UCRAINA, DALLA UE SOLO ARMI. LA CINA PARLA DI DIALOGO. Armi, armi e solo armi. Con l’unico spiraglio di trattativa che arriva dalla Cina. E’ il succo dell’incontro dei ministri degli Esteri al g7 di Monaco di Baviera. Incontro in cui serpeggiava il malumore per le parole di Berlusconi su Zelensky, dopo che il presidente del Ppe, Weber, ha annullato l’incontro di giugno prossimo a Napoli proprio per l’imbarazzante presenza dell’amico di Putin. Riunione, dicevamo, all’insegna del bellicismo, con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha invitato gli alleati a “raddoppiare” il sostegno militare all’Ucraina: “Dobbiamo fare pressione per fare in modo che le mire imperialistiche della Russia falliscano e che l’Ucraina vinca”, ha detto. Spiragli invece, dal ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi: la Cina presenterà “un documento in cui illustrerà la sua posizione sulla soluzione politica della crisi ucraina. Questa guerra non può continuare”. Sul Fatto di domani vi daremo conto del summit tedesco e dell’iniziativa del Dragone. Ma anche dello schiaffo di Marie-Agnes Strack-Zimmermann, parlamentare Fdp e presidente della commissione per la difesa del Bundestag, al leader di Forza Italia: Berlusconi “racconta la narrativa della Russia e questo è pericoloso”, ha detto all’agenzia LaPresse, “Berlusconi – ha aggiunto – è probabilmente proprio un tipo di persona che si sente vicino a Putin, come alcuni signori in Europa”. Leggerete anche l’intervista della nostra Stefania Maurizi all’ex premio Pulitzer, Hersch.
LA CONDANNATA MONTARULI DI DIMETTE: B. E MELONI DIVISI SU TUTTO. La condanna definitiva a un anno e sei mesi per peculato, al termine del processo per la “Rimborsopoli” piemontese sull’uso improprio dei fondi dei gruppi in Consiglio regionale durante il mandato 2010-2014. Per questo motivo la sottosegretaria al ministero dell’Università, Augusta Montaruli di FdI, ha annunciato le dimissioni. “Una decisione spontanea e generosa”, secondo Fratelli d’Italia. La stessa formazione che non ha preso bene le bordate arrivate da Forza Italia che per bocca di Mulè aveva detto che “Montaruli o il suo partito devono trarre le conseguenze e capire cosa fare, nel suo caso c’è una condanna definitiva, si deve valutare se mette in imbarazzo il governo”. Il partito di Giorgia ha replicato a muso duro: “È inaccettabile che provocatorie insinuazioni vengano da un personaggio come Mulè, che di pregiudicati eccellenti nel suo partito ne vanta più di uno, è intollerabile”. Ma, come vedremo sul giornale di domani, i motivi di contrasto tra gli azzurri e Fratelli d’Italia sono diversi, dal Superbonus (su cui FI minaccia di non votare la fiducia), fino alla questione dell’amicizia di Silvio con Putin. E leggerete anche una rassegna sulle spese pazze dei politici a carico dei cittadini.
SUPERBONUS, TUTTI CONTRO MELONI. CARTOLARIZZAZIONI LA VIA D’USCITA? Potrebbero essere le cartolarizzazioni lo strumento in grado di disinnescare il confronto – interno anche alla maggioranza – in atto dopo l’annuncio dello stop alla cessione dei crediti nell’ambito del Superbonus. Forza Italia chiede di non porre la fiducia, invocando correttivi, mentre l’opposizione – per bocca fra gli altri dell’ex ministro Enzo Amendola (Pd) – paventa “tensioni sociali” e il “tradimento” di una intera filiera. Il tutto mentre le associazioni di categoria lamentano conseguenze disastrose per il settore e i sindacati un bagno di sangue per l’occupazione. Ne parleremo con Genovesi della Fillea Cgil. Ma vedremo anche a quanto ammontano veramente i crediti in detrazione.
PUGNO DURO SULLE SCUOLE OCCUPATE. Quello dei due studenti del liceo aggrediti da sei esponenti di azione studentesca a Firenze mentre facevano volantinaggio è solo l’ultimo caso, testimone di una tensione che corre lungo il Paese: da sud a nord, difatti, sono ripartite le occupazioni nelle scuole contro le politiche del governo. Sul Fatto di domani leggete una galleria di questa ondata di proteste e del pugno spesso troppo duro che ne consegue a tutti i livelli: dal ministro Valditara che dice che va “riportata in classe l’autorità contestata dal ’68”, ai presidi che denunciano gli alunni, fino ai docenti che “per punizione” non li portano in gita.
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Troisi in pillole. Il nostro Federico Pontiggia racconta Massimo Troisi, l’attore che domani avrebbe compiuto 70 anni.
Il ritorno di Sandra Milo. Alessandro Ferrucci intervista Sandra Milo che riparte con Quelle Brave Ragazze 2.