Le battaglie

Un Pride lungo 40 anni: in mostra (e in un volume) la storia del Mario Mieli di Roma

Foto e documenti - Dal 28 giugno al 30 luglio negli spazi capitolini del Mattatoio sarà allestita un'esposizione sulla storia del circolo di cultura omosessuale. Un modo per non dimenticare le conquiste fatte e per continuare a combattere per il riconoscimento dei diritti

Di Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli
3 Giugno 2023

Dal 28 giugno al 30 luglio il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, insieme all’associazione culturale Twm Factory, presenta al Mattatoio di Roma RIVOLUZIONARI3 — 40 anni del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli a Roma, mostra volta a celebrare quarant’anni di attività di una delle più longeve associazioni Lgbtqia+ del territorio romano. In occasione della mostra viene pubblicato l’omonimo libro realizzato da Twm Factory grazie a Edizioni Tlon: un volume che contiene il valore storico della testimonianza dell’associazione, sia nelle documentazioni di attivismo che nella sua produzione culturale, nella prima vera e ufficiale storia scritta del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. Ne pubblichiamo la prefazione a firma del presidente, Mario Colamarino.


È con grande orgoglio che il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli apre, dopo tanto tempo, i suoi archivi, per realizzare la mostra RIVOLUZIONARIꞫ. Un’esposizione, quella curata da Ilaria Di Marco come rappresentante del Circolo e dal team di TWM Factory, che ha visto lavorare senza sosta tante persone, presso la nostra sede e il nostro archivio, in una ricerca che ci ha regalato tanti documenti e racconti inediti.

RIVOLUZIONARIꞫ, infatti, racconta non soltanto la nostra storia all’interno di quella del movimento LGBTQIA+ in Italia, ma anche un pezzo importante di questa città: Roma attraverso i nostri occhi, gli occhi di una comunità fatta di tante identità e sfaccettature. Chi camminerà negli spazi della Pelanda nei giorni della mostra o sfoglierà le immagini di questo libro potrà infatti vedere una galleria di attivistɜ che grazie alla propria dedizione, estro, capacità politica, carisma e tenacia, sono riuscitɜ a far compiere passi importanti alla nostra comunità, sostenutɜ da un enorme numero di sociɜ che nel corso dei decenni hanno fatto parte dell’associazione e dato il proprio contributo, oltre all’essere parte di questa famiglia allargata che è il Circolo.

Rivedere le immagini di questi 40 anni è come scorrere, infatti, un album di famiglia: è impossibile non commuoversi e al tempo stesso rivivere l’entusiasmo di eventi epocali come il primo Pride – ai tempi Gay Pride – in Italia, quello di Roma nel 1994, così come inorgoglisce vedere le folle sempre più numerose negli anni, fino a esplodere con il primo World Pride della storia, nel 2000, così osteggiato per la sua concomitanza con il Giubileo. O ancora 11 anni dopo, per l’Europride del 2011, con il grande concerto di Lady Gaga al Circo Massimo, o le foto della partigiana Tina Costa, che è scesa in piazza con noi nel 2018. Un grande orgoglio, infine, per gli ultimi Pride, quelli del 2021 e del 2022, dove il movimento LGBTQIA+ è tornato, dopo la pandemia, a occupare le strade della città con i suoi colori, la sua energia e le sue rivendicazioni.

Ricordare la nostra storia, quella di un’associazione nata da esperienze rivoluzionarie e avanguardistiche per il nostro Paese, come quelle del «FUORI!» e del Collettivo Narciso, per poi trovarsi a fronteggiare in prima linea la grande pandemia di Aids degli anni Ottanta, non è soltanto un esercizio nostalgico, la ricerca di un momento particolare carico d’emozione, ma anche una spinta a riflettere su chi eravamo, cosa volevamo e dove siamo arrivati oggi.

Per questa possibilità inestimabile mi sembra quindi doveroso ringraziare Ilaria Di Marco, TWM Factory, Ali Bravini come responsabile del Centro di Documentazione Marco Sanna, così come tutte le persone – volontariɜ, collaboratorɜ, colleghɜ, compagnɜ di lotte politiche – che per tanti mesi hanno studiato l’imponente archivio del Circolo, riesumando e portando alla luce materiali preziosi, alcuni dei quali si pensavano persi, per poi catalogarli rigorosamente e disporli a comporre ciò che potete vedere su queste pagine.

Oggi il movimento LGBTQIA+ si prepara ad affrontare nuove battaglie, altre storie verranno vissute e scritte, tantɜ altrɜ attivistɜ si dedicheranno a difendere i diritti della comunità e porteranno avanti le istanze del movimento, partecipando, discutendo, mettendosi in gioco, litigando e dividendosi, trovando sinergie e anche contrasti. Ci auguriamo che la mostra e questo libro restituiscano qualcosa della nostra storia e della nostra identità, non solo come Circolo ma come comunità LGBTQIA+ romana tutta.

Che questa storia sia d’ispirazione per chi ci seguirà.

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