tratta il kickboxer Tate. Dopo essere stato riportato su Twitter da Elon Musk, l’ex campione di combattimento Andrew Tate è stato arrestato in Romani insieme al fratello Tristan nell’ambito di un’indagine per traffico di esseri umani legata allo sfruttamento di sei donne per video pornografici. Mercoledì Tate era stato protagonista di uno scambio di tweet con l’attivista per il clima Greta Thunberg a proposito dell’uso eccessivo di automobili inquinanti.

Che c’è di Bello. Nel nostro inserto culturale del sabato parleremo del remake di Niente di nuovo sul fronte occidentale al cinema, del musical su Fred Buscaglione di Matthias Martelli, del festival di Civitonia, del Manuale di caccia e pesca per ragazze di Melissa Blank e dei lavori di Melania Mazzucco.


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