PACE, MENTRE L’OCCIDENTE TENTENNA A VIENNA SI SCHIERANO CHOMSKY E SACHS. Mentre il cardinal Parolin scommette sull’incontro tra Zippi e il capo della chiesa di Mosca Kirill, il premier tedesco Scholz afferma di voler parlare con “Putin a breve”, ma a breve giro ha risposto invece la Russia, rispedendo l’iniziativa al mittente: “Non è previsto nessun incontro”. Iniziative di dialogo più o meno bislacche, che arrivano mentre il Segretario di Stato americano Antony Blinken si prepara al viaggio in Cina di domenica 18 giugno, per incontrare il ministro degli Esteri cinese Qin Gang e forse anche il presidente Xi Jinping. Ma l’evento in tema pace che leggerete sul Fatto di domani e quello che ci racconterà Lorenzo Giarelli, inviato a Vienna per seguire il “Vertice internazionale dei popoli per la pace in Ucraina”: 400 partecipanti per un’iniziativa promossa dalla società civile per definire un contributo “dal basso” a percorsi di pacificazione. Prenderanno la parola, tra gli altri, personaggi del calibro di Chomsky e Sachs. Intervisteremo anche l’ex colonnello e diplomatica Usa, Ann Wright, che si dimise dai vertici militari per protestare contro la guerra in Iraq. Vi daremo conto anche della manifestazione in piazza San Pietro a Roma (e in mondovisione sulla Rai), il meeting mondiale della Fraternità che comprenderà 76 sigle di associazioni, otto piazze nel mondo collegate e 30 premi Nobel, tra cui Parisi.
UCRAINA, PIOVONO BOMBE SULLA CONTROFFENSIVA. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha fatto oggi una visita a sorpresa a Kiev, promettendo che il suo Paese addestrerà i piloti ucraini. Il tutto mentre prosegue la tanto sbandierata controffensiva di primavera. Secondo gli 007 britannici, le forze ucraine sarebbero penetrate nella prima linea delle difese russe in alcune aree del fronte, mentre la performance russa è stata finora contrastante, ma la Federazione continua a colpire. Nella notte sono stati presi di mira la zona di Odessa, Mykolaiv e l’aeroporto militare di Mirgorod, nell’Ucraina centrale, colpito con droni e missili. E questo mentre peggiora la situazione degli sfollati (sarebbero circa 6 mila) dopo la distruzione della diga di Kakhovka, nella regione di Kherson – tra l’altro zona bombardata di nuovo oggi con relativo rimpallo di responsabilità. Tanto che l’Onu ha lanciato un allarme umanitario.
BERLUSCONI TORNA IN OSPEDALE, MISTERO SULLE CONDIZIONI. Prima la notizia del ricovero notturno in terapia intensiva cardiochirurgica, poi la smentita del partito. Il giallo delle condizioni di salute del presidente di Forza Italia, da ieri nuovamente all’ospedale San Raffaele di Milano dopo che gli esami del sangue avevano dato valori fuori norma. Berlusconi era stato dimesso dallo stesso ospedale il 19 maggio, dopo oltre 40 giorni di ricovero per via di una polmonite, aggravata dalla leucemia mielomonocitica cronica, da cui il presidente di Forza Italia è affetto da tempo. Ora la ricaduta, mentre ricomincia la spola dei figli e del fratello Paolo in corsia. Con lui c’è sempre la fedelissima Marta Fascina. Ma con l’aggravarsi del quadro clinico, si riapre il capitolo successione, con i rumors di uscite dal partito. Ma anche nelle sue aziende potrebbe avvenire qualche cambiamento. Sul giornale di domani tutti i particolari.
SCURE SULL’ABUSO D’UFFICIO E INTERCETTAZIONI, NORDIO ACELLERA. “Sulla riforma dell’abuso di ufficio c’è l’accordo politico e il progetto di riforma è pronto e definito, se poi verrà portato al Consiglio dei ministri della prossima settimana è una cosa che io auspico, ma se non fosse questa settimana sarà la prossima”, ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato al Festival dell’Innovazione de Il Foglio, in corso a Venezia. Poi ha detto la sua anche su altri temi caldi, come quello delle intercettazioni: “Oggi la segretezza delle intercettazioni è concepita solo a tutela del buon andamento delle indagini, vorremmo estendere questa tutela anche al destinatario degli atti”. Nordio ha parlato anche di separazione delle carriere dei magistrati: “E’ una riforma che sta nell’orizzonte di questa legislatura, è nel programma di FdI” e quindi “si deve fare per ossequio agli elettori che ci hanno votato”. Sul giornale di domani vedremo come è strutturata la riforma dell’abuso d’ufficio. Ma a proposito di sparate anche Salvini ha detto la sua, da quella che sembra la sede estiva di palazzo Chigi, ossia la tenuta di Vespa a Manduria: “Per i lavori del Ponte sullo Stretto” la partenza è prevista per “primavera 2024, se fossi più prudente direi l’estate ma a me piacciono le sfide”. E questo in barba alle critiche arrivate da ogni angolo d’Italia.