Le prime ammissioni - Era lui a organizzare i trasporti della droga e riceveva uno stipendio sontuoso: “10.000 euro al mese, poi 20.000”. L'organizzazione usava un deposito a Cesena e villette in Campania
Si sfarina il sodalizio dei narcos di Raffaele Imperiale, il “boss dei Van Gogh”, diventato nel frattempo collaboratore di giustizia. Dopo le prime ammissioni del suo socio a Dubai, Bruno Carbone, confessa anche Daniele Ursini, uno dei riferimenti del cartello sul territorio napoletano. Ursini era impegnato con compiti logistici nella distribuzione della cocaina proveniente dall’Olanda: […]
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