Siamo nati, come gruppo, in Lombardia. Siamo Maurizio Camuti (voce), Murru Carlo (chitarra), Edu Palladino (batteria) e Max Martorana (basso) e condividiamo la passione per la musica quale veicolo emozionale, artistico e comunicativo.
Attratti da melodie, autori e musiche che hanno contribuito alla nascita di riflessioni collettive, sociali e da quei movimenti che hanno portato progressivamente a cambiamenti più o meno importanti nella società, ci siamo focalizzati sin da principio su tematiche d’attualità, ritrovandoci a condividere idee e sonorità anche tanto diverse nei differenti brani proposti negli anni, ma con un obiettivo comune: voglia di affrontare con urgenza temi delicati e complessi.
Consapevoli del potere positivo della musica, quasi terapeutico, in grado talvolta di smuovere pensieri, ci siamo addentrati in temi molto diversi, dalla violenza contro le donne con “Piedi Gonfi” alla mancanza di pari opportunità per le donne con ” Un Mazzo di Rose“, passando per l’omofobia con “Pia Contessa“, fino alla vivisezione con “Oggetto numero 7” (applicata in laboratori di sperimentazione e frutto di una visione miope e uomo-centrica del mondo a nostro avviso).
Il nostro nuovo singolo di recente pubblicazione si intitola “Non è tutto finito” ed è incentrato sul problema estremamente attuale del cambiamento climatico e dell’inquinamento globale, attraverso un videoclip di grande impatto, grazie anche alla collaborazione del WWF che ha fornito le immagini,.
Oggi, a nostro avviso, è in atto una battaglia impari e sproporzionata: colossi economici con i loro interessi egoistici contro una natura inerme ed indifesa, saccheggiata, oltraggiata ad una velocità impressionante, con una inconsapevolezza ed incoscienza che ci sta portando ad un suicidio di massa.
Come Fuoricentro abbiamo voluto proporre un brano di denuncia, ma anche un grido di speranza, in cui si sottolinea che si è ancora in tempo per rimediare a quanto di negativo, in poco più di un secolo, si è riusciti a fare al nostro pianeta, agli esseri senzienti, agli alberi, al mare, al clima ed a tutti coloro che verranno dopo di noi.
Il videoclip è stato girato in Sicilia, per la precisione presso l’altopiano dell’Argimusco, sito naturalistico ed archeologico che sorge a ridosso della Riserva Naturale del Bosco di Malabotta, nel cuore del Territorio Abacenino, dove ricadono i borghi di Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Tripi, in provincia di Messina. Qui si trovano gigantesche rocce antiche milioni di anni che sono caratterizzate da particolari forme di rara bellezza. Dall’Argimusco è possibile osservare un paesaggio mozzafiato a 360°. Sito antico e incontaminato, prezioso simbolo di purezza, location anche cara a Franco Battiato che tra “densità spirituale, contemplazione e misteri” la mostrò nel videoclip di “Torneremo ancora”. Il luogo è scelto per omaggiare proprio Battiato, già attento a certe tematiche.
Siamo orgogliosi che ad aver abbracciato la nostra “causa musicale” sia stata Maria Giovanna Elmi, volto noto della televisione italiana che interviene con la sua voce alla fine del videoclip con un messaggio di speranza e di fiducia.
Il nostro auspicio è che si torni alle buone maniere, all’insegna del rispetto nei confronti della natura nel suo insieme ricordando a tutti che si è sulla stessa barca, niente e nessuno escluso, e che si sopravviverà se sopravviverà tutto il resto, in equilibrio. La musica per noi è anche questo: un motore, un megafono che può sollevare delle riflessioni oggi più che mai necessarie.