La bici è sempre più amata dagli italiani che la scelgono anche come mezzo alternativo per viaggiare in vacanza per scoprire il territorio attraverso un ritmo più lento e dolce. Un amore quello per la bicicletta certificato anche dal terzo rapporto sul cicloturismo, realizzato da Isnart per l’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di Commercio e da Legambiente, secondo il quale si stima che in Italia nel 2022 si sono registrate 33 milioni di presenze di turisti che usano la bicicletta e che i soli cicloturisti “puri”, ossia i turisti italiani e stranieri che scelgono l’Italia appositamente per una vacanza in bicicletta, abbiano rappresentato oltre nove milioni di presenze turistiche, più del doppio del 2019 (4,4 milioni di presenze), un numero capace di generare un impatto economico stimato in oltre un miliardo di euro. Accanto a questi, vi sono quei turisti mossi da altre motivazioni che trascorrono parte della vacanza utilizzando la bicicletta, sempre nello stesso anno si stimano siano stati quasi 24 milioni le presenze turistiche associabili a questo segmento, per una spesa sul territorio pari a quasi 3 miliardi di euro.
Tra le regioni che negli ultimi anni stanno dimostrando una grande attenzione per la ciclomobilità c’è senz’altro l’Abruzzo, importante culla di iniziative di rilievo e di successo – come ad esempio Art, bike&run + wine e Cicloappennina – che coniugano mobilità sostenibile, scoperta delle bellezze paesaggistiche e culturali delle aree interne, valorizzazione del territorio. Iniziative che hanno visto in prima fila Legambiente che da anni sostiene l’importanza di una mobilità sostenibile e di un maggiore sviluppo delle ciclovie. “Nel nostro Paese – spiega Sebastiano Venneri, responsabile turismo e innovazione territoriale di Legambiente – è iniziata una lenta ma importante rivoluzione a due ruote su cui però bisogna accelerare il passo lavorando al meglio anche sulla crescita culturale, sul consolidamento dell’offerta di servizi specifici e sull’integrazione di nuove ciclovie nei sistemi di offerta locali del turismo. Da sottolineare come la redistribuzione dei flussi cicloturistici verso il centro sud del paese e il lavoro che tanti territori stanno facendo per utilizzare le infrastrutture esistenti a fini cicloturistici stiano disegnando quella via italiana al cicloturismo che può rappresentare la risposta originale del nostro paese alla domanda mondiale di vacanze a pedali”.
Un messaggio che Legambiente ha anche lanciato ad inizio giugno proprio dall’Abruzzo, un importante protagonista di questa rivoluzione. La lunga via verde della Costa dei Trabocchi ad inizio giugno, dal 2 al 4, è diventata la capitale dello sport, della mobilità sostenibile, e del turismo di prossimità grazie ad Art bike and run + Wine, un’iniziativa di Legambiente, organizzata da Carsa e che vede la collaborazione della Camera di commercio Chieti Pescara e del Gal Costa dei Trabocchi. “Un evento che nel pieno della transizione ecologica e della ripartenza post pandemica – aggiunge – Giuseppe Di Marco Presidente Legambiente Abruzzo – ha espresso una forza di rinascita con al centro i temi della salute, sport, natura, cultura e condivisione”. La tre giorni di giorni è stata, infatti, animata da tanti eventi che hanno avuto come parole chiave ciclismo, corse, street art, street food e le eccellenze delle colline del vino. Il tutto si è svolto su un percorso ciclopedonale di 42 chilometri realizzato lungo il vecchio tracciato ferroviario che s’interseca con oltre 300 chilometri di rete ciclabile, offrendo ai turisti la possibilità di trascorrere alcuni giorni in perfetta armonia con il mare, la natura, l’architettura e l’enogastronomia.
Altra bella iniziativa è quella di Cicloappennina, promosso da Misura con Legambiente, ViviAppennino e Appennino Bike Tour, organizzata il 18 giugno con partenza e arrivo da L’Aquila, città che ha ritrovato la bellezza di un tempo dopo il sisma del 2009 e che rinasce nel segno della sostenibilità e della bellezza. Si tratta della prima pedalata mai realizzata in Italia che lega simbolicamente i chilometri percorsi dai partecipanti alla produzione di alberi per riforestare il Paese. La CicloAppennina è una gara non competitiva, aperta a tutti, su un percorso ad anello di 40 e 70 chilometri, che segue un tratto del tracciato della Ciclovia dell’Appennino, il più lungo percorso cicloturistico italiano, per cui negli anni scorsi Misura ha realizzato nei 44 paesi tappa le colonnine di ricarica per bici elettriche e mini-officine per la riparazione delle bici, oltre che una App escursionistica e turistica. Il percorso si snoda su stradine asfaltate a bassa intensità di traffico che portano in alcuni dei paesi più belli dell’Abruzzo su un percorso circondato da ben tre parchi: del Gran Sasso, del Sirente Velino e della Maiella.