La storia della cattura di Matteo Messina Denaro è ancora tutta da scrivere. E c’è da scrivere anche quella della foto, o delle foto, di Silvio Berlusconi con il generale Francesco Delfino e il mafioso stragista Giuseppe Graviano, scattata durante la latitanza di Graviano e durante l’estate delle bombe in Sicilia. Stasera a Report su Rai3 si ascolterà un funzionario di polizia giudiziaria che saprebbe molte cose sui rapporti tra la massoneria e la mafia. Sostiene che Giuseppe Tumbarello, il medico massone che ha curato Messina Denaro forse sapendo che la sua identità era quella coperta dal geometra Andrea Bonafede, era una fonte dei servizi segreti. E ipotizza un ruolo dei servizi intorno a un giallo: chi avvertì Mmd che “la ferrovia non è più praticabile”, come scrive in una lettera del maggio 2022 alla sorella Rosalia, ovvero che la polizia sta intercettando la sua posta? E come mai la polizia, che ha piazzato per prima le cimici nella casa della sorella, pur fotografando molte carte in quella abitazione non arriverà per prima al pizzino sulle condizioni di salute di Mmd? Verrà ritrovato solo dai carabinieri del Ros, nel dicembre 2022, e da lì, e dal successivo screening sui malati oncologici, si arriverà a Bonafede-Messina Denaro nella clinica di Palermo. Senza il pizzino, bisognerebbe pensare a una consegna spontanea. Ma il pizzino che prima non c’è e poi sì suggerisce un possibile intervento dei Servizi.
Eppoi c’è il capitolo della foto Berlusconi-Delfino-Graviano. Sarebbero almeno tre, le fotografie, li ritrarrebbero seduti a un bar sul lago d’Orta, nel 1992. A scattarle sarebbe stato Salvatore Baiardo in persona, l’amico e fiancheggiatore della latitanza dei fratelli Graviano: lo dice egli stesso, ripreso a sua insaputa, a Paolo Mondani di Report. Baiardo è l’uomo che a novembre a ‘Non è l’Arena’ predisse che Matteo Messina Denaro, essendo molto malato, “si sarebbe consegnato di lì a poco, per fare un regalino al governo”. In seguito avrebbe fatto vedere a Massimo Giletti una sola di queste foto, tipo Polaroid, ma senza consegnargliela per consentirgli di fare verifiche sulla sua autenticità. E davanti ai pm ha poi negato l’esistenza della foto. Giletti stava lavorando ad approfondimenti su questo e sulle indagini dei magistrati di Firenze che hanno riaperto il fascicolo su Berlusconi e Dell’Utri quali possibili mandanti esterni delle stragi in continente. Prima che una decisione improvvisa dell’editore di La 7 Urbano Cairo gli chiudesse il programma.
Davanti alla telecamera nascosta di Report Baiardo si lascia andare ad alcuni dettagli sulla storia di queste fotografie. Le avrebbe scattate lui, personalmente, nell’estate ’92, dopo la morte di Paolo Borsellino. Dice proprio: “Nel ’92, era in ballo la nascita di Forza Italia”. Inoltre Silvio Berlusconi avrebbe saputo di queste foto perché nel 2011 Baiardo le avrebbe fatte vedere a Paolo Berlusconi, che si sarebbe spaventato.
Bisognerebbe capire a che gioco giocava e tuttora gioca Baiardo, che tra apparizioni televisive, verbali, incontri coi giornalisti e filmati su Tik Tok sta dicendo tutto e il suo contrario. Perché quando la storia di questa ipotetica foto di Berlusconi, Delfino e Graviano esce fuori – ed esce dopo le indiscrezioni sulle ragioni della chiusura di ‘Non è l’Arena’, avvenuta dopo che i magistrati di Firenze che indagano su Berlusconi e Dell’Ultri hanno ascoltato intercettazioni di Baiardo che parla della foto e dopo aver sentito Giletti come testimone sul punto – Baiardo negherà e continuerà a negare l’esistenza di queste foto. Nega su Tik Tok, anche pochi giorni or sono. Nega al Salone del Libro di Torino intervistato da Simone Bauducco per ilfattoquotidiano.it, dove preannuncia l’uscita del suo “Le Verità di Baiardo” e continua a ripetere che Giletti si è inventato tutto e difende Berlusconi. Dunque, nel libro le foto non ci saranno. O no? A Mondani il 2 marzo disse: “E se non va tutto come deve andare nel libro usciranno le foto”. A che si riferisce Baiardo? Cosa deve andare nel verso giusto? E perché, come rivelerà stasera Report, mentre Baiardo parla con Mondani, manda via sms una sua foto con lui a Giletti, chiedendogli se gli avesse parlato lui della foto ed invitandolo a fare attenzione alla data dell’8 marzo, il giorno della pronuncia della prima sezione penale della Cassazione sulla riforma del governo riguardo l’ergastolo ostativo? Baiardo si riferisce alla messa alla prova del nuovo testo. O almeno vuole fare capire questo.
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