4.000 km. Il conduttore nell’ultimo tratto: sarà a Lampedusa
“Non è un corteo o una marcia, ma ci siamo promessi di organizzare qualcosa di più complicato, che richiede uno sforzo anche ai singoli partecipanti, non solo di scendere in piazza”. Michele Santoro, coi giovani che animano la sua associazione Servizio Pubblico, sta ultimando i preparativi per la staffetta dell’umanità che oggi 7 maggio, vedrà dipanarsi, per oltre 4.000 chilometri, un filo rosso che simbolicamente unirà tutta l’Italia, dalla Valle d’Aosta a Lampedusa, dove a “prendersi il suo chilometro” sarà proprio il conduttore tv che si collegherà dall’isola. Le adesioni sono state migliaia e il numero whataspp a cui far arrivare le adesioni in questi giorni non ha mai smesso di squillare. Gli organizzatori – Servizio Pubblico e la Compagnia dei Cammini, che ha studiato il percorso e le tappe – hanno promosso un appello contro l’invio di armi italiane a Kiev e a favore di un’iniziativa diplomatica. I nomi del mondo della politica (da Giuseppe Conte a Luigi De Magistris), della cultura e dello spettacolo (da Carlo Rovelli e Alessandro Barbero a Fiorella Mannoia ed Elio Germano), del cattolicesimo più attivo sul fronte della pace (da Pax Christi a Raniero La Valle al vescovo di Ivrea, don Luigi Bettazzi) che stanno animando l’iniziativa sono tantissimi. Compreso il Fatto Quotidiano, da Marco Travaglio a Tomaso Montanari, da Vauro a Maddalena Oliva.
Ad aprire la giornata della Staffetta della pace sarà lo stesso Santoro alle 11:30, collegato in diretta dal molo di Lampedusa, da dove partirà anche l’ultimo chilometro della Staffetta che vedrà come destinazione il centro per l’accoglienza migranti dell’isola. “È l’ultimo chilometro, ma anche il più faticoso e quello più lontano” sottolinea il giornalista. E da Lampedusa la linea passerà a Roma, nei pressi di Castel S. Angelo, dove invece, tra tanti, ci saranno Fiorella Mannoia, Moni Ovadia, il direttore del Fatto Marco Travaglio, l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti. E poi ogni singolo chilometro manderà il proprio video, la propria “bandierina”, a testimoniare il passaggio di un popolo per la pace che non si rassegna. A Catania, assieme al Centro siciliano di documentazione Peppino Impastato, ci sarà Vauro. A Padova, Massimo Cacciari, a Trento il giurista Ugo Mattei, mentre Alessandro Bergonzoni sarà ad Argenta. A Ivrea, insieme a Piergiorgio Odifreddi sarà presente, a sorpresa, anche il vescovo 99enne Luigi Bettazzi. E parallelamente alla staffetta umanitaria si affiancherà, a partire dalla mattina ma che proseguirà anche nel pomeriggio, la marcia della pace “Bergamo e Brescia”, una delle quattro marce preparatoria della Marcia Perugia-Assisi (appuntamento il 21 maggio prossimo). Qui a camminare si ritroveranno Flavio Lotti, Cecilia Strada, don Luigi Ciotti e don Fabio Corazzina.
La cosa più nuova, secondo Santoro, è come questa iniziativa un po’ pazza stia mobilitando tantissimo, non solo il mondo dell’associazionismo, del pacifismo storico come Un Ponte, i pezzi di partiti e realtà politiche del passato e del presente, come i 5Stelle. C’è, da una parte, la partecipazione della parte più combattiva del mondo cattolico, dall’altra, i tantissimi giovani che faticano ad avere oggi un partito che li rappresenti appieno e che hanno deciso di mettere le proprie competenze di “nativi digitali” al servizio della Staffetta.
Per chi non potesse camminare ma avesse comunque voglia di partecipare, la diretta della staffetta umanitaria di Santoro andrà in onda dalle 11.30 fino alle 13 e sarà trasmessa sull’App di Servizio Pubblico, in diretta streaming su You Tube e sulla pagina Facebook “Michele Santoro presenta” e sul nostro sito www.ilfattoquotidiano.it. A trasmetterla saranno anche diverse emittenti televisive locali e satelittari: tra tante, TeleNorba (canale 501 di Sky), Tele Lombardia, Canale 21, Rete Veneta, TeleAmbiente, Umbria+TRT. Un’idea, quella della staffetta, che sembra ricordare quella della famosa Telesogno, tanto cara al giornalista tv. Chissà.
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“Non è un corteo o una marcia, ma ci siamo promessi di organizzare qualcosa di più complicato, che richiede uno sforzo anche ai singoli partecipanti, non solo di scendere in piazza”. Michele Santoro, coi giovani che animano la sua associazione Servizio Pubblico, sta ultimando i preparativi per la staffetta dell’umanità che oggi 7 maggio, vedrà dipanarsi, per oltre 4.000 chilometri, un filo rosso che simbolicamente unirà tutta l’Italia, dalla Valle d’Aosta a Lampedusa, dove a “prendersi il suo chilometro” sarà proprio il conduttore tv che si collegherà dall’isola. Le adesioni sono state migliaia e il numero whataspp a cui far arrivare le adesioni in questi giorni non ha mai smesso di squillare. Gli organizzatori – Servizio Pubblico e la Compagnia dei Cammini, che ha studiato il percorso e le tappe – hanno promosso un appello contro l’invio di armi italiane a Kiev e a favore di un’iniziativa diplomatica. I nomi del mondo della politica (da Giuseppe Conte a Luigi De Magistris), della cultura e dello spettacolo (da Carlo Rovelli e Alessandro Barbero a Fiorella Mannoia ed Elio Germano), del cattolicesimo più attivo sul fronte della pace (da Pax Christi a Raniero La Valle al vescovo di Ivrea, don Luigi Bettazzi) che stanno animando l’iniziativa sono tantissimi. Compreso il Fatto Quotidiano, da Marco Travaglio a Tomaso Montanari, da Vauro a Maddalena Oliva.
Ad aprire la giornata della Staffetta della pace sarà lo stesso Santoro alle 11:30, collegato in diretta dal molo di Lampedusa, da dove partirà anche l’ultimo chilometro della Staffetta che vedrà come destinazione il centro per l’accoglienza migranti dell’isola. “È l’ultimo chilometro, ma anche il più faticoso e quello più lontano” sottolinea il giornalista. E da Lampedusa la linea passerà a Roma, nei pressi di Castel S. Angelo, dove invece, tra tanti, ci saranno Fiorella Mannoia, Moni Ovadia, il direttore del Fatto Marco Travaglio, l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti. E poi ogni singolo chilometro manderà il proprio video, la propria “bandierina”, a testimoniare il passaggio di un popolo per la pace che non si rassegna. A Catania, assieme al Centro siciliano di documentazione Peppino Impastato, ci sarà Vauro. A Padova, Massimo Cacciari, a Trento il giurista Ugo Mattei, mentre Alessandro Bergonzoni sarà ad Argenta. A Ivrea, insieme a Piergiorgio Odifreddi sarà presente, a sorpresa, anche il vescovo 99enne Luigi Bettazzi. E parallelamente alla staffetta umanitaria si affiancherà, a partire dalla mattina ma che proseguirà anche nel pomeriggio, la marcia della pace “Bergamo e Brescia”, una delle quattro marce preparatoria della Marcia Perugia-Assisi (appuntamento il 21 maggio prossimo). Qui a camminare si ritroveranno Flavio Lotti, Cecilia Strada, don Luigi Ciotti e don Fabio Corazzina.
La cosa più nuova, secondo Santoro, è come questa iniziativa un po’ pazza stia mobilitando tantissimo, non solo il mondo dell’associazionismo, del pacifismo storico come Un Ponte, i pezzi di partiti e realtà politiche del passato e del presente, come i 5Stelle. C’è, da una parte, la partecipazione della parte più combattiva del mondo cattolico, dall’altra, i tantissimi giovani che faticano ad avere oggi un partito che li rappresenti appieno e che hanno deciso di mettere le proprie competenze di “nativi digitali” al servizio della Staffetta.
Per chi non potesse camminare ma avesse comunque voglia di partecipare, la diretta della staffetta umanitaria di Santoro andrà in onda dalle 11.30 fino alle 13 e sarà trasmessa sull’App di Servizio Pubblico, in diretta streaming su You Tube e sulla pagina Facebook “Michele Santoro presenta” e sul nostro sito www.ilfattoquotidiano.it. A trasmetterla saranno anche diverse emittenti televisive locali e satelittari: tra tante, TeleNorba (canale 501 di Sky), Tele Lombardia, Canale 21, Rete Veneta, TeleAmbiente, Umbria+TRT. Un’idea, quella della staffetta, che sembra ricordare quella della famosa Telesogno, tanto cara al giornalista tv. Chissà.
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