“Orsini sta entrando in mutande con la bestemmia in bocca nel bel mezzo della messa di Natale”. L’immagine è pittoresca ma rende bene l’idea, per voce di uno dei protagonisti, della bizzarra telenovela intorno alla pagina Wikipedia di Alessandro Orsini, fondatore degli studi sulla sicurezza internazionale alla Luiss e firma del Fatto.
Ormai da un anno la saga include infinite discussioni tra utenti e amministratori dell’enciclopedia online, continue modifiche alla voce dedicata al professore e, infine, il blocco di due profili che stavano difendendo Orsini. Con una sorpresa: a “bloccare” uno di questi profili è un utente che, nella vita, lavora per un’agenzia della Nato.
La breve ma necessaria premessa è che già nel marzo 2022, nei giorni in cui il sociologo diventava noto per le sue apparizioni in televisione sulla guerra in Ucraina, su Wikipedia c’erano versioni molto discordanti sulla possibilità di creare o no la sua pagina. Acqua passata, almeno questa. I problemi sul contenuto della voce, però, restano eccome e per accorgersene basta dare un’occhiata a come si presenta.
Alla voce “biografia”, gran parte del testo è occupato dalle recensioni negative al saggio di Orsini Anatomia delle Brigate Rosse, che pure vinse il premio Acqui Storia nel 2010 ed è stato accolto positivamente da prestigiose riviste scientifiche americane. Wikipedia sentenzia che la pubblicazione “è stata recensita molto sfavorevolmente”, sciorinando poi una serie di commenti negativi sull’opera senza neanche menzionare una critica positiva.
Come prevedibile, dietro le quinte dell’enciclopedia la cosa non piace a molti utenti, che lo fanno notare. Già un anno fa, un contributor si lamenta: “È una voce in cui viene dedicata una sola riga all’elencazione dei titoli dei suoi volumi noti al grande pubblico e subito dopo 10 righe specifiche di critiche, addirittura con annessi virgolettati”.
Una delle tesi difensive, in questo caso, è: posta così, l’accusa è troppo generica; trovate delle recensioni positive e proponetele. Un altro profilo, che si firma Malencio, protesta: “Il problema è che la menzione del premio è fatta seguire dalla affermazione apodittica che il saggio ‘è stato accolto sfavorevolmente’. Pare un giudizio inappellabile e universale”. Malencio riporta alcune recensioni positive trovate online: “Non citarle non è giustificabile”.
Arriviamo all’ultima settimana, quando l’utente Gitz continua: “La collezione di citazioni negative trasforma questa voce in una ‘pagina di attacco’”. Gitz invia diversi messaggi, riferisce recensioni positive e inserisce link per verificare, ma non c’è nulla da fare.
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Parafrasando il senso delle repliche, per uno studioso le recensioni positive sono la normalità quindi è giusto citare solo le negative. Gitz allora nota un paradosso: “Si include la recensione negativa di un ex militante delle Br” condannato a 22 anni per concorso morale in omicidio. L’ex brigatista – che peraltro aveva avuto uno scontro personale con Orsini in passato – attacca il professore dal suo blog, il cui uso come fonte non è consentito dalle regole di Wikipedia. Ma la discussione non porta da nessuna parte. Anzi, Gitz viene “bannato” da Wikipedia da HyperGio, utente che alcuni “leak” di pubblico dominio fanno collegare a un analista della Nato Communications and Information Agency (contattato dal Fatto, non ha voluto replicare, rendendosi poi irrintracciabile sui social). E così un professionista della Nato si troverebbe a incidere sul destino enciclopedico del sociologo, che della Nato è stato più volte feroce critico.
Il ban arriva anche per Danieleb2000, altro utente che difende Orsini, perché secondo le regole della community non ci si può iscrivere per occuparsi solo di una voce. E siamo alla metafora sul professore che bestemmia in chiesa, utilizzata da un amministratore per commentare le proteste di Orsini su Facebook che avrebbero aizzato i suoi fan.
Non solo. Per mesi, nella pagina del sociologo è rimasto un riferimento al voto di maturità del professore, 40/60. Un’informazione corretta ma, come molti hanno notato, inserita mentre invece era stato cancellato il voto di laurea (110 con lode e dignità di stampa), prestando dunque il fianco a una connotazione negativa del percorso di studi di Orsini. “Se Orsini se ne risente ne prendiamo atto ma certe chiamate alle armi sono inammissibili”, taglia corto un utente. Dopo giorni di dibattito, alla fine il voto di maturità viene rimosso. Sempre più utenti lamentano che la pagina di Orsini sia costruita per arrecare danno alla sua immagine professionale. Ma per eventuali altre modifiche, si dovrà aspettare.