Se Giorgia Meloni non avesse reagito stizzita all’incontro tra Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Volodymyr Zelensky, avvenuto all’Eliseo, la cosa si sarebbe fermata lì. Perché che l’Europa sia trainata dal famoso “motore franco-tedesco” è cosa nota e ovvia. Il “processo” che va avanti da tempo di cui ieri parlava il presidente francese. Basti pensare alla […]
Meloni, come Mario Draghi, subisce l’asse franco-tedesco
L’Italia in panchina - Roma resta spettatrice pagante dei rapporti preferenziali tra Berlino e Parigi. L’ultima a farne le spese è la premier, ma non è un caso isolato