Se dovessimo associare un’unica parola all’idea di menopausa, probabilmente noi che stiamo entrando in questa fase della vita ricorreremmo al termine “vampate”. Perché questo è quello che ricordiamo dall’esperienza vissuta dalle nostre mamme. Attimi di caldo improvviso e ingiustificato, gocce di sudore sul viso nonostante i 5 gradi esterni.
Ebbene, sbaglieremmo.
Non perché la menopausa non comporti ANCHE le “caldane”, come le chiamano dalle mie parti. Ma perché non è solo questo.
Solo che nessuno non ce l’ha spiegato.
La menopausa, a differenza del menarca, è ancora un tabù. Anche per le stesse donne.
Perché se accettiamo i brufoli adolescenziali come una forma di iniziazione alla vita adulta (e quindi al sesso), siamo invece vittime dello stereotipo che, intorno ai 50 anni, ci vede quasi anziane e incapaci di provare ancora piacere sessuale. E, nel brodo patriarcale in cui siamo immerse, sappiamo che la società ci sta lasciando ai margini, che “gli uomini preferiscono quelle giovani” e che difficilmente, se perdiamo il lavoro, ne troveremo un altro.
La menopausa è la porta per la vecchiaia e la vecchiaia è un’età inutile. Questo, a volte inconsciamente, pensiamo.
E così alle nostre figlie spieghiamo nel dettaglio cosa significa il primo ciclo mestruale, quali sono le accortezze igieniche e come avere rapporti sessuali protetti per non incorrere in gravidanze e malattie. Ma proseguiamo nel solco delle nostre mamme e non spieghiamo loro perché un film cretino ci fa piangere, o perché ci sentiamo così stanche, o perché guardandoci allo specchio vediamo solo un omino Michelin.
E allora ben venga la nuova campagna di Tena, l’#UltimaMenopausaDaSola, che mette insieme domande e risposte, dubbi ed esperienze.
Scorrendo i risultati di una ricerca realizzata dal brand, vediamo che il 41% delle donne intervistate afferma di essere arrivata impreparata in menopausa e in post-menopausa. Una su tre si sente sola e il 52% sceglie di non informare il proprio partner quando questo periodo della vita comincia. E non è soltanto una forma di vergogna o di paura rispetto a vecchiaia e sessualità, perché sette donne su dieci non lo dicono neanche alla propria madre o ad altre donne della propria famiglia.
L’unica nota positiva, sempre secondo le intervistate? La fine delle mestruazioni. Magra consolazione.
Sul sito di Tena si può leggere anche una sorta di prontuario per l’uso, con domande infrequenti e, soprattutto, risposte o impressioni condivise. Così come si può guardare un intelligente cortometraggio che racconta la realtà della menopausa, dagli sbalzi d’umore al calo degli ormoni, dalle vampate alla secchezza vaginale. Il film mostra, ovviamente – Tena, creatura della svedese Essity, non è una onlus, ma un’azienda che produce assorbenti – pure le perdite urinarie.
La pipì può scappare, il sorriso no. Sarebbe ora di cominciare a parlarne e, soprattutto, di cominciare a guardarsi allo specchio e ripetersi quanto sosteneva l’immensa Coco Chanel: “La natura ti dona il viso che hai a 20 anni. È compito tuo meritarti il viso che avrai a 50”.