Accusato di diffamazione attraverso una chat di WhatsApp limitata a sette colleghi, il luogotenente della Dia di Palermo Paolo Conigliaro non doveva neanche essere processato. Lo ha stabilito la Cassazione che ha messo la parola fine ad una tormentata vicenda giudiziaria segnata da umiliazioni personali che ha coinvolto Conigliaro sulla base dell’invio anonimo di un […]
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