Ieri Giovanni Donzelli, parlamentare di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir è stato sentito dalla Procura di Roma come persona informata sui fatti, nell’ambito dell’inchiesta che vede indagato per rivelazione di segreto d’ufficio il suo collega di partito e coinquilino, Andrea Delmastro Delle Vedove. Sulla convocazione di Donzelli, che già circola in ambito politico, c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti. La vicenda inizia il 31 gennaio scorso, quando Donzelli, alla Camera, riferisce di alcune conversazioni di Alfredo Cospito durante l’ora di socialità con altri detenuti, come lui, al 41bis. Una di queste risale ad esempio al 22 dicembre 2022, in cui parlava con il boss della ‘ndrangheta, Francesco Presta, con quest’ultimo che proprio sullo sciopero della fame intrapreso dall’anarchico contro il regime di carcere duro gli diceva: “Sarebbe importante che la questione arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l’ergastolo ostativo”. Dopo l’intervento di Donzelli alla Camera è stato Delmastro a dire di aver riferito lui di quei colloqui al collega di partito. Sul caso è intervenuto poi più volte il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per spiegare come gli atti che contenevano i colloqui di Cospito non erano segreti. Il guardasigilli, in particolare, ha affermato che Donzelli alla Camera aveva parlato del “contenuto di una scheda di sintesi del Nic (Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, ndr) non coperta da segreto”.
Non deve pensarla allo stesso modo la Procura di Roma che invece ha iscritto Delmastro per rivelazione. Il sottosegretario è stato sentito nelle scorse settimane e ha ribadito davanti ai magistrati di non aver commesso nessun reato data la non segretezza degli atti. Sono stati sentiti sempre come persona informata sui fatti l’attuale capo del Dap, Giovanni Russo, l’ex capo del Gom (Gruppo operativo mobile) della Polizia Penitenziaria, Mario D’Amico e pure l’attuale direttore Augusto Zaccariello (tutti non indagati). Poi ieri è toccato a Donzelli, anche lui non indagato.