Quasi quattromila chilometri su e giù per l’Italia hanno adesso un tracciato, una forma e precise tappe intermedie. Da qui al 7 maggio, la Staffetta della pace lanciata da Michele Santoro – e che ha raccolto migliaia di adesioni – definirà gli ultimi dettagli, ma il senso del progetto è già chiarissimo: “Vogliamo non solo far arrivare a più persone possibili un messaggio di pace – racconta Luca Gianotti della Compagnia dei Cammini, uno dei promotori dell’evento – ma anche creare momenti di aggregazione tra chi partecipa”.
Gli organizzatori, che con alla staffetta hanno promosso un appello contro l’invio di armi italiane a Kiev e a favore di un’iniziativa diplomatica, hanno pensato a cinque percorsi collegati tra loro in un “viaggio” previsto, appunto, per il 7 maggio che include circa 200 tappe intermedie.
La prima “traccia” parte da Aosta e raggiunge Reggio Calabria passando da Piemonte (Ivrea e Vercelli), Lombardia (il Pavese), Emilia (province di Piacenza e Parma) e poi Toscana e Lazio per la via Francigena, fino a Roma. A quel punto, dal basso Lazio si va in direzione Bari passando per le zone di Caserta e Benevento, per poi scendere in Basilicata e in Calabria. Previsti tratti in Sicilia (da Messina a Portopalo) e in Sardegna (Portoscuso-Cagliari). Altri percorsi si uniranno: uno in partenza da Bolzano attraverso altre tre Regioni – Veneto, Emilia e Toscana – incontrandosi prima con la traccia in arrivo da Trieste (a Piazzola sul Brenta, Padova) e poi con quella proveniente da Camerino, con cui si incrocia a Chiusi (Siena). Infine, un percorso collegherà L’Aquila a Roma, dove poi si ricongiungerà con la traccia principale. E sulla scelta di alcune tappe, talvolta, ha inciso un significato simbolico: “Per esempio passeremo da Cutro – dice ancora Gianotti – e, in Sardegna, partiamo da Portoscuso dove 1500 operai rischiano il licenziamento alla Portovesme”.
Ma come si svolgerà la staffetta? (Qui tutte le informazioni). Gli interessati si possono iscrivere all’indirizzo email staffetta.pace@gmail.com – comunicando nome, cognome, numero di telefono e città di residenza – o chiedere informazioni al numero Whatsapp +393420191578. Prima di farlo, sul sito ammini.eu/blog/staffetta-della-pace si possono già consultare i dettagli del percorso, visto che sono stati pensati transiti da 25 km, a loro volta poi divisi in piccoli collegamenti da un chilometro ciascuno. Si può dunque aderire al tratto più comodo. Quattromila persone, una a chilometro circa, saranno portabandiera, dovendo trasportare la bandiera della pace.
Tutto il percorso sarà coperto in giornata (si parte alle 12) e le località di arrivo delle tappe saranno i “punti di incontro” in cui la staffetta valorizzerà anche l’aspetto comunitario dell’iniziativa. “L’appello è rivolto a chi sente il bisogno di fare qualcosa contro l’orrore della violenza delle armi e ha voglia di gridare basta”, si legge nel testo che presenta la staffetta. Nelle ultime ore hanno aderito personalità illustri come il sociologo Marco Revelli, il giornalista Raniero La Valle e gli artisti Alessandro Bergonzoni, Mannarino e Vinicio Capossela. Con loro già decine di nomi noti tra cui Alessandro Barbero, gli eurodeputati Pd Pietro Bartolo e Massimiliano Smeriglio, poi Fausto Bertinotti, Ginevra Bompiani, Massimo Cacciari, Donatella Di Cesare, Luigi de Magistris, Anna Falcone, Elio Germano, Fiorella Mannoia, Ugo Mattei, Tomaso Montanari, la nostra Maddalena Oliva, Moni Ovadia, Davide Riondino, Carlo Rovelli, Riccardo Scamarcio, Vauro, Mimmo Lucano e padre Alex Zanotelli. Anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha aderito ufficialmente.
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