cambio di paradigma

Erasmo, Machiavelli e la guerra giusta

Dal rinascimento a Kiev - I due pensatori fecero collassare l’assioma cristiano del “bellum iustum”, dominante fino ad allora. I conflitti divennero quindi “necessari”. Oggi come ieri, chi non giustifica così la propria causa?

Di Lucio Biasiori
15 Marzo 2023

Nonostante fossero nati entrambi nel 1469, sarebbe difficile immaginare due uomini tra loro più diversi di Erasmo e Machiavelli. Da un lato, un raffinato umanista distaccato e disgustato dalla politica; dall’altro, un politico – segretario della seconda cancelleria della Repubblica fiorentina– condannato alla vita contemplativa dalla sconfitta della sua causa e dal rientro dei Medici […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione