Il Fatto di domani. Paese che vai, Reddito che trovi: solo l’Italia è controcorrente. Addio a Gianluca Vialli, l’anti-guerriero

Di Il Fatto Quotidiano
6 Gennaio 2023

PAESE CHE VAI REDDITO CHE TROVI: SOLO L’ITALIA VA CONTROCORRENTE. La sensibilità della maggioranza nei confronti dei poveri si riassume nell’opera di demolizione del Reddito di cittadinanza, una tendenza peraltro iniziata già con Draghi e su cui molti partiti, a iniziare dal duo Renzi-Calenda, sono ben allineati. Ma a ben vedere è un’eccezione tutta italiana, visto che sussidi di questo tipo (con condizionalità più o meno stringenti) esistono in tutti i Paesi europei e anche al di fuori del vecchio continente: dal Revenu de solidaritè active francese, al Bürgergeld della Germania, solo per fare qualche esempio. Ma misure analoghe le troviamo anche in Spagna o nel Regno Unito (per non parlare dei Paesi dell’Est). Sul Fatto di domani vedremo come funziona il Reddito nei Paesi nostri vicini di casa, anche per dimostrare che quella del centrodestra è solo propaganda.


IL PD RIESCE A LITIGARE PERSINO SULLE PRIMARIE. INTERVISTA A FRANCESCO BOCCIA. Stefano Bonaccini vuole i gazebo, Elly Schlein il voto online, e il partito si spacca persino su questo. A poche settimane dalla scelta del nuovo segretario – sulla data definitiva dovrebbe pronunciarsi la Direzione mercoledì prossimo – si moltiplicano le voci pro o contro. “Capisco che per molti ormai politica e like sui social sono la stessa cosa. Salvo poi scoprire quando si vota che ai like spesso non corrispondono voti” ha dichiarato oggi Matteo Orfini. Con lui anche i vicepresidenti dei deputati dem, Simona Bonafè e Piero De Luca. Alessandro Zan, che è membro del comitato costituente del Pd, si è detto invece favorevole alla consultazione online. “Invito tutti ad astenersi dall’insinuare dubbi sulla capacità di poterle organizzare in tutta sicurezza e trasparenza” in via telematica, ha provato a rassicurare Stefano Vaccari, responsabile organizzazione del partito. Insomma, il solito Pd. Sul Fatto di domani parleremo di primarie, ma non solo, con l’ex ministro Francesco Boccia, al centro di un’altra bufera per aver annunciato il suo sostegno a Schlein. Nel partito non hanno le idee chiare nemmeno sull’autonomia differenziata: in un’intervista, il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha parlato di “un fatto molto razionale come utilizzo delle risorse e migliori servizi ai cittadini”. Contro la secessione dei ricchi si era espresso il presidente della Puglia, Michele Emiliano. Leggerete anche il reportage di Antonello Caporale da Napoli, a un anno dall’insediamento del sindaco Gaetano Manfredi.


UCRAINA, LA TREGUA RUSSA ROSSO SANGUE. Oggi alle 12 (le 10 italiane) sarebbe dovuto entrare in vigore il cessate il fuoco ordinato da Putin per la celebrazione del Natale ortodosso, una pausa dei combattimenti respinta però da Kiev. E infatti passata un’ora l’agenzia russa Tass ha parlato di bombardamenti ucraini sull’area di Donetsk. Dopo poco, le stesse accuse sono partite dalla parte avversa (bombe russe su Kramatorsk nell’est del Paese), con il solito balletto di accuse incrociate. Tregua scritta sulla sabbia, dunque. Ne parleremo anche con il direttore di Limes, Lucio Caracciolo. Ma vi racconteremo anche la singolare storia di uno spacciatore russo, graziato (come molti altri criminali) per aver prestato servizio nei reparti Wagner.


ADDIO A GIANLUCA VIALLI, SIMBOLO DEL CALCIO ITALIANO. La notte scorsa il tumore al pancreas che gli era stato diagnosticato nel 2017 ha avuto la meglio: è morto, a 58 anni, l’ex giocatore e allenatore di calcio. L’annuncio è stato dato stamattina dalla famiglia, che ha ricordato come Vialli abbia affrontato la malattia “con coraggio e dignità”. Nelle ultime settimane le sue condizioni si erano aggravate e il 14 dicembre aveva annunciato il ritiro dalla Nazionale italiana, di cui era il capo delegazione. Nella sua carriera da calciatore ha militato nella Cremonese, nella Sampdoria, nella Juventus – che con lui ha vinto l’ultima Champions League nel 1996 – e infine nel Chelsea, che poi ha allenato tra il 1998 e il 2000. Amatissimo in Italia e all’estero, sono stati migliaia i messaggi di cordoglio arrivati oggi: dal mondo sportivo, Fifa in testa, alla politica, con la premier Meloni che lo ha descritto come “Re Leone in campo e nella vita”, alla Fondazione Umberto Veronesi a Fedez, che ha ricordato una loro telefonata dopo la scoperta della malattia. Vialli si era opposto alla retorica del “guerriero”: “Se mi mettessi a fare la battaglia col cancro ne uscirei distrutto” aveva dichiarato più volte. Sul giornale di domani, oltre al racconto del grande campione, anche un’intervista al figlio di Giacinto Facchetti.


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Senza restrizioni Covid in salita. Mentre tutto riapre i casi di Covid tornano a salire, complici anche le feste senza restrizioni: 11,4% in più di nuovi positivi rispetto alla settimana precedente, con un tasso del 15,9%. vedremo cosa sta succedendo nelle varie regioni.

Vita, opere e accuse di Padre Georg. Il segretario particolare di Ratzinger sta sparando a zero su Papa Francesco. Con Giorgio dell’Arti ricostruiremo la vita di colui che è ancora, sulla carta, prefetto della Casa Pontificia.

La Sicilia in mostra a Cannes (con 3,7 milioni di soldi pubblici). Un’esposizione fotografica finanziata dalla Regione ha creato un caso nella giunta di Renato Schifani.

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