Il Fatto di domani. La Lega non molla la secessione (dei ricchi). Ultima generazione, dentro il movimento che protesta con la vernice

Di FQ EXTRA
3 Gennaio 2023

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L’AUTONOMIA CHE DIVIDE IL GOVERNO (E L’ITALIA). INTERVISTA A MICHELE EMILIANO. La Lega marcia verso la riforma delle autonomie regionali, ma rischia di strappare il filo sottile che la unisce alla maggioranza. Forza Italia e Giorgia Meloni non hanno voglia di spingere sull’acceleratore. Anzi, oggi il vicepremier azzurro Antonio Tajani ha tirato il freno a mano: autonomia sì, ma tutelando il Sud e Roma Capitale. In ogni caso, meglio attendere la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep): “Non si può fare una riforma senza avere una fotografia della situazione”, ha dichiarato il ministro degli Esteri a margine della presentazione di Francesco Rocca come candidato alla Regione Lazio. Spicca il silenzio della premier, leader di partito a vocazione nazionalista. Il suo “antagonista” Fabio Rampelli, leader della corrente critica di Fratelli d’Italia, spiazza tutti aprendo a Salvini: “Attrito con la Lega? C’è perfetta sintonia”. Sul Fatto di domani intervisteremo il governatore pugliese Michele Emiliano e vi racconteremo il clima rovente tra gli alleati di governo, dove l’Autonomia mina equilibri già fragili. Tanto che il ministro Calderoli – l’autore del disegno di legge – ha minacciato querele per chiunque alzi i toni sulla sua riforma: “Dire che voglio spaccare il Paese è diffamazione, forse addirittura calunnia. Sono stato paziente, ora si è passato il limite”.


LAZIO, DESTRE UNITE E SUICIDIO A SINISTRA: APPELLO PER L’UNITÀ GIALLOROSA. Il centrodestra si sgretola sull’Autonomia ma ritrova l’unità almeno nel Lazio con Francesco Rocca, il suo candidato favorito nella tornata elettorale del prossimo 12 febbraio. Nella conferenza stampa di presentazione, l’ex presidente della Croce rossa ha attaccato il termovalizzatore di Santa Palomba (un progetto del sindaco di Roma, il dem Roberto Gualtieri) e usa toni graditi agli ambientalisti: “Meglio puntare sulla differenziata”. Proprio sull’inceneritore si era consumata la rottura giallorosa sin dai tempi del governo Draghi. Nemmeno le elezioni alla Pisana – con il rischio di un’altra vittoria delle destre – hanno ricompattato il fronte. I dem com’è noto sosterranno l’assessore alla sanità Alessio D’amato (gradito a Renzi e Calenda), i 5 Stelle hanno candidato la giornalista Donatella Bianchi, ex presidente del Wwf e ora a capo del Parco Nazionale delle Cinque Terre in Liguria. Per evitare la disfatta delle sinistre e il trionfo dei conservatori, un drappello di intellettuali, tra cui il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, Fabrizio Barca, Tomaso Montanari, ha rivolto un appello all’unità giallorosa. Sul Fatto di domani intervisteremo Luciana Castellina (tra le firmatarie del documento) per capire meglio le ragioni del suicidio a sinistra. Intanto, Meloni esalta il suo candidato: “Esperto e competente, l’uomo giusto per voltare pagina nel Lazio”. Alla conferenza stampa di presentazione, con Rocca c’era lo stato maggiore del centrodestra: Francesco Lollobrigida, Giovanni Donzelli, Antonio Tajani, Maurizio Gasparri, Claudio Durigon. Sul giornale vi racconteremo la giornata del centrodestra unito, ma solo per conquistare il Lazio.


ULTIMA GENERAZIONE, CHI SONO GLI ATTIVISTI CHE HANNO IMBRATTATO IL SENATO. Dopo l’azione dimostrativa di imbrattamento della facciata di Palazzo Madama con vernice lavabile (oscurata dal Tg1 in contrasto con le regole di base del giornalismo), oggi il giudice monocratico di Roma ha convalidato gli arresti per i tre attivisti responsabili: Davide Nensi, Alessandro Sulis e Laura Paracini. Per loro è stata disposta la scarcerazione in attesa del processo fissato il 12 maggio. Il reato contestato è danneggiamento aggravato. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha annunciato che Palazzo Madama si costituirà parte civile, e che verrà avviata un’istruttoria per valutare il rafforzamento delle misure di sicurezza attorno all’edificio, nel cuore della Capitale. I tre attivisti hanno rivendicato il gesto: “La vernice è nulla rispetto a ciò cui potremmo assistere tra pochi anni” per il cambiamento climatico, ha scritto l’account Twitter del movimento. “Non è una minaccia. Noi non lanceremo mai bombe”. La politica si spacca, con l’opposizione, dai 5S a Sinistra Italiana, che con varie gradazioni chiedono di ascoltare la protesta, mentre la destra che oscilla tra accuse di vandalismo e addirittura terrorismo. Sul Fatto di domani leggerete il nostro approfondimento su questi eventi, con un’analisi delle misure di sicurezza di Palazzo Madama. Su FQ Extra, intanto, potete già guardare un video reportage su chi sono e cosa pensano gli ambientalisti radicali di Ultima generazione.


COVID, LA CINA STIZZITA E L’EUROPA PREOCCUPATA. L’ITALIA È PRONTA A UNA NUOVA ONDATA? Pechino è furiosa. Attraverso la portavoce del ministero degli Esteri, il Dragone ha condannato l’obbligo di tampone imposto da una dozzina di Paesi occidentali per i suoi cittadini, minacciando ritorsioni. Gli europei, da Parigi a Roma, confermano però che i test antigenici in aeroporto si continueranno a fare. La Commissione Ue ha confermato di aver offerto a Pechino una partita di vaccini occidentali adattati alle varianti, notizia anticipata dal Financial Times, ma la Cina non può accettare, perché sarebbe come ammettere il fallimento della sua politica di gestione della pandemia, o la scarsa qualità dei suoi vaccini. I nostri vaccini sono sufficienti e la situazione è sotto controllo, fa sapere il governo cinese. Il centro europeo di controllo delle malattie ha chiarito che al momento l’ondata di contagi cinese non ha alcun impatto in Europa, perché, le varianti circolanti sono le stesse e gli europei sono largamente immunizzati. Sul Fatto di domani passeremo in rassegna lo stato dell’arte del contrasto alla pandemia in Italia, per capire se il nostro Paese è pronto a una eventuale nuova ondata (che nessuno si augura).


UCRAINA, “L’ITALIA LAVORA SUI SISTEMI DI DIFESA AEREA CHIESTI DA KIEV”. LE ALTRE GUERRE DIMENTICATE. Nel terzo giorno del 2023, il 313esimo di guerra in Ucraina, altri 40 droni kamikaze russi sono caduti su Kiev, Mykolaiv e Kherson. In due giorni il conteggio è di 80 attacchi, a cui si sommano i bombardamenti con razzi. A Kiev continuano i black-out elettrici. Secondo le intelligence occidentali, la Russia sta preparando una nuova offensiva (in estate o in inverno, difficile in primavera, ha spiegato sul Fatto di oggi Fabio Mini) e secondo l’intelligence ucraina nei prossimi 4-5 mesi le forze di Mosca potrebbero perdere altri 70 mila uomini. Putin ha ordinato al suo ministro della Difesa Shoigu un rapporto su dotazioni e forze dell’esercito entro il 1 febbraio. In Italia, il titolare della Farnesina Tajani ha affermato che il governo “sta lavorando” alla richiesta di Kiev di sistemi missilistici di difesa aerea. Sul piano diplomatico, dalla Turchia arriva un’altra doccia fredda. Il ministro degli Esteri turco Cavusoglu ritiene “impossibile” che le condizioni poste dalla Russia per porre fine alla guerra vengano accettate dall’Ucraina, e continua: “All’inizio della guerra c’era una possibilità per la diplomazia. Ora questa possibilità non è del tutto eliminata, ma le condizioni sono difficili”. Sul Fatto di domani, oltre agli aggiornamenti sul conflitto ucraino, ricorderemo le altre guerre in corso e che non fanno (abbastanza) notizia, dallo Yemen al Tigrai.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Scandalo Ue-Qatar, altri guai per Kaili. L’antiriciclaggio greco ha chiesto informazioni a Panama sull’ex vicepresidente del parlamento Ue: le autorità sospettano tangenti del Qatar, circa 20 milioni di euro, finite su conti esteri legati ad Eva Kaili. Intanto, Silvia Panzeri non verrà consegnata alle carceri belghe, per ora. L’udienza a Brescia per decidere sull’estradizione della figlia dell’ex eurodeputato di Articolo 1 Antonio Panzeri è stata rinviata al 16 gennaio. I legali della donna hanno richiesto la revoca degli arresti domiciliari.

Israele, condanna per il ministro Ben Gvir. Una passeggiata, scortato da decine di agenti, alla spianata delle moschee di Gerusalemme, dove si trova la moschea di al-Aqsa. Un gesto ritenuto da molti come una provocazione anti-palestinese. Critiche sono giunte da Giordania, Turchia, Emirati Arabi e dagli alleati americani.

Italia in bolletta. L’autorità di regolazione per l’energia ha annunciato la nuova tariffa del gas per il mese di dicembre: +23,3% rispetto a novembre, malgrado il prezzo del metano continui a scendere. Oggi è intorno ai 7o euro al megawattora dopo il picco agostano oltre i 350 euro.


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