Giustizia, il pasticcio delle tante riforme che punisce i più deboli. Regionali, D’Amato offre un “ticket” a Bianchi: intervista con la candidata 5S nel Lazio

Di FQ EXTRA
4 Gennaio 2023

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GIUSTIZIA, IL CAOS DELLE RIFORME CHE PENALIZZA I PIÙ DEBOLI. Si cominciano ad “apprezzare” gli effetti della riforma Cartabia sulla giustizia italiana, con processi in fumo e appelli dai tribunali. Dopo il caso del trapper Simba La Rue scagionato per il reato di sequestro di persona di un suo coetaneo perché quest’ultimo ha omesso di querelare, oggi il pm Eugenio Albamonte sul fattoquotidiano.it ha ribadito che la limitazione ai processi su alcuni reati anche gravi (come furti, sequestri senza estorsione, violenze private) che con la riforma diventati procedibili solo dietro querela, lascia esposte le vittime di reato: “Non le tutela se non hanno il coraggio di denunciare, trascurando il fatto che possano trovarsi in stato di soggezione o aver subito pressioni o minacce. E tra venti giorni potrebbe far uscire dal carcere o dai domiciliari alcune centinaia di ladri professionisti”. La legge Cartabia, senza parlare degli ultimi decreti voluti dal governo Meloni, è l’ultimo atto di una serie di modifiche all’ordinamento e al Codice penale italiani che hanno stravolto gli equilibri tra pene e reati, con paradossi anche molto evidenti che racconteremo sul Fatto di domani con un nostro approfondimento.


REGIONALI, NEL LAZIO D’AMATO OFFRE UN “TICKET” A BIANCHI. INTERVISTA ALLA CANDIDATA 5S. Le sfide per le prossime regionali del 12 e 13 febbraio cominciano a entrare nel vivo. Oggi nel Lazio si è registrato un botta e risposta tra i candidati di centrodestra e del Pd. “Guardiamo quante persone per patologie gravi sono costrette ad andare fuori Regione”, la stoccata dell’ex presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca, all’assessore zingarettiano proprio alla Sanità Alessio D’Amato. “Siamo tra le Regioni più attrattive d’Italia secondo i dati pubblicati dalla agenzia nazionale dei servizi sanitari”, la replica dello sfidante dem. Nonostante l’appello di intellettuali, docenti e persino del Nobel Parisi, Pd e M5S continuano a correre separati. D’Amato ha mostrato oggi di voler tendere la mano a Donatella Bianchi, la giornalista scelta dai 5Stelle, offrendole un “ticket”. Che sarà presumibilmente rispedito al mittente. Per la cronaca: il Pd continua a litigare addirittura al suo interno: l’ex sottosegretario Del Basso De Caro e i suoi hanno chiesto al commissario campano, Boccia, di fare un passo indietro per aver scelto di sostenere Schlein alla segreteria del partito al posto di Bonaccini. Tornando alle regionali: a sostegno dei candidati del Nazareno, arrivano invece i Radicali – come alle scorse Politiche – sia nel Lazio sia in Lombardia, dove il nome scelto dal Pd è quello di Pierfrancesco Majorino. A partire da domani troverete sul Fatto le interviste agli attori in campo: cominceremo proprio da Donatella Bianchi. Le diatribe in casa centrosinistra non sono le sole, però: sul giornale di domani vedremo cosa sta succedendo dentro il centrodestra lombardo.


INFLAZIONE IN EUROPA: SPERANZE E TIMORI. Un cielo più sereno, ma non così tanto da giustificare una retromarcia sulla politica monetaria. I dati sull’inflazione dei principali vicini europei cominciano a dare segni di rallentamento. A dicembre, in Spagna e Germania il tasso di inflazione si è assestato su un +5,8% e +8,6%, quando a novembre era del +6,7% e +10,3% rispettivamente. In Francia il calo è più contenuto ma sensibile: +5,9% a dicembre, meno del +6,2% registrato a novembre. Il dato italiano sarà diffuso giovedì dall’Istat, ma il governo ha già mandato avanti Guido Crosetto a chiedere alla Bce un’inversione di rotta sulla stretta monetaria e, soprattutto, sulla fine del Quantitative easing che alleggerisce il peso del debito pubblico nazionale e lo spread sui titoli di Stato. Il ministro della Difesa e braccio destro di Meloni sostiene che Francoforte abbia troppo potere e stia sbagliando la tempistica della stretta. Una risposta indiretta si legge oggi in un’analisi sul sito dell’istituto di Francoforte, dove si segnala che anche se il rifinanziamento del debito è oggettivamente diventato più costoso per i governi (è finita l’era dei “pasti gratis”), i debiti dell’Eurozona “possono restare sostenibili” perché l’alta inflazione fa aumentare il Pil nominale e quindi migliora il rapporto deficit/Pil. A proposito di inflazione, gli economisti avvisano che il momento critico non è ancora finito: è vero che i prezzi dell’energia sono in netto calo, ma in altri settori le pressioni non diminuiscono. Per questo ci si attende un altro giro di vite sui tassi europei a febbraio: 50 punti base, per arrivare a un costo del denaro del 3%. Sul Fatto di domani leggerete la nostra analisi.


COVID, CRISANTI DENUNCIA UNA CAMPAGNA DIFFAMATORIA CON I SOLDI PUBBLICI. Per l’Oms questo sarà l’anno in cui il Covid sarà derubricato da pandemia a raffreddore endemico. Al netto degli allarmi cinesi, i numeri della pandemia in Italia vanno bene. Per la terza settimana di seguito è calata la curva dei ricoveri da Covid negli ospedali italiani, anche se la Federazione italiana delle aziende sanitarie fa notare un aumento nei reparti dei pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite. La variante Gryphon, su cui gli esperti tengono gli occhi aperti, sta prendendo piede negli Usa, dove sarebbe passata dal rappresentare il 4% dei contagi al 41% nell’ultimo mese, e starebbe avanzando anche in Europa. La Commissione Ue difende la scelta di alcuni Stati membri di imporre un test ai viaggiatori provenienti dalla Cina. Mentre in Italia il tema sanitario si scontra con i nuovi equilibri politici. Il sistema informale dello spoil system, per cui i governi in carica nominano persone di loro fiducia ai vertici delle istituzioni, ha fatto saltare la poltrona di Nicola Magrini, dirigente dell’Aifa voluto dall’ex ministro Roberto Speranza, che ora è stato accompagnato alla porta dal nuovo titolare della Salute, Orazio Schillaci. Le sue dimissioni saranno effettive il 23 gennaio e il successore non è stato ancora designato, ma si parla di Giorgio Palù. Sul Fatto di domani torneremo anche sullo scontro tra Andrea Crisanti e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, con una nostra esclusiva. Oggi il senatore Pd e microbiologo ha ribadito che contro di lui ci sarebbe stata una “campagna diffamatoria orchestrata con i soldi dei contribuenti” e che durante la seconda ondata pandemica il Veneto ha preso “decisioni sbagliate” nella consapevolezza che fossero sbagliate.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Migranti, Geo Barents in porto a Taranto. La destra svedese gela Meloni. Durante la presidenza svedese del Consiglio dell’Ue (fino a giugno 2023) non ci sarà alcun patto sull’immigrazione, ha dichiarato il rappresentante del governo di Stoccolma in Ue. La Svezia è guidata da un governo di alleanza tra conservatori ed estrema destra. A Taranto è arrivata la nave la Geo Barents di Medici Senza Frontiere con 85 migranti a bordo. Il nuovo codice sulle ong non si applica perché il soccorso è avvenuto prima dell’entrata in vigore.

Ucraina, Erdogan ci riprova con Putin e Zelensky. Il presidente turco ha avuto un colloquio telefonico prima con Vladimir Putin e poi con Volodymyr Zelensky. A entrambi ha offerto di riaprire un tavolo negoziale in Turchia. Nel frattempo i russi hanno colpito la città di Nikopol, danneggiando abitazioni, un gasdotto e la rete elettrica. Secondo l’intelligence ucraina, l’esercito russo perderà fino a 70.000 uomini nei prossimi 4-5 mesi.

Crolla il fatturato di Apple: il “modello iPhone” in crisi. L’azienda tecnologica di Cupertino ha chiuso un anno nero a Wall Street, con un calo del 3,7% ai minimi da giugno 2021. Da inizio anno Apple, come anche Tesla, ha perso circa 830 miliardi di dollari di capitalizzazione.


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