Ricapitolando. Donzelli (FdI) finisce al Giurì della Camera per aver detto una cosa vera, cioè che Cospito al 41-bis parlava del 41-bis con alcuni boss al 41-bis; e una fesseria, cioè che il Pd sta coi terroristi che parlano coi boss (mission impossible: i terroristi e i mafiosi sono persone serie). Il Pd giustamente s’incazza, ma non può negare di aver parlato del 41-bis con Cospito al 41-bis e allora respinge l’accusa di averne parlato coi mafiosi. Ma Verini, membro della delegazione Pd in visita a Cospito per parlare del 41-bis, rivela che Cospito disse a lui e agli altri di parlarne prima con tre boss vicini di cella, e lui e gli altri lo fecero.
Allora Serracchiani del Pd, anche lei in missione da Cospito, dice alla Camera: “Non abbiamo mai chiesto la revoca del 41-bis a Cospito”. Ma purtroppo Orlando del Pd, anche lui in missione con Verini e Serracchiani da Cospito, ha chiesto tre volte di revocargli il 41-bis, l’ultima il 30.1: “È urgente trasferire Cospito e revocare il 41-bis”, “Ho detto in tutti i modi che il 41-bis va revocato in ossequio allo Stato di diritto”. E lo stesso giorno Provenzano, vicesegretario Pd, ha twittato: “La revoca del 41-bis a Cospito è invocata non in nome delle sue idee, o delle proteste degli anarchici. Ma dello Stato di diritto, della Costituzione”.
Renzi, approfittando del casino generale, se la prende non con Cospito, non col Pd, non col governo, ma con Scarpinato, che ha il doppio torto di essere un ex magistrato antimafia e un senatore 5Stelle.
Due i capi d’accusa. 1) “Ha costruito una carriera in magistratura e in politica in nome di una fantomatica trattativa Stato-mafia, smentita dalla Cassazione”. Purtroppo Scarpinato non ha mai seguito né l’inchiesta né il processo Trattativa (era pg di Caltanissetta e poi di Palermo); e il processo non è ancora giunto alla Cassazione, che dunque non può avere smentito nulla. Ma, se anche in futuro confermasse la sentenza d’appello, confermerebbe la Trattativa, che anche i giudici di secondo grado hanno accertato, pur assolvendo politici e Ros perché trattarono coi boss per il nostro bene.
2) “Scarpinato dovrebbe spiegare le sue strane frequentazioni con Palamara e il suo atteggiamento folle nei confronti delle Istituzioni, come sa bene Napolitano. Scarpinato si deve vergognare”. Nelle migliaia di chat fra Palamara e centinaia di magistrati, non ne risulta neppure una con Scarpinato, di cui Palamara (con altri) parlava malissimo. Napolitano sa bene che a intercettare doverosamente Mancino, allora indagato per falsa testimonianza, anche quando parlava con lui e col suo consigliere D’Ambrosio, fu la Procura di Palermo mentre Scarpinato era a Caltanissetta.
Quindi è Renzi che si dovrebbe vergognare, se sapesse cos’è la vergogna.