Da un racconto apocrifo di Zofia Nałkowska. Con i milioni ereditati dallo zio, Dora Tormay si era comprata un palazzo a Varsavia, una villa a Zakopane, molti gioielli, e un marito, il conte Szobotky. Era un brav’uomo, e il suo amore la riscaldava come un buon termosifone: con un tepore discreto, sempre uguale. Certo fu […]
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